di Pippo Ferraro


A novembre del 1969 la Nazionale gioca l’incontro decisivo del suo girone di qualificazione ai mondiali. Il Galles e’ a 0 punti,noi e la Germania Est siamo a pari merito a 5 punti. Allo stadio San Paolo di Napoli,sostenuti da un pubblico entusiasta,battiamo i tedeschi dell’est per 3-0 e apponiamo il visto sul passaporto per i mondiali di Messico 70′.

Dalla fine di maggio al 21 giugno si disputano i campionati del mondo tra i piu’ spettacolari mai disputati. La coppa Jules Rimet,per regolamento al momento dell’istituzione,sarebbe stata assegnata definitivamente alla nazione capace di vincerla tre volte.
Sono presenti alla fase finale tutte e tre le nazioni che l’hanno vinta gia’ due volte.
Uruguay’30 ’50,Italia ’34 ’38,Brasile ’58 ’62.

Nella prima fase i nostri avversari saranno Svezia,Uruguay ed Israele.
Al debutto battiamo la Svezia per 1-0,rete di Domenghini.Facciamo 0-0 sia con l’Uruguay che con Israele.Otteniamo il passaggio con 4 punti contro i 3 dell’Uruguay che passa con noi a spese della Svezia per la migliore differenza reti.In questi primi tre incontri non abbiamo brillato.
Abbiamo un collettivo forte in difesa con giocatori del neo campione Cagliari,piu’ pilastri dell’Inter,Burgnich,Facchetti. Un centrocampo dall’alto spessore tecnico,Rivera su tutti,Mazzola anche attaccante.Le nostre punte sono Riva,Boninsegna,Domenghini.Insomma finalmente una squadra di tutto rispetto.

Ai quarti di finale affrontiamo i padroni di casa del Messico.
Gonzalez ci mette paura segnando al 13′.Da quel momento gli azzurri cambiano marcia.Un’autorete di Pena,due gol di Riva ed uno di Rivera fissano il punteggio sul 4-1 per l’Italia.

Gli altri quarti vedono la Germania Ovest prevalere 3-2 sull’Inghilterra dopo i tempi supplementari nella parte alta del tabellone.Il Brasile liquida il Peru’ per 4-2 e l’Uruguay l’Unione Sovietica per 1-0 anche questo risultato ottenuto dopo 120′ minuti di gioco.
A questo punto delle quattro semifinaliste tre hanno gia’ vinto la Coppa due volte.
Il 17 giugno a Citta’ del Messico alle 16 ora locale ha inizio quella che potremmo chiamare oggi
“la madre di tutte le partite”.Italia-Germania Ovest.
In realta’hanno reso celebre questo incontro i 30 minuti dei tempi supplementari.

All’8′ Boninsegna porta in vantaggio gli azzurri.La partita va a fasi alterne.I tedeschi non riescono a pareggiare.Col passare dei minuti cominciamo ad assaporare la vittoria e ci vediamo in finale.Qui succede l’imprevisto.In un ultimo disperato assalto,Schnellinger,che gioca in Italia da diversi anni,riesce ad infilare in rete il pallone dell’1-1.

Si va ai supplementari.Malgrado avessero gia’ 90′ nelle gambe,i giocatori delle due squadre danno vita ad una spettacolare girandola di emozioni e gol.
Forse ancora un po’ scossa dal gol subito negli ultimi secondi dei tempi regolamentari,l’Italia incassa la rete di Muller al 94′.Ora siamo noi ad inseguire 1-2.
Quattro minuti dopo,Burgnich segna uno dei pochissimi gol della sua carriera ma forse il piu’ importante 2-2. Al 104′ Riva,rombo di tuono,con una rasoiata ci riporta in vantaggio.
E’ finita? Per Niente!Trascorrono 6′ e ancora Muller,dopo un’azione un po’ confusa sotto la rete di Albertosi,riesce a fare gol,3-3. Appena il tempo di rimettere la palla al centro,Italia tutta nella meta’ campo tedesca e Rivera di piatto segna il definitivo 4-3.
Da noi e’ notte fonda quando la gente si riversa nelle strade per festeggiare la vittoria e l’accesso alla finalissima.
Nell’altra semifinale il Brasile batte 3-1 l’Uruguay.
Per la terza volta negli ultimi 4 mondiali il Brasile e’ finalista.La coppa Rimet sara’ assegnata per sempre ad una delle due finaliste.
Abbiamo visto giocare i verdeoro in maniera impressionante nel corso del torneo.Hanno una formazione stellare,forse piu’ forte di quelle che hanno vinto i mondiali nel 58′ e nel 62′.
Pele’,sebbene trentenne,e’ in una condizione smagliante.
Sono a confronto due scuole calcistiche diverse.Il Brasile,spettacolare e scoppiettante,e l’Italia,tecnica ma capace di affondare i colpi al momento giusto.
Agli ordini dell’arbitro tedesco Glockner comincia l’incontro.

E’ il 18′ quando Pele’,a dimostrazione di una classe immensa ancora intatta nonostante gli anni,
porta il suo modesto metro e settanta superare in uno stacco dal suolo il ben piu’ alto Burgnich.
Colpo di testa micidiale e palla in rete 1-0.Loro sono forti senza dubbio ma noi rispondiamo bene quasi colpo su colpo.Al 37′,grazie ad un mezzo pasticcio brasiliano, riusciamo a pareggiare con Boninsegna.Al rientro in campo i sudamericani si scatenano.

Gerson al 66′,Jairzinho al 71′ e Carlos Alberto all’86’ stroncano gli azzurri,4-1.La coppa Rimet sara’ del Brasile per sempre.
Abbiamo dato tutto ma non si poteva fare di piu’ contro questi fuoriclasse nettamente superiori.
Una piccola attenuante poteva essere la stanchezza dopo l’estenuante sfida con i tedeschi.
Si parlo’ e si discusse molto sulla mancata staffetta tra Mazzola e Rivera,quest’ultimo gioco’ solo 6 inutili minuti.Al rientro fu triste vedere dei tifosi che accolsero scontenti i nostri giocatori.
Avevamo disputato un grande campionato del mondo.Unica nostra sfortuna era stata quella di imbatterci nel Brasile che aveva dei giocatori di levatura eccezionale e praticava un calcio irripetibile nel tempo.