di Pippo Ferraro


Il “mundial”del 1982 si svolse in Spagna dal 13 giugno all’11 luglio.
Allargato a 24 squadre partecipanti,la formula prevedeva 6 gironi da 4 squadre al primo turno,poi 4 gironi da tre da cui sarebbero uscite le 4 semifinaliste.
Malgrado la mezza delusione degli europei organizzati in Italia e terminati al quarto posto,tutti gli appassionati del calcio aspettavamo la rassegna mondiale.Volevamo vedere se quella bella squadra che ci aveva entusiasmato quattro anni prima in Argentina c’era ancora o se era stato un exploit isolato.
Il nostro ct Bearzot,dopo avere ottenuto la qualificazione alla fase finale abbastanza agevolmente pur senza Rossi,nei mesi precendenti l’inizio della competizione aveva provato soluzioni alternative e giovani nuovi.I risultati erano pero’ stati fiacchi e non incoraggianti.
Recuperato Rossi in primavera,si era di nuovo affidato al blocco della Juventus.

Questa scelta tuttavia gli aveva procurato diverse critiche.Tuttavia oltre ai 6 juventini,tutti titolari,il gruppo azzurro si avvaleva di giocatori di grande qualita’.Conti,Antognoni,Oriali,Altobelli,Collovati , il giovanissimo Bergomi.Malgrado cio’,le amichevoli pre-mondiali furono deludenti ed alimentarono polemiche intorno al club azzurro. L’ultima partita,a qualche giorno dal debutto nel mondiale,giocata e vinta di misura 1-0 con una modesta compagine portoghese appena promossa in prima divisione,alimento’ maggiormente le perplessita’ sulla nostra rappresentativa.

Chi segue lo sport in generale sa che in occasione dei tornei importanti l’atleta o la squadra puo’ tirare fuori inaspettatamente il meglio di se’ nei momenti cruciali della competizione.
Il nostro girone e’ alquanto tosto.La Polonia,il Camerun ed il Peru’ non sono da sottovalutare.
Ce ne accorgiamo subito al primo incontro che ci vede opposti alla Polonia.
I polacchi ,che hanno in Boniek la loro punta di diamante,sono compatti e non disdegnano il gioco duro.Ne viene fuori uno 0-0 che sta bene a tutti. Quattro giorni dopo incontriamo il Peru’.

La squadra non riesce ad esprimere un gioco convincente e i timori della vigilia si dimostrano fondati.Bruno Conti ci porta in vantaggio al 18′.Siamo quasi convinti di avercela fatta quando all’83’ Diaz pareggia. Ora ci resta il Camerun che sta giocando bene tra la sorpresa generale.
Anche con gli africani non facciamo vedere niente di bello.Solo al 61′ riusciamo a segnare con Graziani.Passa solo un minuto e M’Bida pareggia.In virtu’ degli altri risultati siamo secondi dietro la Polonia e a pari merito col Camerun.Siamo a pari punti,mentre con la differenza reti abbiamo segnato 2 gol,i camerunensi 1.Questo sottile vantaggio ci permette di accedere alla fase successiva.

Siamo a dir poco pessimisti,se e’ tutto qui quello che sappiamo fare non andremo lontani.
Si formano i quattro gironi del secondo turno.
Noi siamo semplicemente con l’Argentina campione del mondo ed il Brasile.
Ora e’ autentica rassegnazione.Il primo incontro e’ con l’Argentina che presenta la solita squadra forte in ogni settore con in piu’ un giovane di cui sentiremo molto parlare negli a venire,Maradona.

A Barcellona avviene la metamorfosi della nostra nazionale.

Non crediamo ai nostri occhi quando vediamo quello che succede in campo.
Gli azzurri sovrastano nettamente gli argentini come gioco e tecnica.I gol arrivano da Tardelli e Cabrini e solo nel finale Passarella riesce ad accorciare le distanze,ma la vittoria e’ netta e senza discussioni.

Sei giorni dopo,mentre ci stiamo ancora chiedendo come e’ potuto succedere questo cambiamento,scendiamo in campo contro il Brasile.I verdeoro hanno di nuovo una formazione stellare.Qualche nome,Zico,Falcao,Socrates,Junior,Serginho.

Paolo Rossi,fino a quel momento praticamente assente dal mondiale,dopo soli 5′ porta in vantaggio l’Italia.Il Brasile si sente forte e gioca spavaldo ma lascia spazi alle nostre incursioni. Al 12′ Socrates riesce a mettere in rete la palla dell’1-1.Ai brasiliani che hanno battuto l’Argentina puo’ bastare un pareggio.Ma i sudamericani sono affascinati dal loro gioco e continuano ad attaccare.Rossi e’ tornato ad essere il rapace dell’area di rigore e al 25′ riporta in vantaggio l’Italia.Si va al riposo con gli azzurri in vantaggio.
Alla ripresa del gioco ol Brasile si scaraventa di nuovo all’attacco.

Falcao trova il gol del 2-2 al 68′.La partita e’ spettacolare,una delle piu’ belle mai viste in un mondiale.I brasiliani vogliono vincere non si accontentano del pareggio.Noi li contrastiamo a testa alta e ripartiamo con veloci contrattacchi.Il 74′ minuto e’ fatale ai verdeoro.Ancora Rossi, deviando un tiro di Tardelli mette il pallone alle spalle dell’esterrefatto portiere brasiliano.
Al’89’ Zoff,solo per ricordare che e’ il migliore portiere del mondo,con un guizzo felino blocca sulla linea di porta un colpo di testa di Oscar.La sconfitta della propria nazionale provoco’ in Brasile una profonda disperazione paragonabile solo a quella vissuta nel mondiale del 1950.
La rocciosa e scorbutica Polonia ha continuato il suo cammino e ce la ritroviamo difronte in semifinale.A questo punto,visto come erano andate le cose all’inizio,potremmo essere gia’ piu’ che contenti.Le altre due semifinaliste sono la solita Germania Ovest e la Francia che pratica un calcio spumeggiante,denominato champagne e che ha in Platini il suo elemento piu’ rappresentativo.

L’8 luglio a Barcellona giochiamo con la Polonia priva di Boniek,e questo non ci dispiace.
Il nostro collettivo funziona ormai a meraviglia.Rossi si e’ ritrovato completamente.
I polacchi impostano la gara sul piano fisico,ne fa le spese Antognoni.La nostra superiorita’ non tarda ad emergere.Rossi al 22′ segna il suo quarto gol al mondiale,1-0.Controlliamo la reazione rabbiosa e scomposta dei polacchi e al 73′ sempre Rossi marca il 2-0 definitivo.

Adesso possiamo sognare.
Nell’altra semifinale si assiste ad un altro incontro scoppiettante.
Germania e Francia,conclusi i tempi regolamentari sull’1-1,vanno ai supplementari.
In sei minuti i Tresor e Giresse portano francesi sul 3-1.Anche i transalpini restano vittime della loro gigioneria come il Brasile.In pochi minuti i coriacei tedeschi riescono a rimontare e finisce 3-3.
Si va ai rigori e la Germania prevale per 5 tiri a 4.Agli ingenui francesi ,in vantaggio per 3-1,sarebbe bastato controllare il gioco nei pochi minuti che rimanevano prima della fine.

11 luglio,stadio Santiago Bernabeu.Agli ordini dell’arbitro brasiliano Coelho scendono in campo Italia e Germania Ovest per la finale.Senza Antognoni,Bearzot infoltisce il centrocampo.
Come era toccato a noi giocare una finale con il Brasile a Messico ’70 dopo un’estenuante semifinale con la Germania,oggi tocca a loro presentarsi con una fatica maggiore accumulata nell’incontro fiume con la Francia.In ogni modo,come il Brasile avrebbe vinto in ogni caso nella sfida del Messico,anche noi ci dimostriamo,a prescindere, largamente superiori ai tedeschi.

Partita con fasi alterne fino a quando ci viene assegnato un rigore a favore .Sembra la svolta decisiva.Tira Cabrini e sbaglia.Si va al riposo sullo 0-0.Noi giochiamo meglio e al 56′ Rossi,sempre lui,porta in vantaggio gli azzurri.Fiacca la reazione tedesca.Siamo padroni del campo.Al 68′ il gol che passera’ alla storia.Tardelli con un gran tiro segna il 2-0.Sfoga tutta la sua gioia in una corsa con urlo le cui immagini ci accompagnano ancora oggi.Non e’ finita.Altobelli porta a tre le reti italiane.Il presidente Pertini in tribuna esulta come un tifoso della curva sud dell’Olimpico.Breitner a pochi minuti dalla fine segna il gol della bandiera per la Germania.3-1.

Nando Martellini al microfono”campioni del mondo,campioni del mondo,campioni del mondo!!”