a cura della Redazione “InLombardia”


Varzi sorge in Valle Stàffora, nel cuore dell’Oltrepò Pavese. Visitare il centro storico medievale di Varzi è come compiere un viaggio nel passato, dove otto secoli di storia si leggono nelle testimonianze architettoniche di chiese, torri e del suo castello. Via del mercato nel tempo prese la funzione di luogo adibito al mercato settimanale e oggi, dopo varie modifiche, si presenta fiancheggiata da una doppia fila di portici costruiti dal XIV al XVI secolo.

Caratteristica è anche via della Maiolica, che confina con la base del muro di difesa, e con l’originale costruzione che sporge dal muro stesso con le feritoie che servivano per puntare le armi. Vicolo Dietro le Mura appare come tunnel sopra il muro di difesa medioevale, e sormontato da abitazioni che hanno l’accesso principale da via Porta Nuova.

Le forme dei muri, le porte in legno con i loro stipiti e i finestroni del porticato possono essere considerate delle opere d’arte povera medioevale. Via di Dentro, fra le due torri – Torre di Porta Sottana e Torre di Porta Soprana che è stata edificata con lo scopo di introdurvi la campana dell’orologio – è sempre stato il centro propulsore del borgo, in quanto, nel suo interno vi si affacciavano gli uffici principali, vi abitavano le famiglie più importanti, vi si leggevano le grida delle disposizioni comunali o del feudatario e vi si svolgevano le aste pubbliche.

Nel lato sud della via sorge la seicentesca Chiesa dei Rossi, fondata dalla confraternita della SS.Trinità, ed a fianco ad essa, l’ospizio per pellegrini. Nel lato nord si trova invece la Chiesa dei Bianchi, costruita nel 1646 dalla Confraternita del Gonfalone; quest’oratorio è unico nel suo genere perché il suo interno è fatto a forma di quadrifoglio, ad imitazione delle grandi cattedrali.

Oltre al Palazzo del Municipio, un tempo Palazzo Tamburelli, interessante e curioso da vedere è Palazzo e Torre Malaspina (delle Streghe), costruito dal XII secolo e man mano ampliato e trasformato fino al XVIII. L’imponente Torre delle streghe è del XIII sec. chiamata così perché nel 1464 vi furono rinchiuse venticinque donne ed alcuni uomini accusati dall’inquisizione di stregoneria e successivamente bruciati nella vicina piazza.

La piazza della Fiera è il centro della vita del paese, dove poter sostare all’ombra degli alberi dei giardini pubblici o in uno dei numerosi locali che si aprono sulla grande spianata; e chi ama assaggiare i prodotti tipici non deve perdersi il salame di Varzi, rinomato in tutto il mondo.

Varzi e la sua tradizione gastronomica

itmi rilassati e sapori genuini caratterizzano questo piccolo borgo dell’Oltrepò Pavese nel cuore della Valle Staffora, distante circa un’ora da Pavia e 90 km da Milano con il quale inauguriamo il nostro giro. Custode di ben otto secoli di storia tra muri in pietra, architettura medievale, fortificazioni ed elementi barocchi e rinascimentali, è un’ottima scelta per ritagliarsi del tempo di qualità. Una visita che non può prescindere dal pittoresco centro storico medievale su cui vegliano maestose la Torre di Porta Soprana e la Torre di Porta Sottana, dalle strette vie fiancheggiate da case in pietra e dai suoi caratteristici portici. Ma ciò che fa di Varzi una sosta irrinunciabile è la sua cucina tradizionale che, tramandata di generazione in generazione, vede tra i suoi piatti forti il risotto con i funghi porcini, la trippa con i fagioli bianchi e il merluzzo con le cipolle. Il suo vero vanto, immancabili in ogni ristorante della zona, sono tuttavia gli stupendi ravioli di brasato: considerati un vero piatto nobile poiché racchiudono un ripieno di brasato appositamente cucinato al posto di avanzi e di tagli diversi, richiedono maestria e tecnica culinaria nella loro preparazione.
Oltre ai pranzi principali, qui un momento ad alto tasso di convivialità è poi la merenda, occasione per riunirsi intorno a un tavolo davanti a un tagliere di salame di Varzi accompagnato dalla micca, la tipica pagnotta di grano duro a forma di treccia.

Fonte : “”in-Lombardia”