a cura della Redazione “InLombardia”


La provincia cremonese, come altre zone della pianura padana, è attraversata da moltissimi corsi d’acqua che da sempre influiscono nella conformazione del territorio, negli insediamenti urbani e nella vita della popolazione locale. Attorno a questi corsi d’acqua si trovano spesso parchi e aree protette che sono stati istituiti per proteggere e conservare la flora e la fauna locale del territorio, basti pensare al Parco del Serio, che occupa circa 7.750 ettari, o al Parco del Tormo e il Parco del Naviglio della Melotta.

La presenza di questi parchi rende la zona molto bella da scoprire a piedi o in bicicletta, magari facendo qualche pausa presso uno dei numerosi fontanili. L’attenzione al territorio e la volontà di proteggerlo e raccontarlo, ha dato vita anche al Museo dell’Acqua di Casale Cremasco – Vidolasco, un centro-parco che ospita mostre permanenti dedicate all’acqua, dalla storia del fiume alle opere idrauliche, alle attività didattiche.

Ecco alcuni borghi proposti :

Ricengo (Cr)

Immerso nella natura del Parco del Serio, il comune ospita anche la riserva naturale Palata Menasciutto, un’area protetta che mira a preservare l’ambiente tipicamente ripariale creatosi attorno a due rami morti del fiume Serio. Un punto di partenza ideale per intraprendere delle belle passeggiate nel verde. Un edificio di grande valore architettonico è Villa Obizza, una residenza di campagna voluta dalla famiglia Obizzi di Crema e ultimata nel 1702 in stile palladiano; purtroppo, la villa è ora disabitata e necessiterebbe di un restauro totale.


Sergnano (Cr)

Situato nell’alta pianura cremasca, il comune si trova sulla sponda destra del fiume Serio ed è collegata all’altra sponda da un ponte costruito nel 1930. L’area comunale si trova all’interno del Parco del Serio, si tratta quindi di una zona totalmente immersa nel verde. Il nome deriverebbe da “Serenianum” dall’antico colono romano Serenius. Punti di interesse sono l’antico Palazzo Perego, appartenuto alla famiglia Scala, il santuario di Santa Maria del Binengo, la chiesa parrocchiale di San Martino e l’oratorio di San Rocco.
(Ph Ig: @anoardo_verdiana)


Campagnola Cremasca (Cr)

Vicinissimo a Crema, il comune si trova nella parte settentrionale della provincia di Cremona, una zona interamente pianeggiante e prevalentemente agricola. Il territorio è attraversato dalla Roggia Rino che contribuisce a irrigare la terra e renderla fertile. La chiesa parrocchiale è dedicata a San Pancrazio e venne eretta nel XII secolo dai benedettini in stile romanico; la chiesa è famosa soprattutto per il dipinto di Bernardo Strozzi, custodito al suo interno. Numerosissime sono anche le cascine che si trovano sparse nella campagna; la più conosciuta è sicuramente la cascina Badia.


Pianengo (Cr)

A pochi chilometri da Cremona, oltre la metà del territorio comunale è all’interno del Parco del Serio. La zona ospita anche la Riserva naturale Palata Menasciutto: un ambiente ripariale caratterizzato da un saliceto a salice bianco e una ricca vegetazione palustre costituita da canneto. Di particolare interesse è la Villa Torre de’ Zurli, una residenza signorile edificata attorno ad una torre quattrocentesca; la villa purtroppo non è visitabile, ma può essere ammirata esternamente dalla pista ciclabile che unisce Pianengo a Crema. Da visitare, anche la chiesa di Santa Maria in Silvis.


Casale Cremasco Vidolasco (Cr)

Come si evince dal nome, si tratta di due comuni in origine separati che sono stati uniti nel 1934. Nonostante le dimensioni limitate del comune, sono molte le cose da vedere, prima fra tutti Montecchio, un sito archeologico che ha dato luce a un antico abitato attribuibile alla fase finale dell’età del bronzo e a quella iniziale dell’età del ferro. All’interno di due rustici trova sede il Museo dell’Acqua, una struttura occupata da esposizioni permanenti e sfruttata soprattutto per le visite didattiche. Numerose sono anche le residenze storiche, una delle quali ospita la sede del municipio.


Castel Gabbiano (Cr)

Piccolissimo comune sulla sponda orientale del fiume Serio e collocato ai confini del parco, Castel Gabbiano è conosciuto soprattutto per la meravigliosa Villa Griffoni Sant’Angelo. La villa, appartenuta ai conti Griffoni, si presenta con una sontuosa facciata in stile barocco attribuita all’architetto Giovanni Ruggeri. Nel tempo, la villa ha subito numerosi restauri e a metà del ‘700 venne impreziosita, all’interno, con affreschi in stile rococò. La parte più antica è rappresentata dal Dongione, una massiccia costruzione in mattoni a vista che riporta al tardo medioevo e usata come bastione.


Romanengo (Cr)

Comune del cremasco attraversato dal naviglio della Melotta e circondato dalla natura. La zona è infatti occupata dalla riserva naturale naviglio di Melotta e il Parco del Pianalto di Romanengo e dei Navigli cremonesi. Merita una visita la chiesa parrocchiale, dedicata ai santi Giovanni Battista e Biagio: la chiesa, con una facciata imponente, venne costruita tra il 1807 e 1813, dopo il crollo del precedente edificio avvenuto durante un terremoto. Di particolare pregio, la pala cinquecentesca che raffigura la Madonna con i santi Giovanni Battista, Biagio e Domenico.


I comuni della zona sono caratterizzati anche dalla presenza di numerose cascine e meravigliose ville. Da vedere sicuramente la Villa dei Conti Vimercati Sanseverino, un antico fortilizio costruito tra la fine del ‘500 e l’inizio del ‘600: la villa si raggiunge percorrendo un viale alberato che attraversa un bellissimo giardino e conduce alla facciata e al suo splendido loggiato. Anche Villa Marazzi, Villa Vimercati Groppallo Castelbarco e Villa Griffoni Sant’Angelo meritano un passaggio. Da includere in un itinerario di viaggio anche le chiese parrocchiali che, in molti casi, riservano sorprese per le bellissime opere decorative custodite al loro interno.

Fonte : “”in-Lombardia”