a cura della Redazione “InLombardia”


I borghi del lecchese meritano sicuramente una visita. Il turismo lento e consapevole predilige quelle località dove le atmosfere si fanno più autentiche e la vita scorre a misura d’uomo. E i borghi del lecchese sanno regalare grandi emozioni.

Tra tutti Varenna, una delle mete predilette dagli innamorati. Si cammina sul lungolago e si vedono sfilare le facciate variopinte delle case, ci si ferma poi ad ammirare Villa Monastero, la parrocchiale di San Giorgio, e sopra il paese, quasi a proteggerlo, le rovine del Castello di Vezio. A pochi chilometri dal centro, raggiungibile comodamente a piedi, si trova la frazione di Fiumelatte, che prende il nome della schiuma bianca del fiume (il più corto d’Italia!) che ricorda proprio il colore del latte; sgorga a primavera, nella seconda metà di marzo, e scompare quasi improvvisamente dopo sei mesi.

Altri borghi che meritano una visita sono il nucleo medievale di Corenno Plinio a Dervio, con il castello e la chiesa di San Tommaso di Canterbury (uniche le arche funerarie sul piazzale), il borgo di Premana, arroccato sulle pendici del monte e ultimo paesino della Valvarrone, rinomato per la produzione di lame e coltelli di altissima qualità, Morterone, il paese più piccolo d’Italia con uno stupendo museo di arte contemporanea all’aria aperta e, lungo l’Adda, raggiungibile in bici percorrendo l’alzaia del fiume, il borgo di Brivio, con il castello fortificato che domina ancora il paese con la sua struttura a pianta quadrata.

Infine non possiamo non citare il borgo di Pescarenico, rione manzoniano per eccellenza, e forse l’angolo della città di Lecco che più è rimasto intatto nei secoli, con le viuzze strette, le case colorate, la piazza con la bella pavimentazione a lisca di pesce, e le lucie, imbarcazioni tipiche del Lago di Como, ormeggiate sulla riva del fiume.


Fonte : “”in-Lombardia”