di Luisa Carnebianca


E’ da tempi immemorabili che nella nostra famiglia si tramanda il rito della torta Chabela,sopratutto nelle feste natalizie quando ci si riunisce nella grande casa di nonna Paola.
E qui… Eccoci pronti …..emozionati( come quando eravamo bimbi) pronti al rito magico:


RICETTA :
175 grammi di zucchero semolato di prima qualita’
300 grammi di farina di prima qualità setacciata tre volte
17 uova di giornata ,
Scorza di un limone grattugiato


Rito :
Per primo si crea l’ ambiente con la musica che svolge un ruolo fondamentale,con melodie dolci che aiutano a connettersi con il proprio se e gli ingredienti creando un atmosfera magica e serena.
La preparazione necessita di gesti di rispetto,amore e devozione e un cuore aperto e una mente pronta ad immergersi in un viaggio interiore,naturalmente ognuno ha il suo.
Quindi si incomincia a lavorare le uova + lo zucchero con la frusta lentamente……lentamente e dolcemente,la scorza grattugiata del limone,quando il composto e’ addensato a sufficienza si unisce la farina setacciata,mescolare con una spatola di legno fino ad amalgamare bene il tutto. Infine si versa l’impasto in una teglia imburrata e infarinata,cuocere in forno × 30 minuti. Mentre un delizioso profumo ci invade aspettando il risultato.

Ogni dolce ha la sua storia…Sentimenti che si provano nella preparazione.
Ogni cosa entra nelle mani e mentre impasti……pensi con le mani, ami con le mani e crei con le mani e col cuore.


Luisa Carnebianca è selvatica, la natura è la sua migliore amica e mentore, l’arcano dei tarocchi che la rappresenta è l’eremita… così viaggiando in solitudine sente le ispirazioni, incontri con raccoglitori di erbe, pittori di strada, clochard che vivono di precarietà ma liberi di essere, donne guaritrici… così è iniziata la sua avventura. Poi incontra lui, LHYMAGEL, amore e odio a prima vista, sfidandola a competere con il mondo…accetta, ma un lungo tempo dopo inizia ad annoiarsi, a diventare competitiva, cattiva, insensibile, lo trova tempo perso così pensandoci nel tempo sente di scrivere in libertà quando è ispirata la loro storia che chiamerà “IO e LHYMAGEL”. Luisa conclude regalando la sua dedica… “…e vestirò di luce e primavera se fulvide carezze avrò come gioielli…” .

Luisa Carnebianca nasce a Rosciolo un piccolo borgo antico abruzzese nel mese di marzo, ariete ascendente bilancia, da padre nobile e da madre di famiglia contadina.

Un diario: un racconto di vita vissuta, viaggi in solitudine e incontri con raccoglitori di erbe, pittori di strada, clochard che vivono di precarietà ma liberi di essere, donne guaritrici. La sua avventura inizia così. Poi incontra lui, LHYMAGEL, amore e odio a prima vista, la sfida a competere con il mondo…

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