di Pippo Ferraro


Il Milan, mentre disputa un mediocre campionato nazionale,e’ artefice di un cammino travolgente in Coppa Campioni.I rossoneri arrivano in finale dopo aver sbaragliato tutte le avversarie una dopo l’altra. A Londra,sede della finale,li aspetta il Benfica,vincitore delle ultime due edizioni.

L’undici milanese e’ forte e compatto.Capitan Maldini guida una squadra che si avvale di tecnica,Sani e il giovane Rivera su tutti,e potenza,Altafini,Benitez,Pivatelli.
Eusebio porta in vantaggio i portoghesi al 19′ e sull’1-0 finisce il primo tempo.
Quando si ritorna in campo il Milan e’ piu’ deciso e meno timoroso.Al 58′ pareggia e al 70′ ribalta il punteggio a proprio favore.Tutte e due le reti portano la firma di Altafini dotato di classe e opportunismo non solo capace di farsi rispettare in area di rigore.Per la prima volta la Coppa dei Campioni sbarca in Italia.

Il campionato ’63-’64 e’ ricordato per essere stato l’unico fino ad oggi a terminare con uno spareggio per l’assegnazione del titolo.
Inter e Bologna finiscono a pari merito 54 punti a testa.Nel corso della stagione c’e’ anche stata una penalizzazione del Bologna,poi tolta.
All’olimpico di Roma si gioca la gara decisiva per lo scudetto.

I rossoblu hanno una squadra solida.Gli stranieri,allora erano due quelli consentiti,sono l’attaccante danese Nielsen ed il tedesco Haller che opera da mezza punta con supporto al centrocampo.Il playmaker e’ un altro giovane di talento,Bulgarelli.Arcigna la difesa con il forte portiere Negri ed i rudi ma efficaci difensori Tumburus e Pavinato.

Mediano di spinta e’ un altro giocatore di buona levatura tecnica,Romano Fogli.Prevale il Bologna 2-0.Punizione di Fogli e deviazione di Facchetti nella propria porta e gol di Nielsen che vince con 21 centri la graduatoria dei cannonieri.Allena Fulvio Bernardini che riporta cosi’ il tricolore a Bologna dopo molti anni.
Si dira’ in seguito che l’Inter perse perche’ appagata dal fresco trionfo di Vienna.

L’inter di Herrera fa impazzire i tifosi italiani. Dopo il successo del Milan l’anno prima contro il Benfica a Londra,i neroazzurri senza troppe difficolta’,vanno a giocarsi la coppa contro un Real Madrid di nuovo finalista.Il Milan,ammesso d’ufficio agli ottavi di finale in quanto detentore del titolo,viene eliminato ai quarti proprio dai madrileni. L’Inter invece elimina in semifinale il Borussia Dortmund pareggiando 2-2 in casa dei tedeschi e vincendo 2-0 a Milano.

La notte del 27 maggio 1964 rimarra’ nella memoria di tutti i tifosi italiani,anche non interisti.
Sulla carta il Real e’ ancora quello che non aveva avversari fino a qualche anno prima.
Di Stefano,Puskas,Gento,Santamaria erano in campo.Questa volta pero’ l’avversario e’ una squadra giovane e dalla tattica utilitaristica.Con una difesa quasi impenetrabile,con un Suarez ispiratore di gioco ,con il geniale Corso che sembrava camminare in campo salvo poi effettuare lanci e passaggi improvvisi e decisivi,e soprattutto con uno scatenato Mazzola, l’Inter non lascia scampo ai piu’ titolati ma stagionati spagnoli.
3-1 con due gol di Sandro Mazzola ed uno di Milani,per il Real Felo.
Un trionfo,sia per il punteggio che nel gioco.
Ubriacante l’entusiasmo che accolse il rientro in Italia dei Campioni d’Europa.
Solo pochi giorni dopo si gioco’ lo spareggio per lo scudetto,come gia’ accennato.
Probabilmente i festeggiamenti non erano stati smaltiti del tutto e il Bologna vinse lo scudetto.


Coppa dei Campioni 1963/1964, Finale, Vienna 27 Maggio 1964 – Sarti, Burgnich, Facchetti, Tagnin, Guarneri, Picchi, Jair, Mazzola, Milani, Suarez, Corso. Allenatore: Helenio Herrera.