a cura della Redazione di Club50-Plus


Lo confesso: io sono tra quelle persone che preferiscono tenere semplicemente in mano un vero libro. Qualche anno fa ho però scoperto gli audiolibri e ho redatto un piccolo confronto tra questi e i libri cartacei, dal quale è emerso che l’audiolibro non deve sostituire il libro, ma può completarlo meravigliosamente, perché leggere a volte è meglio che ascoltare.

Naturalmente, ci sono casi in cui l’audiolibro viene letto male o per mancanza di tecnologia di registrazione o per il poco talento del narratore e il piacere dell’ascolto ne risulta molto compromesso.  Non voglio negare che anche le voci siano una questione di gusto e che non a tutti possono piacere tutti i narratori e tutti gli stili di lettura. Ma non è questo il punto, dopo tutto, ci sono anche brutti libri e autori che non sopportiamo.

Trovo tuttavia che il libro abbia qualche punto in più rispetto all’audiolibro:

I sensi.

Innanzitutto nella lettura di un libro vengono attivati diversi sensi. Mentre un audiolibro può essere solo ascoltato, un libro di carta può essere anche toccato, odorato e guardato. Le illustrazioni e la tipografia possono contribuire molto all’esperienza complessiva della lettura.

L’interpretazione.

Lo speaker leggendo, tende ad anticipare parte dell’interpretazione. Un lettore invece mette il proprio timbro sul testo. Lo stile del linguaggio che sceglie per i singoli personaggi, ma anche l’enfasi (o la non enfasi) sulle singole parole, che poi influenzeranno la sua percezione del libro.

Il ritmo di lettura.

Ognuno ha il proprio ritmo di lettura. Solo leggendo da soli si può scegliere liberamente la velocità, leggendo più volte frasi particolarmente belle o particolarmente complicate o lasciando che un momento particolarmente intenso, triste o impressionante, si protragga per qualche secondo.

Cosa dire invece degli audiolibri?

Spazio e peso.

Gli audiolibri sono piccoli e maneggevoli. 10 audiolibri su un lettore MP3 non hanno praticamente alcun peso nella borsa o nella tasca della giacca e i CD possono essere riposti nel bagaglio delle vacanze in numero molto maggiore rispetto ai libri.

Il fascino della narrazione.

Un buono speaker può rendere un buon libro ancora migliore. In alcuni casi, una buona storia può diventare un’esperienza emozionante se il narratore la presenta nel modo giusto e il regista mette abilmente in scena il materiale, compresi quei tagli che in alcuni casi sono piuttosto consistenti.

La libertà.

È sufficiente ascoltare gli audiolibri, senza doverli tenere in mano o guardarli. Ecco perché ci sono molte situazioni in cui non si può leggere un libro, ma si può facilmente ascoltare un audiolibro: facendo jogging, cucinando, pulendo, stirando, camminando o guidando (facendo attenzione a non distrarsi troppo!) sono solo alcuni esempi. Con un “ascolto” giusto si possono rendere meno faticose attività non amate o noiose e, perché no, per addormentarsi. L’audiolibro può divenire anche un fedele compagno per le attività creative, come la pittura o altri lavori manuali. Inoltre, ci sono occasioni in cui pur potendo leggere un libro stampato, l’ascolto apre nuove possibilità, per esempio quella di non doversi perdere la vista del paesaggio esterno durante un viaggio in treno o in aereo.

L’audiolibro offre un valore aggiunto rispetto al libro stampato, rendendolo fatto non solo di una storia, con personaggi, trama, colpi di scena, ma una nuova opera d’arte. Una lettura ben fatta, sensibile e stimolante è un’arte. E quando il narratore riesce a padroneggiare quest’arte, non si vorrebbe mai smettere di ascoltarlo.

Una delle paure associate all’avvento degli audiolibri è la questione se possano portare alla scomparsa della lettura tradizionale dei libri. Secondo lo psicologo Daniel T. Willingham dell’Università della Virginia, la risposta è un sonoro no.

L’ascolto non è più facile della lettura.

Si potrebbe facilmente giungere alla conclusione che è più facile elaborare un testo ascoltato che un testo letto. Anche se l’idea non è sbagliata, non è sempre così.

È stata condotta una ricerca in cui una parte di un gruppo di studenti aveva ricevuto informazioni a scopo di studio come podcast e l’altra le stesse informazioni, ma su carta stampata. In una successiva verifica sull’argomento trattato, la parte di coloro che avevano ascoltato, ha ottenuto un punteggio significativamente inferiore rispetto a coloro che avevano letto su carta.

La ragione, spiega Willingham, era che l’argomento era relativamente complicato e l’obiettivo non era svagarsi ma imparare qualcosa di nuovo.

Noi tutti, quando dobbiamo concentrarci per capire, rallentiamo la lettura, rileggiamo le sezioni difficili, ci fermiamo a riflettere. E questo processo è indubbiamente più facile se abbiamo le parole sono scritte davanti a noi e non dobbiamo solo ascoltarle.

I testi difficili richiedono strategie mentali aggiuntive e la parola scritta ne facilita l’uso, tra l’altro grazie alla suddivisione strutturale in paragrafi, titoli, ecc.

Quindi, la letteratura relativamente semplice non importa affatto come la si consumi. Se ci si trova di fronte a testi più complessi, il vantaggio va a favore della versione stampata, perché in questi casi si elaborano le informazioni mentalmente in modo diverso rispetto a quanto è possibile fare con le parole.

Tuttavia, più aumenterà la diffusione degli audiolibri, più saremo in grado di sviluppare nuove competenze per poter affrontare adeguatamente anche testi più difficili solo con l’ascolto.

Come fare?

Oggi scaricare un racconto da una “Audio Libreria” è una operazione semplice, se si dispone di un computer o anche solo di uno smartphone.

Le Audio Librerie in italiano più frequentate sono Audible, LiberLiber, AdAltaVoce (Rai) e anche StoryTel, tutti facilmente raggiungibili grazie ad una semplice ricerca.

Per concludere, un dato interessante: durante l’epidemia di Covid-19 l’audiolibro ha vissuto un suo momento d’oro: +227% di volumi rispetto ai primi due mesi dell’anno. Che sia l’inizio di un nuovo trend?

Fonte : Club50-plus.it – art. a cura di Emilia31