a cura della Redazione “Italiacanora”


1985 (35a Edizione)
Giovedì 7, Venerdì 8, Sabato 9 Febbraio 1985

Presentano: Pippo Baudo e Patty Brard
Orchestra: Nessuna  Totale brani: 38 (22 Big + 16 Nuove Proposte)
Organizzazione: Gianni Ravera

LA FORMULA
Una interpretazione per brano:
1a serata: 22 Big tutti in finale, 
2a serata: 16 Nuove Proposte di cui 8 in finale (gara separata); 
classifica finale dei Big fatta con i voti abbinati al concorso Totip.


L’edizione inizia con la protesta al Tar di due società romane che protestano per l’illecito appalto dato alla Publispei di Gianni Ravera, per le edizioni di Sanremo ma il Tar respinge le accuse. In questa edizione presenta sempre Pippo Baudo, con una sola valletta Patty Brard. La donna è imparentata con la famiglia Agnelli e alloggia in uno yacht per tutta la durata del Festival purtroppo però non sarà certo brava come valletta e Pippo Baudo, per una volta, avrà toppato. Come sempre ci sono tantissimi ospiti. Gli attori italiani: Beppe Grillo, Renato Pozzetto, Francesco Nuti (che pubblicizza il suo film), Giuliana De Sio. Dei cantanti italiani: Claudio Baglioni (che vorrebbe fare un lungo concerto, come Armsrong nel 1968), Claudio Villa, Claudia Mori (suo marito Celentano è in collegamento in Televisione) e Katia Ricciarelli (che è la compagna di Baudo, di cui presto si sposerà).

Grande è, come sempre, la presenza straniera: i Bronski Beat (che difendono la loro omosessualità), Frankie Goes to Hollywood (che fanno un grande baccano in albergo), Sade (molto scontrosa) e Village People. Un merito particolare bisogna darlo ai due gruppi del momento. i Duran Duran (del leader amatissimo Simon Le Bon) e degli Spandau Ballet (molto simpatici e disponibili).

Tra le fan di Simon Le Bon c’è anche la figlia di Pippo Baudo, Tiziana, che è adolescente; Simon Le Bon ha poi un incidente, fratturandosi un piede in discoteca ed è costretto a cantare, sul palco, con il piede ingessato. Tra gli ospiti ci sono anche Luis Moreno e il corvo Rockfeller .Luis Moreno è un ventriloquo che “fa parlare” un corvo che tiene nella mano. Terribile la sua affermazione:”farei una gita con Anna Oxa, la più sexy e poi per riposarmi dalla fatica, cercherei di incontrare Gigliola Cinquetti”.

L’edizione è vinta dai Ricchi e Poveri, sempre di più orientati su canzoni semplici, dopo le prime belle composizioni (“Che sarà”, “La prima cosa bella”), con “Se mi innamoro”. Il secondo posto è una rivelazione. Un giovane ragazzino messicano,Luis Miguel, che dalla potenza della canzone si toglie addirittura la cravatta mentre canta sul palco; canta “Noi,ragazzi di oggi”, un inno per le giovani ragazzine che lo amano in quei giorni. Luis Miguel sparirà poi dalla circolazione, anche se in Messico è popolarissimo ,e tornerà in voga quando sarà uno degli amanti di Madonna. Infine il terzo podio va ad un grande ritorno, Gigliola Cinquetti. Gigliola non torna dal 1973, porta una canzone forse non vincente ma sicuramente apprezzabile, “Chiamalo amore”.

Per il resto dei Big si notano molti ritorni e clamorosi debutti. Il campo maschile è ben fornito: il super melodico Christian, che è sicuro di vincere e giurerà di non tornare mai più al Festival appena saputo della sua sconfitta con “Notte serena” (ma non sarà così), sicuramente non bella come “Cara”. Christian si lamenta anche della presenza del giovane Luis Miguel, che secondo lui è un furbo che sfrutta l’aria da ragazzino. Ritorna Drupi ma con un pezzo minore, “Fammi volare”. Garbo ci riprova, con un bel pezzo, “Cose veloci” ma troppo raffinato per i votatori del Totip. Inoltre si conferma il talento del giovane Eros Ramazzotti, con un altro suo pezzo storico, “Una storia importante”. Clamoroso è il ritorno di Zucchero (questa volta non più Fornaciari), completamente diverso dalle prime esibizioni. Il cantante non è più il tranquillo ragazzo melodico ma si usa mettere un cappellino in testa e canta una canzone molto bella sulle donne,”Donne”, eseguita anche dalla Randy Jackson Band. Per Zucchero sarà l’inizio di un grande successo, anche se i giocatori del Totip lo piazzano penultimo.

Si nota anche Marco Armani ma che fa una magra figura con la sua mediocre, “Tu dimmi un cuore ce l’hai”. Curiosi e, molte volte, deludenti, alcuni grandi ritorni: deludono l’ex vincitore del 1982, Riccardo Fogli, che torna dopo 3 anni con “Sulla buona strada”, un buon pezzo ma non certo da vincente (Riccardo, per rilassarsi, userà fare delle lunghe partite a tennis); Dario Baldanbembo, non ripete il suo terzo posto del 1981, con la sua mediocre “Da quando non ci sei” ed infine ritorna Edoardo De Crescenzo, dopo il successone di “Ancora” del 1981, ma “Via con me”, non ne è neppure la pallida ombra. Un ritorno dignitoso è invece quello di Peppino Di Capri, che torna al tradizionale napoletano, con la sua bella “E mo’ e mo’”. Tornano inoltre: i Matia Bazar, dopo il successo di “Vacanze romane”, con una canzone molto bella ma troppo nel loro stile, “Souvenir” e i gloriosi New Trolls, che si sanno rinnovare con un bel pezzo, “Faccia di cane”.

Le restanti figure femminili sono: Fiordaliso, con la bellissima e tenerissima, “Il mio angelo”, dedicata a suo figlio di15 anni e Anna Oxa. Anna Oxa stupisce ancora, porta una canzone molto amata (curiosamente) dai politici e scritta dal grande Roberto Vecchioni, “A lei”; la canzone è molto bella e toglie un po’ di grinta ad Anna Oxa ed aggiunge la sua incredibile voce ma è soprattutto il look della Oxa, che rimarrà impresso nella memoria di tutti: Anna indosserà una calzamaglia rossa (lei dirà poi che,per lei, è usuale indossare calzamaglie) ed un body aderentissimo, che Anna scopre sul palco dopo aver lasciato cadere il velo che la copriva. In questa edizione ci sono, inoltre, dei clamorosi debutti.

Ritorna prima di tutto un grande cantautore, bocciato ingiustamente nel 1974, Franco Simone con la bellissima “Ritratto”. Esordisce il menestrello del rock (troppo presto scomparso), coi suoi occhiali e il suo modo di fare bizzarro, Ivan Graziani, con la sua “Franca ti amo”, che canta con la sua voce particolare. Esordiscono anche cantanti impegnati degli anni ’70, un po’ impacciati a cantare all’Ariston: Eugenio Finardi, critico su tutti,che sostiene che la commercializzazione del mercato è data dal restare sempre uguale a se stessi per compiacere al pubblico, porta una bellissima ma raffinata, “vorrei vegliarti” e i mitici “Banco del Mutuo Soccorso”, poi accorciati in Banco, che cantano una bella canzone, “Grande Joe”.

Una curiosità, tra i Big,v i è anche Mimmo Locasciulli, un cantante della scuola romana, che segue anche la professione del medico chirurgo, porterà una canzone senza pretese,”Buona fortuna”. Tra le “nuove proposte”, vince una concorrente che sparirà nel nulla (al contrario di Ramazzotti un anno prima), Cinzia Corrado, una bella voce che canta “Niente di più”, piangerà di gioia appena saprà della vittoria e sua madre sviene addirittura dall’emozione. Per altro tre giovani si notano tra le “nuove proposte”: Lena Biolcati, bella e dotata di una potente voce, canta “Innamoratevi come me” ed arriverà terza. Il suo scopritore è Stefano D’Orazio il batterista dei Pooh. Purtroppo, seppur brava, non andrà lontano per colpa di una malattia che gli abbasserà la voce. Quarto invece si piazza Cristiano De Andrè, con “Bella più di me”, figlio del grande Fabrizio e a sua volta grande cantautore, farà strada ma più nell’ombra. Infine è eliminato un giovane cantante, che si distinguerà poi per una voce particolarissima e per canzoni molto belle, Mango (“Il viaggio”).