di Tiziana Mignosa


Una volta che hai scelto
di pulir la stanza
non lamentarti poi
se lo straccio passato
sui mobili dimenticati
tanta polvere solleva
fino a farti mancare il fiato
.
o se l’angolo del tappeto
da terra appena sollevato
batuffoli d’emozioni putrefatte
e mai elaborate
ti sbatte duramente in faccia
perché persino sotto il letto
potresti trovare il morto
.
E’ un travaglio lungo e faticoso
che sfocia in un parto doloroso e santo
ma nel momento esatto in cui scegli
di non fermarti più
al lavoro, mangio e dormo
inizia e ti devasta
ma non temere è solo per farti nuova

Una poesia dal forte impatto emotivo questa nella quale, ancora una volta, l’autrice ci parla per metafore. Nella prima strofa c’è un riferimento alla scelta che prima o poi facciamo tutti, in questa o in un’altra vita, e cioè di crescere con consapevolezza. Paradossalmente quello è il momento in cui cominciano i guai ( ovviamente solo a livello apparente) esattamente come quando decidiamo di mettere a posto una stanza molto disordinata e impolverata; nell’attimo stesso in cui iniziamo la polvere si solleverà e allora avremo l’impressione che ce ne sia anche più di prima ma è solo perché l’abbiamo smossa con lo straccio che, passando “sui mobili dimenticati”, la farà volare. Perché dimenticati? Perché non li abbiamo mai spolverati, ci siamo limitati a vivere a un livello molto superficiale e quindi quando inizieremo a fare pulizia ci sembrerà persino che ci manchi il fiato a causa di tutta quella polvere che ci sarà nell’aria. Lo stesso accadrà quando decideremo di alzare “l’angolo del tappeto” dove, simbolicamente parlando, vengono messe tutte le magagne da nascondere quando si va di fretta; allora in esso troveremo “batuffoli d’emozioni putrefatte/e mai elaborate”  e “sotto il letto, sempre quando si decide di fare pulizia, si potrebbe trovare persino il morto”. Nell’ultima strofa l’autrice spiega: “E’ un travaglio lungo e faticoso/che sfocia in un parto doloroso e santo… “ l’evoluzione, a volte, può essere paragonata a un travaglio che sfocia in un parto e questo, anche se doloroso, ha comunque una ricompensa importante da dare e per questo è santo. Ma ciò può accadere solamente a chi sceglie di vivere andando oltre i bisogni primari che l’autrice semplificando ha identificato in tre: andare a lavorare, mangiare e dormire. Una volta iniziato il processo di purificazione potrà accadere di sentirsi devastati ma non ci sarà da temere perché dopo la distruzione avrà luogo una nuova costruzione; ce lo dice la chiusa: “… è solo per farti nuova” .