di Enzo Ferraro (webmaster & problem solving)


Fedora crea una piattaforma innovativa di software libero e open source per hardware, cloud e tecnologie container che permette agli sviluppatori e ai membri della comunità di creare soluzioni adatte ai propri utenti. Fedora Workstation è un sistema operativo affidabile, intuitivo e potente per il tuo computer portatile o desktop. Supporta una vasta gamma di sviluppatori, da hobbisti e studenti a professionisti in ambienti aziendali.

Interfaccia utente elegante. Concentrati sul tuo codice nell’ambiente desktop GNOME 40. GNOME è costruito con il feedback degli sviluppatori e riduce al minimo le distrazioni, così puoi concentrarti su ciò che è importante.

Toolbox opensource completo Salta la fatica di cercare di trovare o costruire gli strumenti di cui hai bisogno. Con il set completo di linguaggi, strumenti e utilità open source di Fedora, tutto è a portata di clic o dalla riga di comando. Ci sono persino hosting di progetti e repository come COPR per rendere il tuo codice e le build disponibili rapidamente alla comunità.

Virtualizzazione. Metti subito in funzione le macchine virtuali per testare il tuo codice su più piattaforme utilizzando GNOME Boxes. Oppure esplora potenti strumenti di virtualizzazione con script per un controllo ancora maggiore.

Storia

Il 21 luglio 2003 Red Hat pubblicò Red Hat Linux in versione 9.0.93; il 25 settembre dello stesso anno nacque la prima release di Fedora Core, la FC 0.94, nota anche come Fedora Core 1 test 2 e con il nome in codice Severn. Il progetto di Fedora nacque dalla iniziativa di Warren Togami, che necessitava di creare pacchetti RPM Package Manager di elevata qualità per Red Hat Linux. Ben presto questo progetto assunse una vita propria.

La prima release, Fedora Core 1 (nome in codice Yarrow), fu distribuita il 5 novembre 2003 ed integrava ancora il Kernel Linux 2.4. Il 18 maggio 2004 uscì invece Tettnang ovvero Fedora Core 2: la release utilizzava il kernel Linux 2.6, KDE 3.2 e GNOME 2.06. L’8 novembre 2004 fu distribuita Fedora Core 3, meglio nota col nome in codice di Heidelberg.

Un’importante versione fu Fedora Core 5, nome in codice Bordeaux (disponibile sia per architetture x86, x86-64 e PPC). Tra le novità presentava l’inclusione di Mono, Xen e X.Org 7.0. Sui supporti di installazione (1 DVD oppure 5 CD) erano presenti sia KDE sia GNOME, oltre ad un’ampia scelta di applicazioni essenziali (OpenOffice.org 2.0, Eclipse, Gimp, Firefox, Thunderbird…).

Fedora Core 6, nome in codice Zod oltre ad offrire il supporto ai nuovi computer Apple Mac con processore Intel x86 (Core Duo), offriva nuovi effetti grafici grazie a Compiz ed all’acceleratore grafico AIGLX (Accelerated Indirect GLX), inoltre, integrava lo strumento Virt-Manager per la gestione di Xen ed una versione aggiornata di Pup, il gestore dei pacchetti.

Con la versione 7, nome in codice Moonshine, distribuita il 31 maggio 2007, cambiò il nome della distribuzione: da “Fedora Core” a “Fedora”, che includeva un nuovo gestore di pacchetti, un nuovo tema grafico predefinito (Flying High), l’unione dei repository Core ed Extra e un nuovo sistema di installazione semplificata dei codec. A partire dalla versione 31, rilasciata ad Ottobre 2019, viene ufficialmente abbandonato il supporto ai sistemi a 32 bit.

Il 24 Aprile 2020, viene annunciata una collaborazione con Lenovo grazie alla quale l’azienda di informatica cinese fornirà alcuni dei suoi modelli ThinkPad con Fedora preinstallato. Una caratteristica importante di questo accordo risiede nella collaborazione tra Lenovo e i propri fornitori per garantire il funzionamento completo dell’hardware senza l’aggiunta di repository esterni.

Fonte : “Ionos”