a cura del Dr. Claudio Pagliara – Oncologo, esperto di Medicina Olistica


William Somerset Maugham, scrittore e commediografo britannico sosteneva: “La perfezione ha un grave difetto; ha la tendenza ad essere noiosa.” E, in effetti, pensaci… quanto sarebbe noioso un mondo di persone perfette? Nessuna diversità, nessun errore e nessuno slancio verso il nuovo.

Provare a essere perfetti

Ma facciamo un passo indietro…

Se provi a chiederti cosa intendi per essere perfetto, sono sicuro che la tua risposta riguarderebbe solo cosa significa essere perfetto per te!

Perché il concetto di perfezione dipende dai modelli che la società ti impone e che hai deciso di seguire.

Molti artisti sono impazziti nella ricerca della perfezione, alcuni hanno boicottato la loro realizzazione procrastinando perché il loro lavoro non era ancora perfetto;

giovani ragazze rinunciano a vivere serenamente la propria vita alla ricerca di un corpo perfetto; eccetera, eccetera, eccetera.

Chi ha deciso di seguire questi modelli avrà potuto constatare l’alto prezzo che si paga nel tentativo di raggiungerli: ansia da prestazione, profondo senso di incompiutezza ed infelicitàbassa autostima, sensazione di non riuscire a controllare la propria vita e (considerato che la perfezione non esiste) anche la sensazione di non sapere cosa si vuole veramente…

Hai mai avvertito queste sensazioni?

Ricerca della perfezione è sinonimo di schiavitù

Cercare la perfezione significa non accettare se stessi!

Se hai l’idea che solo essendo perfetto raggiungerai il successo stai ponendo le basi per una schiavitù, sarebbe un successo in cui non sei tu, in cui dovrai fingere per tutta la vita per sostenere un’immagine che non ti appartiene!

Questo atteggiamento ti farà sentire sempre più ansioso, ti leverà energie e, ti assicuro, sarà un pozzo senza fondo che ti svuoterà completamente.

Claude Monet diceva: “Ho voluto la perfezione e ho rovinato quello che andava bene”

Vivere bene significa essere felici di ciò che si è, con i propri pregi ed i propri difetti.

Puoi sbagliare, fallire, fare cose di cui non vai fiero, ma con l’idea che puoi migliorare!

Il punto è proprio questo, cercare di essere migliori non significa cercare di essere perfetti!

È nel rompere questo sottile collegamento che ti lega alla perfezione che puoi auspicare alla più importante conquista della tua vita: essere TE STESSO!

È proprio così! Non essere perfetti vuol dire essere se stessi!

Pensare a questo concetto mi ha sempre dato un grande senso di libertà: mi sento libero di desiderare, assentarmi, contraddirmi, abbattermi e gioire!

Claude Monet

Diventare autentici per essere felici

Quando qualcuno avanza critiche o opinioni su di te o sul tuo operato, ascoltale perché sono preziose per migliorarti ma non per cercare di essere perfetto o accettato; sì, perché la persona che cerca di essere perfetta lo fa sempre perché vuole essere accettata… tutto è iniziato con il desiderio di essere accettato dai propri genitori e porta avanti questo copione per tutta la vita perché percepisce che solo così potrà sentire di “valere” o potrà sentire di “essere”.

Quindi, non farti influenzare troppo dalle opinioni degli altri; accoglile ma, poi, ascolta la tua voce interiore, le tue sensazioni, le tue emozioni.

Ciò che ti propongo non significa non porti obiettivi ambiziosi o un trastullarti in una zona di comfort in cui non c’è spazio per la crescita, tutt’altro! Accettare che non esiste solo il bianco o il nero, che non ci sono cose belle o brutte, ma solo cose che piacciono o non piacciono, che sei un essere meritevole di considerazione e accettazione nella tua AUTENTICITÀ.

Essere perfetti vuol dire essere se stessi

Ecco un semplice esercizio che ti consiglio di fare nella prossima settimana e ogni volta che lo riterrai opportuno:

Fai una cosa al di fuori delle regole che solitamente ti imponi e fai che non abbia uno scopo preciso; fallo con atteggiamento istintivo e senza aspettarti che sia fatto bene, così, solo per divertirti.

Poi comunicalo o mostralo ad altri; sorridi delle critiche e godi degli apprezzamenti che potresti ottenere.

Ti accorgerai che al di là delle critiche e degli apprezzamenti sarai accettato per quello che sei e non per quello che cerchi di essere, nella tua autenticità.

Articolo a cura di Natale Petti


Profilo del Dr. Claudio Pagliara

Claudio  Pagliara  nasce il 16 Agosto del 1952 a San Vito dei Normanni, piccola cittadina della provincia di Brindisi, dove attualmente vive e svolge l’attività di medico di medicina generale e di specialista in Oncologia. Avendo la passione per la medicina si impegna con entusiasmo e determinazione negli studi. Impara molto sui banchi di scuola e soprattutto  dell’Università di Bologna, dove si laurea nel 1978 con 110 e lode, dopo aver superato tutti gli esami, ad eccezione di uno, con il massimo dei voti. Ancora studente cura insieme alla dott.ssa Montanari Nicoletta, nel 1977, il primo libro scientifico in Italia sulla  “Tossicità dei farmaci” edito dalla CLUEB (Cooperativa Libraria Universitaria Editrice di Bologna) che ha avuto notevole successo. Infatti è stato più volte ristampato e usato in diverse Facoltà di Medicina e Chirurgia. E’ stato, in qualità di oncologo, Consulente tecnico d’Ufficio del Tribunale di Brindisi. Presidente del L’ARCA (Associazione di Assistenza e di Ricerca sul Cancro) ha assistito gratuitamente centinaia di pazienti con tumore in fase terminale.

Ha effettuato numerose pubblicazioni scientifiche, è stato relatore in un gran numero di convegni scientifici ed ha svolto diverse docenze. Ha svolto, come “mmg” (medico di medicina generale) autorizzato a condurre sperimentazioni cliniche, attività di ricerca, in uno studio multicentrico, dal titolo “Rischio&Prevenzione”, della durata di 5 anni, per l’Istituto Mario Negri . I risultati sono stati pubblicati anche su una delle più prestigiose e autorevoli riviste medico-scientifiche come il il New England Journal of Medicine. Ha svolto attività di ricerca con La Fondazione Europea di Oncologia e Scienze Ambientali “B. Ramazzini”, finalizzata alla realizzazione di alcuni registri tumori. E’ stato, inoltre, componente del Comitato Scientifico Nazionale della Legambiente, capo scout, medico volontario in Kenia e medico volontario presso una comunità per tossicodipendenti : La ComunitàEmmanuel. Ha istituito, in collaborazione con la Fondazione Europea di Oncologia di Bologna, il Gruppo Oncologico dell’Italia Meridionale ed altri, il Registro Tumori del Comune di San Vito dei Normanni dal 1960 e del Comune di Brindisi dal 1990.


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