a cura della Redazione “A tutto notizie”

Dal 22 novembre i titolari di bar, ristoranti, piscine e catering che hanno subito un danno economico a causa dello stato di emergenza da Covid-19 potranno inoltrare le domande per beneficiare dei contributi a fondo perduto previsti dal decreto “Sostegni bis”. Ecco come accedere al bonus.

Bonus per ristoranti, bar, piscine e catering: al via le domande

Il 22 novembre si aprono le domande per usufruire dei contributi a fondo perduto per ristoranti, bar, piscine e catering stanziati dal decreto “Sostegni bis” per far fronte alle conseguenze economiche della crisi pandemica. Gli interessati avranno tempo fino al 6 dicembre per inviare la richiesta, come stabilito dall’Agenzia delle Entrate che, negli scorsi giorni ha emanato un provvedimento contenente istruzioni e regole per la presentazione del modello per fare domanda, oltre che una tabella riepilogativa dei campi delle dichiarazioni dei redditi ai quali fare riferimento per determinare correttamente i ricavi relativi ai periodi di imposta 2019 e 2021 (o 2018 e 2020 per esercizi non coincidenti con l’anno solare), necessari per la verifica della riduzione di almeno il 40%.

Effettuati i dovuti controlli, l’Agenzia delle Entrate provvederà poi ad avviare i pagamenti.

Le risorse finanziarie stanziate ammontano a 40 milioni di euro e saranno ripartite tra tutti gli aventi diritto una volta trascorso il termine di presentazione delle domande. “Il 70% dell’assegnazione finanziaria verrà ripartito in egual misura tra tutti i beneficiari; in aggiunta, il 20% in egual misura tra quelli che presentano un ammontare dei ricavi 2019 superiore a 400mila euro; in aggiunta, il 10% in egual misura tra quelli con ammontare dei ricavi 2019 superiore a 1 milione di euro. Il contributo riconosciuto è pari al minore tra l’importo determinato come sopra descritto e l’importo residuo di aiuti ancora fruibili, determinato in base all’ammontare di aiuti ricevuti in regime ‘de minimis’ indicato dal richiedente nell’istanza”, fa sapere l’Ente.

Il contributo è erogato mediante accredito sul conto corrente bancario o postale del richiedente.

 “Qualora i contributi riconosciuti siano in tutto o in parte non spettanti, l’Agenzia delle Entrate recupera i contributi non spettanti, irrogando le sanzioni e con gli interessi dovuti. È consentita la regolarizzazione spontanea da parte del contribuente, mediante restituzione del contributo indebitamente percepito e dei relativi interessi, nonché mediante versamento delle sanzioni”, si legge nel provvedimento del direttore dell’Agenzia delle Entrate, Ernesto Maria Ruffini.

Chi può richiedere il contributo?

Il contributo si rivolge a tutte quelle imprese che esercitano come attività prevalente una di quelle individuate dai codici Ateco 56.10 (ristoranti), 56.30 (bar), 93.11.2 (gestione di piscine), 56.21 (catering per eventi) e 96.09.05 (organizzazione di feste e cerimonie). Esse devono aver subìto nel 2021 una riduzione dei ricavi non inferiore al 40% rispetto a quelli del 2019. Per le imprese nate nel corso del 2020, la riduzione del 40% è determinata tra l’ammontare medio mensile del fatturato e dei corrispettivi dei mesi del 2020 successivi a quello di apertura della Partita Iva rispetto all’ammontare medio mensile del fatturato e dei corrispettivi del 2021.

L’aiuto non spetta, invece, ai soggetti “in liquidazione volontaria o sottoposti a procedure concorsuali con finalità liquidatorie; ai soggetti già in difficoltà al 31 dicembre 2019, a eccezione delle microimprese e piccole imprese che rispettino il punto precedente e che non abbiano ricevuto aiuti per il salvataggio o la ristrutturazione; ai destinatari di sanzioni interdittive; a chi si trova in altre condizioni previste dalla legge come causa di incapacità a beneficiare di agevolazioni finanziarie pubbliche o comunque a ciò ostative”.

Bonus per ristoranti, bar, piscine e catering: i requisiti

Oltre ad aver risentito degli effetti della crisi pandemica, le imprese che intendono accedere al bonus devono risultare regolarmente costituite, iscritte e attive nel Registro delle imprese alla data di presentazione dell’istanza e devono avere sede legale o operativa ubicata sul territorio italiano.

Come fare domanda

L’istanza dovrà essere presentata esclusivamente in via telematica tramite l’area riservata del portale “Fatture e Corrispettivi” del sito dell’Agenzia delle Entrate.

La richiesta può essere trasmessa direttamente dal richiedente o mediante un intermediario con delega di consultazione del Cassetto fiscale del richiedente, ovvero al servizio “Consultazione e acquisizione delle fatture elettroniche o dei loro duplicati informatici” del portale “Fatture e Corrispettivi”.

In caso di errore, sarà possibile presentare una nuova istanza, in sostituzione dell’istanza precedentemente trasmessa.

Fonte : “atuttonotizie.it”


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