a cura della Redazione “Atuttonotizie”


Via libera al bonus per padri separati in difficoltà economiche. La ministra per la Famiglia Elena Bonetti ha firmato il decreto che consentirà loro di poter provvedere al pagamento degli alimenti all’ex e ai figli.

Bonus padri separati: che cos’è e a chi si rivolge?

Dopo un lungo e complicato iter, il decreto attuativo è pronto (si attende la pubblicazione) e la norma che introduce il cosiddetto “bonus padri separati” è finalmente realtà. Mancano solo le firme del ministro della Giustizia Marta Cartabia e del ministro dell’Economia e delle Fiinanze Daniele Franco.

Si tratta di un contributo, che può arrivare fino a 800 euro al mese per la durata di un anno (quindi 9.600 euro in totale), pensato per entrambi i genitori, non solo per i padri. Il nome dato al bonus è dovuto al fatto che sono più i padri che le madri a dover versare gli alimenti. Tuttavia, come si legge nel testo del decreto“il contributo spetta al genitore in stato di bisogno che deve provvedere al mantenimento proprio e dei figli minori, nonché dei figli maggiorenni portatori di handicap grave, conviventi, che non abbia ricevuto, del tutto o in parte, l’assegno di mantenimento a causa dell’inadempienza del genitore”.

L’assegno verrà erogato direttamente ai figli. Il richiedente dovrà però dimostrare di non riuscire più a pagare l’assegno di mantenimento a causa di un calo di reddito dovuto al Covid.

Inizialmente la misura era contenuta già nel decreto Sostegni, varata dal governo Draghi nel maggio del 2021, ma siccome era stata considerata inapplicabile, si era resa necessaria una riscrittura.

“Il Bonus per i padri separati anticipato dal Messaggero è una misura che ha avuto un lungo iter perché nella formulazione con cui la Lega l’aveva presentata era di fatto inapplicabile. Era buona in gran parte degli intenti, ma è stato necessario modificarla per renderla applicabile e equa verso tutti i figli di coppie separate. In questo modo riusciamo a erogare queste risorse necessarie ai ragazzi. Felice di aver portato a compimento questa misura firmando a luglio la proposta di decreto”, ha detto all’Ansa la ministra per le Pari opportunità e la Famiglia, Elena Bonetti.

La formulazione iniziale della norma era stata definita inapplicabile in quanto discriminatoria perché prevedeva che il sostegno fosse destinato ai “genitori divorziati o separati”, escludendo dai beneficiari le coppie di fatto. Inoltre, presumeva di far arrivare l’assegno al genitore e non direttamente ai figli.

Requisiti

Per ottenere il bonus, il richiedente, come anticipato, deve dimostrare di non riuscire più a pagare l’assegno di mantenimento a causa di un calo di reddito dovuto al Covid. Come si legge nel testo, chi è tenuto a pagare gli alimenti deve aver “ridotto o sospeso la propria attività lavorativa a decorrere dall’8 marzo 2020 per una durata minima di novanta giorni o per una riduzione del reddito di almeno il 30% rispetto a quello percepito nel 2019”. E’ necessario, tuttavia, che il reddito del richiedente, nell’anno in cui si chiede il sostegno, sia “inferiore o uguale” a 8.174,00 euro. Il contributo, si legge ancora nel testo del decreto, viene “erogato esclusivamente ai genitori che non abbiano ricevuto l’assegno di mantenimento o lo abbiano ricevuto in maniera parziale nel periodo compreso tra l’8 marzo 2020 e il 31 marzo 2022”.

Come ottenerlo

Per accedere al bonus è necessario presentare una domanda in cui andrà indicato, fra le altre cose, l’importo dell’assegno di mantenimento e l’ammontare delle somme non versate dall’ex coniuge. Il valore dell’assegno verrà stabilito in base alle condizioni del richiedente e verrà versato in una soluzione unica con un tetto di 800 euro mensili e per un massimo di un anno “tenuto conto delle disponibilità del fondo (pari a 10 milioni di euro) rispetto al numero dei beneficiari”. Per conoscere modalità e scadenze bisognerà attendere la pubblicazione, sul sito del dipartimento per politiche della famiglia, delle indicazioni relative alla procedura di richiesta del bonus.  

Fonte : “atuttonotizie.it”


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