di Buty (Marcuccio Butiniello)
UNA DONNA Guardo quel borgo là, tra i verdi colli e nel silenzio affiorano i ricordi. A “Lei”, nido materno della dolce infanzia, fece ricovero ogni mia sofferenza. Fu donna capace di darmi così tanto che, l’amor mio fu nulla al suo confronto. Ingrata gli fu la mente, la natia terra lasciò e più non riconobbe la sua prole. Visse quel suo partir senza ritorno tra tenue luce e sprazzi di ricordi. E quando giunse il buio, il più profondo, arido il mio cuore lasciò dal troppo pianto. Or tra i ricordi la ritrovo e sogno, sapeste quell’amore quanto mi manca, l’amore di una donna che io… chiamavo mamma!.

Butiniello nato a Poggio Sannita il 10/09/1950 ,nome d’arte “Buty”, ha da sempre avuto una speciale predilezione per la poesia, inizialmente da semplice lettore, in seguito cimentandosi nello scrivere rime soprattutto in romanesco (sua lingua di adozione) con lo sguardo puntato preferibilmente sulla realtà quotidiana, analizzando gli aspetti più crudi della società, sottolineandone ingiustizie, ambiguità e paradossi, con escursioni satiriche prendendo di mira i potenti e il mondo politico in generale.
” io non sono poeta e nemmeno sono scrittore, racconto solo quello che mi detta il cuore, come ho scritto in una delle mie composizioni “