a cura della Fondazione Umberto Veronesi
Il pomodoro può far parte da subito della dieta di un bambino durante lo svezzamento. Rari i casi di allergia di cui parlare con il pediatra

Secondo le principali società di pediatria, a livello internazionale, i bambini dovrebbero iniziare a mangiare cibi solidi intorno ai 6 mesi. I loro primi alimenti non devono essere per forza cereali di riso e purè di banana, ma anche cibi consumati normalmente dai genitori verso cui il bambino mostra interesse.
I bambini, non appena sono pronti per i cibi solidi, possono mangiare tranquillamente i pomodori: l’attenzione dovrà essere riposta soprattutto al modo in cui vengono serviti, per minimizzare il rischio di soffocamento. I pomodori piccoli, tagliati (e pelati) possono essere la scelta ideale per l’autosvezzamento. Questa pratica prevede che i bambini si nutrano da soli – anziché con il cucchiaio – per promuovere l’indipendenza e una maggior scoperta sensoriale del cibo.
Pezzettini di pomodoro maturo e colorato su un vassoio del seggiolone possono essere la cosa giusta per invogliare il bimbo a mangiare di sua spontanea volontà. Salsa di pomodoro, zuppe e stufati sono ulteriori modalità di consumo adatte anche ai più piccoli. È molto poco probabile che i pomodori rappresentino un problema per i bimbi in svezzamento. Non fanno parte della lista di allergeni alimentari da segnalare nelle etichette, quindi una reazione allergica ai pomodori è rara. La consistenza dei pomodori cotti li rende inoltre adatti al consumo durante la dentizione.
Per monitorare potenziali reazioni allergiche, è meglio introdurre un solo nuovo alimento (qualsiasi, non solo il pomodoro) ogni 3-5 giorni. Se dopo alcuni morsi o cucchiaini di pomodoro si manifestano eruzioni cutanee, diarrea, asma o altri sintomi avversi, è bene consultare il pediatra per la possibilità di un’allergia. I pomodori possono aumentare la produzione di acido nello stomaco e peggiorare un reflusso già presente.
Tuttavia, la decisione di evitare pomodori e prodotti a base di pomodoro si deve basare su reazioni individuali e non essere presa a priori.
Fonte : FondazioneVeronesi
Gli articoli di “Famiglia News – Pediatria”
- Urinocoltura positiva
- Una mamma in salute protegge il cuore del suo bambino
- Un’amica immaginaria
- Tumori pediatrici: tutti i successi dal 1900 ad oggi
- Si può dare il pomodoro a un bambino durante lo svezzamento?
- Screening neonatale: oggi copre oltre 50 malattie rare
- Scoliosi nei bambini
- Quando togliere il ciuccio?
- Più vegetali in gravidanza «allontanano» il parto pretermine
- Paura del buio
- No, l’igiene in casa non danneggia le difese immunitarie
- Neonati prematuri: l’antidolorifico è la voce della mamma
- Multitasking o distratti? Lo sviluppo dei bambini e il touchscreen
- Le crisi di collera
- L’obesità infantile nasce dal cervello?