a cura della Redazione “Italiacanora”


2011 (61a Edizione) – Dal 15 al 19 febbraio 2011

Conduce Gianni Morandi con Belen Rodriguez , Elisabetta Canalis e  Luca e Paolo

A due settimane dall’inizio del 61° Festival della Canzone Italiana, proviamo a fare un primo bilancio sulla sua organizzazione e, perché no, un primo pronostico.
Gianni Morandi fa musica da 50 anni, ha saputo rinnovarsi nel tempo senza tradire la propria personalità e quell’aria da “eterno ragazzo” che lo contraddistingue da sempre.
Non è stato da meno nell’organizzazione di questo Festival e nello stilare un cast di tutto rispetto, assieme all’ormai onnipresente Gianmarco Mazzi (alla sua sesta direzione artistica in otto anni). Nella lista dei partecipanti al Festival di quest’anno, troviamo un adeguato mix tra vecchio e nuovo, tra tradizione e innovazione, sia in termini anagrafici che musicali.
E così, accanto a mostri sacri come Al Bano (a un passo dal record di presenze, con 14 partecipazioni) e Patty Pravo, troviamo i vincitori delle ultime edizioni dei talent show (piaga, ahinoi, ormai incurabile): Nathalie da “X-Factor” ed Emma da “Amici”, accompagnata dal gruppo più in auge del momento, i Modà.
E c’è già chi scommette che, con Emma, la scuderia di Maria De Filippi farà il tris (dopo Marco Carta nel 2009 e Valerio Scanu l’anno scorso)…
Ma il Festival di Sanremo è bello perché è vario, ed ecco quindi spuntare nel cast cantautori che non ti aspetti, come Franco Battiato (mai in gara a Sanremo, se non come autore), che, dice, farà da “corista” a Luca Madonia, ex cantante dei Denovo (in gara nel 1988), e Roberto Vecchioni, che gareggia 38 anni dopo la sua prima e unica partecipazione (nel 2006 fece da spalla ai Nomadi solo nella serata dei duetti).
Sull’onda, poi, della “presunta” apertura alle canzoni dialettali (in realtà, dal 1975 a oggi, sono stati già 21 i brani in gara cantati prevalentemente in dialetto), ecco l’esordio dell’apprezzato cantautore comasco Davide Van De Sfroos.
Altri esordi assoluti sono quelli di Giusy Ferreri, esplosa anche lei attraverso “X-Factor”, e La Crus, formazione attiva nell’ambito della musica d’autore, scioltasi nel 2008 e riunitasi per questa importante occasione. (Perché mai, con tutti gli artisti effettivamente in attività lasciati fuori??)
Ma Gianni Morandi ha anche molti amici su cui fare affidamento, ed ecco che dalla sua rubrica sono spuntati fuori i nomi di Tricarico e di Luca Barbarossa, suoi compagni di squadra nella Nazionale Cantanti, oltre a Max Pezzali, la cui unica partecipazione risale al 1995 (se escludiamo il duetto con Dj Francesco del 2005).
A chiudere il cast, due veterane del Festival come Anna Tatangelo e Anna Oxa.
Insomma, ce n’è davvero per tutti i gusti.
Senza contare che la terza serata, quella del giovedì, vedrà tutti gli artisti in gara cimentarsi con brani che hanno fatto la storia della canzone italiana, appositamente scelti in omaggio ai 150 anni dell’unità d’Italia.
Ma le note dolenti arrivano, ancora una volta, dal regolamento.
Regolamento in gran parte invariato, quindi con un’incidenza importante (troppo, direi) del televoto sull’esito finale.
Confermata, quindi, la possibilità di ripescare due dei quattro artisti eliminati dal voto delle giurie demoscopiche (l’anno scorso ripescarono proprio Valerio Scanu e il trio Pupo-Emanuele Filiberto-Luca Canonici, che vinsero poi, rispettivamente, primo e secondo premio), oltre alla responsabilità di decidere il vincitore assoluto tra i tre superfinalisti.
E come se non bastasse il danno del televoto, che sembra premiare più i “personaggi” che le canzoni, ecco l’introduzione del “golden share”, ovvero la possibilità, da parte dei giornalisti della sala stampa dell’Ariston, di scegliere un interprete, tra i 10 finalisti, e fargli scalare d’ufficio tre posizioni.
In pratica, al vincitore del premio della critica, basterebbe arrivare sesto nella serata finale per assicurarsi un posto sul podio!
Con buona pace delle giurie demoscopiche e dei direttori d’orchestra, chiamati a votare ma destinati ad essere fagocitati da questo meccanismo, con scarsa probabilità di incidere sul risultato finale.
Insomma, cari giornalisti, voi che avete da sempre l’opportunità di ascoltare in anteprima le canzoni, diteci già chi deve vincere, così risparmiamo tempo e, forse, denaro.
Perché così, Sanremo non è più Sanremo.

Roberto Vecchioni, con la canzone “Chiamami ancora amore”, vince il 61° Festival della Canzone Italiana, raccogliendo il 48% dei consensi del pubblico da casa.
Al secondo posto si classificano i Modà con Emma, che col brano “Arriverà” ottengono il 40% dei voti.
Terzo è Al Bano con la canzone “Amanda è libera”, che ottiene il 12% delle preferenze.
Il premio speciale “Città di Sanremo” viene invece assegnato a Gianni Morandi, per il suo forte impegno e il suo importante contributo nel valorizzare la città di Sanremo.
Un premio meritato, per un uomo dotato di forte carisma che si è messo in gioco, ha rischiato accettando di svolgere un ruolo non propriamente suo ed è stato ripagato dal calore della gente e dal pubblico che l’ha sostenuto in tutte e cinque le serate.