a cura della Redazione “Italiacanora”


2005 (55a Edizione) – Dal 1 al 5 marzo 2005

Paolo Bonolis, sarà il presentatore della 55° edizione del Festival della Canzone Italiana.

Antonella Clerici, affiancherà Paolo Bonolis nella conduzione della prossima edizione del Festival di Sanremo, in onda dal 1 al 5 marzo prossimi. Antonella Clerici, al suo esordio sul Palco dell’Ariston, è in questi giorni impegnata nel lancio del nuovo programma, “Il Ristorante”, in onda per otto puntate sulla prima rete RAI a partire dal 21 dicembre.
A fianco di Paolo Bonolis ed Antonella Clerici, la bruna Federica Felini, modella 23enne di Paullo, in provincia di Pavia, gia’ protagonista di un calendario della Ip.

Cristina Chiabotto, Miss Italia 2004, curerà i collegamenti con la giuria demoscopica che sarà ospitata nella sede dell’Ipsos, a Milano.

La direzione artistica viene curata da Paolo Bonolis e Gianmarco Mazzi, la regia da Stefano Vicario, la scenografia da Gaetano Castelli e l’orchestra è diretta dal maestro Renato Serio.

Brani: 32

Il regolamento è stato modificato dividendo i cantanti partecipanti in categorie (Uomini, Donne, Gruppi, Classic e Giovani) e reintroducendo, dopo anni, le eliminazioni.


Eccoci all’epilogo del 55° Festival della Canzone Italiana.
La partenza è tutt’altro che simpatica: entra Paolo Bonolis e il pubblico lo accoglie timidamente, così il conduttore lancia la sua prima frecciatina (“non so se ho davanti delle sagome o degli esseri viventi”).

Ma l’apertura musicale è del super ospite di questo festival: Vasco Rossi.
Canta un breve accenno di “Vita spericolata” a 22 anni dalla sua partecipazione al festival, prima di proporre il suo ultimo successo “Un senso”. Al termine dell’esibizione, poche parole e tanti ringraziamenti al festival e al pubblico.

La prima cantante in gara è Laura Bono (“Non credo nei miracoli”): dopo tre serate in cui i giovani hanno cantato a notte fonda, era doveroso cominciare con una di loro.
Seguono Marco Masini (“Nel mondo dei sogni”), i Matia Bazar (“Grido d’amore”), La Differenza (“Che farò”), Peppino Di Capri (“La panchina”), Alexia (“Da grande”). Ad Alexia vengono donati dei fiori: sono una rarità, quest’anno.

Dopo la pubblicità, cambio d’abito per Federica Felini, a cui Bonolis rivolge la fatidica domanda: “Ci sei o ci fai?”. Lei dice di ispirarsi ad Antonella Clerici…

La gara riprende con Le Vibrazioni (“Ovunque andrò”), seguiti da Gigi D’Alessio (“L’amore che non c’è”), Antonella Ruggiero (“Echi d’infinito”), Nicky Nicolai e Stefano Di Battista Jazz Quartet (“Che mistero è l’amore”).

Prime impressioni degli opinionisti, che hanno apprezzato decisamente Antonella Ruggiero, Nicky Nicolai e Le Vibrazioni.
E’ il momento di Francesco Renga (“Angelo”), molto apprezzato dal pubblico in sala.
Seguono Anna Tatangelo (“Ragazza di periferia”), Marcella Bella (“Uomo bastardo”), Veronica Ventavoli (“L’immaginario”) e Toto Cutugno con Annalisa Minetti (“Come noi nessuno al mondo”).

In attesa dei risultati, torna ad esibirsi Povia: la sua canzone “I bambini fanno oh” è diventata il simbolo di Avamposto 55, la missione umanitaria per le popolazioni del Darfur colpite da una tremenda carestia e da una devastante guerra civile.
Sarebe stato in gara, se non avesse cantato in pubblico il brano in una precedente manifestazione.

Ecco i vincitori delle cinque categorie:

Laura Bono per la categoria Giovani, Nicky Nicolai e Stefano Di Battista Jazz Quartet per la categoria Gruppi, Toto Cutugno e Annalisa Minetti per la categoria Classic, Antonella Ruggiero per la categoria Donne, Francesco Renga per la categoria Uomini.

Si apre il televoto: anche quest’anno è il pubblico da casa a decidere il vincitore assoluto del Festival. Alle 23.53 il Festival si interrompe per un’edizione straordinaria del Tg1. All’aeroporto di Ciampino, infatti, sta giungendo l’aereo con la salma di Nicola Calipari, funzionario del Sismi ucciso in Iraq dal fuoco americano, dopo la liberazione della giornalista Giuliana Sgrena.
Al rientro, dopo l’applauso per il funzionario ucciso, Bonolis chiede di dedicare un minuto di silenzio “per l’assurdità di qualsiasi guerra”.

In un’atmosfera surreale, con ben poca voglia di ridere e scherzare, giunge il verdetto.
A vincere la 55° edizione del Festival di Sanremo è Francesco Renga con la canzone “Angelo”. Era nell’aria fin dalla prima votazione e il pubblico televisivo ha confermato ciò che le giurie demoscopiche avevano decretato.