a cura della Redazione “Italiacanora”


Il 36º Festival della canzone italiana si tenne al teatro Ariston di Sanremo dal 13 al 15 febbraio 1986 e fu condotto da Loretta Goggi in collaborazione con Anna Pettinelli, già valletta dell’edizione 1983, Mauro Micheloni e Sergio Mancinelli (conduttori della contemporanea edizione di Discoring), mentre il giornalista sportivo Sandro Ciotti effettuava i collegamenti dal Casinò. Gli intermezzi comici furono affidati al Trio (Massimo Lopez, Anna Marchesini e Tullio Solenghi). Loretta Goggi fu la prima donna a ricoprire il ruolo di conduttrice principale; per tornare a un’altra conduzione interamente femminile bisognava risalire a 25 anni prima nel 1961 con Lilli Lembo e Giuliana Calandra, la quale tuttavia fu sostituita prima della serata finale da Alberto Lionello. La Goggi fu anche l’interprete della sigla iniziale della competizione, Io nascerò, scritta da Mango, uno degli artisti in gara in quell’edizione.

Dopo due edizioni in playback, gli interpreti in gara a Sanremo tornano a cantare dal vivo su basi musicali registrate. È l’unica novità del 36° Festival, che per il resto somiglia molto ai due precedenti. I 22 Big accedono di diritto alla finale e vengono votati dal pubblico attraverso le schedine del Totip. Le 14 Nuove Proposte vengono invece dimezzate dalle giurie. Per la seconda volta nella storia di Sanremo una donna conduce il Festival: è Loretta Goggi, che cinque anni prima era arrivata seconda con «Maledetta primavera». Al suo fianco, i conduttori di «Discoring»: Anna Pettinelli (al suo secondo Sanremo), Mauro Micheloni e Sergio Mancinelli. Che sia un’edizione al femminile lo dimostra la presenza nell’elenco dei Big di otto donne: Rettore, Loredana Berté, Anna Oxa, Marcella, Orietta Berti, Rossana Casale, Fiordaliso e Flavia Fortunato. Oltre alla Oxa che presenta «È tutto un attimo» di Umberto Smaila, ci sono altri due ex vincitori: Toto Cutugno con «Azzurra malinconia» e Sergio Endrigo con « Canzone italiana». Tornano anche Eros Ramazzotti, favorito della vigilia con Adesso tu», Zucchero con la battistiana «Canzone triste», ed Enrico Ruggeri (ex leader dei Decibel) con la raffinata «Rien ne va plus». È tutta nel segno della goliardia la presenza di Renzo Arbore, reduce da un’estate trionfale grazie al successo del varietà di seconda serata «Quelli della notte». La sua « Il clarinetto» è una canzone piena di doppi sensi che diverte il pubblico. Ricchissimo il cast degli ospiti internazionali: tra gli altri, Sting, Spandau Ballet, Depeche Mode e i Menudo, gruppo di adolescenti portoricani in cui milita il 14enne Ricky Martin. La prima serata fa discutere per l’esibizione di Loredana Berté: la cantante, al suo primo Festival, entra in scena con un abito imbottito che simula una gravidanza. Intanto, dietro le quinte, volano parole di fuoco tra Marcella e Rettore. Nel corso della finale, le prime proiezioni del voto Totip danno in vantaggio Renzo Arbore davanti a Ramazzotti. Alla fine ha la meglio il giovane cantante romano per mezzo milione di voti (tra le Nuove Proposte vince Lena Biolcati con « Grande grande amore»). Terza Marcella Bella con « Senza un briciolo di testa», scritta dal fratello Gianni e da Mogol. Due mesi dopo, i primi due classificati e altri 13 artisti volano a Mosca per un tour a cui non prende parte l’organizzatore Gianni Ravera. Gravemente malato, morirà il 15 maggio a soli 66 anni.

Categoria Big

I cantanti del podio: Eros Ramazzotti (1º posto) – Renzo Arbore (2º posto) – Marcella Bella (3º posto)

Categoria Nuove proposte

La vincitrice della categoria Nuove Proposte, Lena Biolcati.