a cura della Redazione “Italiacanora”


1998 (48a Edizione)
Martedì 24, Mercoledì 25, Giovedì 26, Venerdì 27, Sabato 28 Febbraio 1998

Presentano: Raimondo Vianello con Eva Herzigova e Veronica Pivetti
Orchestra: Festival
Totale brani: 28 (14 Campioni + 14 Nuove Proposte)

LA FORMULA
Una interpretazione per brano:
1a serata: i 16 Campioni + 13 Nuove Proposte ’96 (4 in finale tra i Campioni);
2a serata: 10 Campioni + 6 Nuove Proposte;
3a serata: 10 Campioni + 6 Nuove Proposte;
4a serata: 12 Nuove Proposte qualificate (proclamazione vincitore);
5a serata: i 20 Campioni.


Doveva essere il Sanremo della novità, presentato dal giovane presentatore Fabio Fazio ma all’ultimo momento si decide di no, con grande rabbia di Fazio e di Bongiorno che lo spalleggiava.

All’ultimo si sceglie un personaggio di Mediaset, l’anziano, ma sempre grande, Raimondo Vianello. Attorniato da due vallette che fanno contrasto: la bruna (e non bellissima) sorella della ex-presidente della camera, Irene Pivetti, Veronica Pivetti e la bellissima fotomodella Eva Erzigova (famosa per la pubblicità di un reggiseno).

Vianello arriva a Sanremo con la sua solita ironia, dimostrandosi stanco e stufo dei cantanti e delle canzoni e mostrando anche un clamoroso distacco verso i Big stranieri più famosi. Per tutte le serate giocherà sul fatto di trattare male Veronica Pivetti e tentare di sedurre l’inarrivabile Eva Erzigova. Veronica ricorderà un po’ Olivia di Braccio Di Ferro e farà i gradini sempre con un certo terrore di cadere.

Cambia il regolamento, poiché è eliminata la selezione primaria delle ex Nuove Proposte (di Baudiana idea) ma le prime tre Nuove Proposte gareggiano direttamente coi Big.

Il Dopofestival è gestito ora da Piero Chiambretti, con Nino D’Angelo (il re del trash) che con ironia scenderà giù da una specie di passerella.

Non mancano lo polemiche:il divieto all’esibizione dei super-ospiti italiani (Morandi, Zero, Patty Pravo, ecc.), poiché c’è ingiustizia verso i Big , il regolamento lo prevederà nell’edizione successiva. Un brivido lo provocano i Cobas del latte, in rivolta, che minacciano di fare sfilare sul palco il loro simbolo, la mucca Ercolina.

Gli ospiti stranieri sono contanti ma di qualità:Madonna, con mani tatuate con dipinti berberi, con la bella “Frozen”, che farà un po’ di ironia con Vianello (“ti vedo cambiato”, scherzando sul fatto che prima c’era Baudo) ma è vittima del totale disincanto di Vianello (“grazie, ciao, noi dobbiamo andare avanti!”); Michael Bolton, con la bellissima “Nessun dorma”; Celine Dion che canta il successo del momento “My heart will go on” (colonna sonora del “Titanic”); le All Saints (altre volte erano venute le Spice Girls) e gli Acqua.

Ma gli ospiti d’onore sono i divi del momento, i Backstreet Boys, assediati da tantissime fans ma anche madri delle fans contagiate dal delirio totale.

La vincitrice, è per la seconda volta consecutiva una sconosciuta e tale rimarrà, Annalisa Minetti. La bella ragazza, con una malattia agli occhi per la quale vede solo ombre (ma non è vedente), si era già accorpata a Miss Italia ma senza successo e aveva tentato la carriera di cantante, con una canzone classica da Festival, non bella, “Senza te o con te”. La ragazza vince le “Nuove Proposte” e anche i Big, col regolamento nuovo e alla fine chiede ironicamente: “non ho pianto abbastanza?”. Incredibile la polemica, che Annalisa ha con lo scrittore Aldo Busi, che al Dopofestival afferma che “il suo handicap è una miniera d’oro”, meritandosi un “animale” dalla Minetti, spalleggiata dall’ex-ministro della famiglia, Guidi (che è spastico dalla nascita) e da un altro grande ospite, Josè Feliciano (che è non vedente dalla nascita).

Al secondo posto si classifica l’artista che forse meritava il primo, l’ex voce dei Matia Bazar, Antonella Ruggero. Seppur vittima di una laringite alla serata finale, la bravissima cantante torna dopo un viaggio in India, con un bellissimo pezzo ed un aria olimpica, “Amore lontanissimo”.

Terza è un altra “Nuova Proposta”, destinata a sparire presto, Lisa con “Sempre”; una bella voce ma che non avrà futuro.

Per altro poco c’è da dire di curiosità. I Big si dividono, come l’anno prima tra le nuove leve e i grandi Big. Tra le nuove leve si notano:Nicolò Fabi, che porta un bel pezzo,”Lasciarsi un giorno a Roma”, avrà un certo successo ma non si nota in lui l’originalità dell’esordio (“Capelli”); Silvia Salemi, che mostra la sua bella voce con “Pathos”; Alex Baroni, con una bella canzone, “Sei tu o lei” (con un bellissimo assolo di basso), che però, incredibilmente, non mostra la sua bellissima voce ed infine la terza “Nuova Proposta”, Luca Sepe, “Un po’ di te”, che ha una voce molto potente ma sparirà, anche lui nel nulla.

Partecipano anche i grandi Big: Andrea Mingardi, con una bella canzone, che esalta la sua voce da blues-man, “Canto per te”; bravissimo anche Mango, con la giovane Zemina, che porta “Luce”; formidabile come sempre Enzo Jannacci, col “Quando un musicista ride”. Jannacci ha suo figlio, Paolo, come direttore d’orchestra ed è fenomenale quando crea un assolo di “tromba vocale”. Deludono un po’ Paola Turci (“Solo come me”) e Ron (“Un porto nel vento”), che portano canzoni non proprio alla loro altezza. Infine Spagna, che giustamente è criticata, poiché il suo pezzo è troppo simile ad altri suoi (anche se lei dirà che un cantante segue un certo stile), con “E che mai sarà”.

Vi sono inoltre artisti che portano brani non propriamente adatti per Sanremo. Sergio Caputo, che canta un brano tipicamente sudamericano, “Flamingo”, anche se Sergio magari si “diverte” solamente a Sanremo. Paola e Chiara, che portano un brano, forse tra quelli presentati, più bello e originale, “Per te” ma inadatto e incompreso dalle giurie sanremesi (che preferiscono brani tipicamente “facili” come il brano vincente), le due “sorelline”, che mostrano i lunghi capelli di prima tagliati corti, sono bersagliate dalla critica per ogni minimo gesto che fanno o indumento che portano ma alla fine scaleranno le Hit Parade, con il loro singolo.

Due gruppi si presentano, sempre con canzoni fuori dalla manifestazione. Ritorna la Nuova Compagnia del Canto Popolare, che porta un pezzo molto minore confronto a quello della prima comparsa (“Tanto pe’ dispietto” 1992), cioè “Sotto il velo del cielo”. Esordiscono però una nuova scoperta di Caterina Caselli (dopo Bocelli e la Trovato), gli Avion Travel o meglio detto la Piccola Orchestra Avion Travel. Un gruppo che suona strumenti classici ma con una melodia napoletana e un “vocalist” che “recita” mentre canta. Il pezzo, che non è certo per Sanremo, avrà molto successo come brano e come gruppo, cioè “Dormi e sogna”, grazie anche alla incredibile bravura degli strumentisti. Striscia la Notizia, dirà che il loro brano è un plagio di un altro loro brano, loro ammetteranno ma non è un peccato.

Per le “Nuove Proposte”, purtroppo, è una falcidia di illusioni mancate. Su tutti solo uno riuscirà ad avere un vero successo, ma solo molto dopo e con un genere diverso. A parte i primi tre classificati, come si è detto (Minetti, Lisa e Sepe), si notano alcuni artisti bravi ma che, purtroppo non faranno strada. Eramo e Passavanti, molto considerati con “Senza confini”; Taglia 42, con “Con il naso in su”, che hanno una bravissima cantante ma arrancano per avere successo; Paola Folli, con “Ascoltami” e una bella voce; Costa, bravo ma poco fortunato, con “Compagna segreta”. Curiosa la presenza di nomi, forse poco portati per un successo (Nitti e Agnello) e del gruppo, il cui leader è il figlio di Gianni Morandi, Marco Morandi, i Percentonetto, che però deludono con “Come il sole”. Curiosa la presenza di Federico Stragà, un bel ragazzo con una canzone bruttina, “Siamo noi”. Dopo pochi anni è tornato in voga, con una canzone surreale, “L’astronauta” ed ha avuto un buon successo estivo.