a cura della Redazione “Italiacanora


Il diciassettesimo festival della canzone italiana si tenne a Sanremo dal 26 gennaio al 28 gennaio 1967. Sede della manifestazione: Il salone delle feste del Casinò Municipale di Sanremo.
Direzione artistica (patron): Gianni Ravera
Presentarono la 17a edizione: Mike Bongiorno e Renata Mauro.
Orchestra: Una sola Orchestra accompagnò i cantanti, e fu diretta a turno da 25 Maestri .
Trasmissione: Radio e Televisione trasmisero in diretta dal Salone delle feste le tre serate, per la finale si collegarono in Eurovisione.
Canzoni in gara e cantanti: Per la 17a edizione del Festival giunsero centinaia di canzoni, ma solo 35 furono scelte dalla Commissione Speciale. Il Patron Gianni Ravera ne bocciò cinque, rimasero in gara 30 motivi.
Il pubblico del Casinò ascoltò i brani così divisi; 15 per sera. Al termine delle serate fu compito delle giurie sparse in 15 località segrete, decretarne le migliori da mandare in finale.  
La formula: Ogni singolo giurato scelse quattro canzoni, e le prime in graduatoria, andarono in finale. Le rimanenti sette, furono scartate. Solo grazie ad un altro meccanismo, “in pratica un’altra speciale giuria, formata da cinque elementi nominati dall’organizzatore”, ebbe il compito di ripescare un motivo dei sette bocciati, le canzoni finaliste così furono sette. Stesso procedimento per la seconda serata.
Le 14 canzoni finaliste andarono in finale, per essere giudicate da 225 giurati sparsi in 15 città, e che poterono esprimere per l’ultima serata solo una preferenza, e non ci fu nemmeno la giuria speciale nominata dal patron Gianni Ravera. Il plotone degli stranieri era capitanato non solo da Antoine, ma anche dalla coppia Sonny e Cher, da Dionne Warwick, dal gruppo beat degli Hollies e da quello spagnolo dei Los Bravos, oltre che da Marianne Faithfull, compagna di Mick Jagger.
I 45 giri più venduti risultarono L’immensità di Don Backy e Johnny Dorelli e Cuore matto di Little Tony, andate ben oltre il milione di pezzi venduti. Anche se la canzone di Tenco era stata scartata, avrebbe potuto essere riammessa da un particolare commissione di ripescaggio istituita proprio in quella edizione e composta dall’avvocato Bartolini, presidente dell’ATA, da Gianni Ravera e da tre personaggi televisivi noti, come Ugo Zatterin, Lino Procacci e Lello Bersani, ma venne scelta La rivoluzione, secondo qualcuno perché distribuita dall’etichetta Cetra, la casa discografica legata alla RAI.
Il 1967 fu l’anno delle occasioni perdute, dato che nella vicina Cannes venne inaugurato il MIDEM, ossia il Marché International du Disque et de la Edition Musicale, grazie al quale gli abili francesi approfittavano di una situazione favorevole venutasi a creare grazie al successo delle canzoni del Festival di Sanremo, che aveva monopolizzato l’attenzione dell’intero mondo discografico, i cui rappresentanti necessitavano almeno di una sede dove poter comunicare e contrattare. La sede fu fornita dai francesi, presso il Palais du Cinema. Il Festival del 1967 fu caratterizzato da un evento tragico, il cantante Luigi Tenco si tolse la vita nella stanza N° 219 del suo albergo, “Hotel Savoy” si sparò un colpo di pistola alla tempia, perché deluso, la sua canzone “Ciao Amore, ciao” fu eliminata. Il suicidio di Tenco scatenò polemiche, sul valore della manifestazione, e sul giudizio dato in pochi minuti dopo l’interpretazione di una canzone. Si racconta che Mike Bongiorno, la prima sera dovette convincere Luigi Tenco a salire sul palco del Casinò per cantare, e disse al presentatore, “canto questa e poi ho finito..oppure la faccio finita..”. Si affermò che, un giorno prima in un’intervista avesse dichiarato che non doveva prendere parte al Festival. Chi lo osservò in televisione, assicurò che era terrorizzato, gli occhi erano sbarrati, sembrava dovesse svenire da un momento all’altro. La canzone era bella, fatta per Sanremo, giusta per il Festival. La morte così entrò con forza al Festival. Il clima intorno alla manifestazione era del tipo culturale, andava ad anticipare gli anni della contestazione giovanile. Il gesto di Luigi Tenco, fu visto non come una rinuncia, ma di protesta con la parola fine, una ribellione ai giudizi. I verdetti delle giurie erano contestati, c’era anche lo spauracchio del plagio, gli scandali erano costruiti appositamente per i festivals, forse il suicidio di Tenco fu veramente l’atto estremo di protesta per le scelte delle giurie di esperti che hanno fatto “arrabbiare” nel tempo tanti artisti. Ci furono altri episodi curiosi intorno alla kermess canora, Domenico Modugno, si dice che ripudiò il cantante Francese Christophe, suo partner, perché non si ricordò le parole della canzone, dovevano interpretare insieme, il brano “Sopra i tetti azzurri del mio pazzo amore”. Il cantante Francese offeso andò via. Rolling Stones Il 26 gennaio del 1967, primo giorno del Festival arrivò a Sanremo, Mick Jagger leader dei Rolling Stones, accompagnato dalla moglie Marianne Faithull.
LP di Iva negli anni 67 Claudio Villa quell’anno eguagliò il record di Modugno, che consisteva in quattro vittorie. Iva Zanicchi, invece, era la prima volta che vinceva dopo aver preso parte per tre volte alla gara canora. Scrissero sui giornali d’allora, che la canzone vincitrice fu scritta a immagine e somiglianza del gruppo “Strangers In The Night”.
La morte di Luigi Tenco, segnò il primo passo verso il declino della manifestazione che dal 1967 in poi conobbe anni bui.
La canzone che invece ebbe gran successo anche internazionale fu quella di Tony Renis ” Quando dico che ti amo”.

Ecco la lista, ordinata alfabeticamente, dei brani partecipanti (con artisti, autori e compositori):

“Bisogna saper perdere” cantata da: Lucio Dalla & The Roker – Autori; Cassia – Cini
“Canta ragazzina” interpreti: Bobby Solo & Connie Francio –Autori; Prog-Pattacini
“C’è chi spera” cantata da: Ricky Maiocchi & Marianne Faithfull – Autori; Pace-Panzeri-Colonnello
“Ciao amore ciao” interpreti: Luigi Tenco & Dalida – Autore; Tenco
“Cuore matto” cantata da: Little Tony & Mario Zelinotti – Autori: Ambrosino-Savio
“Dedicato all’amore” interpreti: Peppino Di Capri & Dionne Warwich
“Devi aver fiducia in me” cantata da: Roberta Amadei & Carmelo Pagano –Autori: Specchia-Martini
“Dove credi di andare” interpreti: Sergio Endrigo & Memo Remigi- Autore; Endrigo
“E allora dai!” cantata da: Giorgio Gaber & Remo Germani – Autore; Gaber
“E’ più forte di me” interpreti: Tony Del Monaco & Betty Curtis – Autori; Del Monaco – Polito
“Gi” cantata da: Fred Buongusto & Anna German – Autori; Pallavicini-Amurri-Bongusto
“Guardati alle spalle” interpreti: Nicola Di Bari & Gene Pitney – Autori; Beretta – Pace – Panzeri – Monaldi
“Il cammino di ogni speranza” interpreti: Caterina Caselli & Sonny e Cher –Autore; Napoletano
“Io per amore” cantata da: Pino Donaggio & Carmen Villani – Autori; Pallavicini – Donaggio
“Io, tu e le rose” interpreti: Orietta Berti & Les Compagnos de la Chanson –Autori; Pace – Panzeri – Brinniti
“La musica è finita” cantata da: Ornella Vanoni & Mario Guarnera – Autori; Nisa – Califano-Bindi
“La rivoluzione” interpreti: Gianni Pettenati & Gene Pitney – Autori: Mogol – Soffici
“L’immensità” cantata da: Don Backy & Johnny Dorelli – Autori; Don Backy –Mogol-Detto-Mariano
“Ma piano” (per non svegliarti) interpreti: Nico Fidenco & Cher – Autori; Gianni Meccia
“Nasce una vita” cantata da: Jimmy Fontana & Edoardo Vianello – Autori; Bardotti –Fontana
“Non pensare a me” interpreti: Iva Zanicchi & Claudio Villa – Autori; Testa-Sciorilli
“Non prego per me” cantata da: Mino Reitano & The Hollies – Autori; Mogol – Battisti
“Per vedere quanto è grande il mondo” interpreti: Wilma Goich & The Bachelors-Autori_ Mogol-Donida
“Pietre” cantata da: Gian Pierretti & Antoine – Autori; Pierretti – R.Gianco
“Proposta” interpreti: I Giganti & The Bachelors – Autori; Albula – Martelli
“Quando dico che ti amo” interpreti: Anna Rita Spinaci & Les Surfs –Autori; Testa-Reni
“Quando vedrò” cantata da: Los Marcellos Ferial & The Happening –Autori; Terzi – Rossi
“Sopra i tetti azzurri del mio pazzo amore” interpreti: Domenico Modugno & Gidiuli – Autori; Modugno – Pallavicini
“Una ragazza” cantata da: Donatella Moretti & Bobby Goldsboro – Autori; Pallavicini- Pallesi
“Uno come noi” interpreti: Milva & Los Bravos – Autori; Martucci –Bertero – Marini

Classifica finale:

  • Al primo posto; Iva Zanicchi e Claudio Villa, con la canzone “Non pensare a me” Voti 45
  • Al secondo posto; Anna Rita Spinaci, e Les Surfs con ” Quando dico che ti amo” Voti 43
  • Al Terzo posto; I Giganti e The Bachelors, con il brano “Proposta” Voti 28