a cura della Redazione “Italiacanora”


1965 (15a Edizione)
Giovedì 28, Venerdì 29, Sabato 30 Gennaio 1965

Presentano: Mike Bongiorno e Grazia Maria Spina
Orchestre: Presenti 19 Direttori
Totale brani: 24
Organizzazione: Gianni Ravera

LA FORMULA
Due interpretazioni per brano, 12 brani qualificati per la serata finale.


Questa edizione presenta grosse novità. Prima di tutto le canzoni diventano 24 e alla fine, per non scontentare nessuno, ne vince una sola; secondo gli orchestrali vengono scelti dalle case discografiche (entrano a far parte quindi :Morricone, Kramer, Simonetti, ecc.) e loro stesse danno le canzoni, per agevolare i cantanti ma soprattutto, la grossa novità, è l’ ingresso dei cantanti stranieri in gara, che possono cantare in italiano e anche in lingua originale e si abbinano ai cantanti italiani. Il presentatore è sempre Mike Bongiorno, affiancato dall’attrice Giuliana Lojodice, che sfodererà una delle sue gaffes più famose (“questa sera si voteranno 5 canzoni, ieri sera ne avete votate altre 5. E domani sera avremo le 12 finaliste!”).

Fin dall’inizio si nota un cambio:la canzone “Sole pizza e amore”, sarebbe affidata al Quartetto Cetra e a Lou Motte ma tutti e 5 gli artisti danno forfait e quindi la canzone passa ad Aurelio Fierro e Marina Moran.

I soliti problemi di nervosismo: Tony Renis che è impegnato sotto le armi ha un permesso speciale, Milva è in tribunale per una causa e Dallara minaccia di andarsene sei i tecnici rai non riducono il tono della voce. In prima fila si nota Mina col suo compagno Corrado Pani. Gli stranieri sono tanti e molti anche sconosciuti: Frankie Laine (a cui Bobby Solo dice con curiosità che ha addentato una mela lasciandoci la dentiera sopra!e Dallara sostiene che non porta la parrucca ma è la parrucca che porta lui), Paul Anka (il cantante di “Diana”) che canta “Ogni volta” e la fa diventare una sua canzone; i classici interpreti della “high school” cioè o cantanti dell’età dei loro fans:Gene Pitney, di breve durata, Bobby Ridel e (lo sfortunato come risultati) Frankie Avalon;i fraternity brothers (già famosi con “Passion flower”), Los hermanos rigual(sfortunati come scelte) che cantavano “Quando calienta el sol”, Ben E.King, che canta Stand by me ma è sfortunato a Sanremo e così Peter Kraus il re del rock tedesco e la piccola Little Peggy March, di 15 anni. Di italiani ce ne sono tanti ma non tutti hanno la fortuna della finale:Tony Dallara che va in finale (“Come potrei dimenticarti”) ma con una canzone che non prende tanto; Pino Donaggio con una bellissima canzone (“Motivo d’amore”) che va pure lui in finale ma la sua canzone è bella quanto difficile;Aurelio Fierro che è eliminato; Giorgio Gaber (“Così felice”) con una canzone che non incanta e non va in finale; Little Tony invece azzecca la canzone, “Quando vedrai la mia ragazza”, un rock, si dice che a scrivergliela sia stato Gino Paoli, che però si vergogni ad ammetterlo di aver avuto a che fare col “Ragazzo col ciuffo”; Cocky Mazzetti, che ritenta dall’anno scorso ma senza fortuna; Milva che ci riprova un altra volta (“l’ultimo tram”) ma addirittura gli è negata la finale; Modugno che entra in finale con una canzone, “Che me ne importa a me”, che è più che altro un tango fatto a commedia teatrante, dove alla fine Mimmo si da due schiaffi in faccia, insomma non certo una canzone vincente; Gino Paoli, con una bella canzone, “Ieri ho incontrato mia madre”, dal testo particolare; Tony Renis ed Emilio Pericoli, che ci riprovano l’anno dopo la loro vittoria, questa volta divisi ma per tutti e due è negata la finale ed infine il “reuccio”, Claudio Villa, anche lui eliminato ma questa volta senza polemiche (“Passo su passo”). Quest’anno però vi sono anche dei giovani interessanti: la vincitrice di Castrocaro, una giovane veneta acqua e sapone, Gigliola Cinquetti; Roby Ferrante, che purtroppo ha vita breve per via di un incidente, che canta l’azzeccatissima “Ogni volta”; Fabrizio Ferretti con la bella “La prima che incontro”, Bruno Filippini, con la divertente “Sabato sera”; l’ex bagnino Piero Focaccia, che però non si impone con “L’inverno cosa fai?” ed infine il trasteverino e, si dice, erede di Claudio Villa, Robertino, che si impone con “Un bacio piccolissimo”. A parte però Gigliola Cinquetti e Piero Focaccia, nessuno di questi ragazzi farà lunga strada di successo. Un caso a parte è un ragazzo, di Roma, grande fan di Elvis Presley, Roberto Satti che decide di chiamarsi Bobby ma la momento della scelta del nome gli dicono “Bobby? solo?” ed è così che sceglie di chiamarsi Bobby Solo. Porta in finale una canzone “Una lacrima sul viso”. In finale è dato come vincitore “ogni volta” di Roby Ferrante e di Paul Anka, anche Bobby Solo è tra i papabili vincitori ma all’ultima sera è colpito da una laringite, per cui la sua canzone viene suonata in play-back e lui è escluso dalla gara… si rifarà con tanto successo d’ora in poi. Mina lo aveva detto “pensate che vincerà Modugno o Paul Anka e invece vincerà Gigliola Cinquetti” ed è così che vince lei, con una canzone che inneggia al pudore “Non ho l’età”, giovane ma determinata, la sua partner straniera sconosciutissima, Patricia Carli, canta a malapena in italiano e poi crolla a terra svenuta dall’emozione della vittoria.