a cura della Redazione “Italiacanora”


1962 (12a Edizione)
Giovedì 8, Venerdì 9, Sabato 10 Gennaio 1962. Lunedì 18 Febbraio 1962 (serata finale con le premiazioni)

Presentano: Renato Togliani con Laura Efrikian e Vicky Ludovisi
Orchestra diretta da: Cinico Angelini e Gianni Ferrio
Totale brani: 32
Organizzazione: Gianni Ravera

LA FORMULA
Due interpretazioni per brano, 12 brani qualificati per la serata finale tenutasi il 18/2/61, dopo il ricevimento delle schede della votazione abbinate all’Enalotto.


In questo festival, due cose si decidono prima che esso inizi. La prima di esse si svolge in un ristorante di provincia, dove ci sono due rivali in due tavoli diversi: Domenico Modugno con la sua compagnia teatrale, tra cui il comico Franco Franchi e Claudio Villa con amici; un certo punto Franco Franchi si avvicina a Claudio Villa e gli rileva che Modugno ha una canzone che è una “bomba” e vorrebbe cantarla con lui a Sanremo. Si forma così l’invincibile coppia e la canzone è “Addio..addio”, dopo la vittoria l’Invincibile coppia avrà comunque un clamoroso litigio e non si parleranno per anni. Nella nave che porta a Sanremo si incontrano i due comici Ugo Tognazzi e Raimondo Vianello. I due comici partecipano come ospiti alla manifestazione (Tognazzi ha anche una canzone, scritta da lui, in gara). I due comici sono la prima “tegola” di questo Sanremo, poiché erano stati banditi dalla Rai per uno sketch pesante, ai danni dell’allora presidente Giovanni Gronchi; al festival loro non dovrebbero essere ripresi, visto che nel loro sketch dovrebbe esserci una presa in giro di Amintore Fanfani ma lo stesso pubblico li vuole a gran voce e così lo sketch è fatto. Dopo un periodo di Ezio Radaelli, si cambia patron e arriva Gianni Ravera (il cantante che partecipò alla metà degli anni ’50) :le canzoni da 24 diventano 32, e quindi si scelgono 16 a 16 e si vota ancora con l’enalotto, quindi il risultato si sa dopo una settimana. Cambia anche il presentatore, arriva Renato Tagliani, già famoso con la trasmissione “giallo club” e due vallette:Vichy Ludovisi (che è quella che “sviene” sul palco, come già è stato detto) e l’attrice Laura Efrikian, che poco dopo diverrà la moglie di Gianni Morandi. Adriano Celentano cercò di partecipare, con un brano intitolato “Vedrai che passa”, sperando, spiritosamente, che passi alle selezioni ma la sua canzone non passa. La canzone favorita, in teoria, battuta poi dall’accoppiata Modugno-Villa, era “Tango italiano”, un tango cantato da Milva e Sergio Bruni. Si pensava che fosse il momento giusto per la giovane cantante di Goro, appena sposata con il suo pigmalione Maurizio Corgnati ed inoltre la canzone era giusto perché il tango piaceva e Bruni poteva metterci un po’ di “napoletano” dentro ma per loro fu una sconfitta e Milva decise addirittura di non partecipare più a Sanremo (anche se poi ci sarebbe tornata altre volte). Grande ironia la provoca Gino Bramieri, il comico molto in voga a quei tempi e di grossa stazza, che arriva alle porte del casinò su di un cavallo e gareggia con due canzoni: “Lui andava a cavallo”, con Aurelio Fierro e “Pesca tu che pesco anche io” con Torrebruno ma solo la prima raggiunge la finale (Bramieri dirà che pensava che il festival servisse per dimagrire ed invece si trova aumentato di due etti). Per il resto si nota la presenza di una canzone, come si è detto, scritta dallo stesso Tognazzi, cioè “Cose inutili” e cantata da Jenny Luna e Fausto Cigliano, che però non raggiunge la finale e stessa sorte è data dalla accoppiata vincente dello scorso anno, Luciano Tajoli e Betty Curtis, che ci riprova vanamente con “Il cielo cammina”. Tra gli artisti si nota la presenza di Ernesto Bonino, cantante delle radio fasciste (di cui il pubblico non aveva mai visto il volto!) che arriva terzo, assieme a Sergio Bruni, con la tristissima “Gondolì gondolà”. Del resto ci riprovano ancora le novità di due anni fa:Sergio Bruni che, come già detto, ha degli ottimi risultati; i vincitori in carica, Betty Curtis e Luciano Tajoli, di cui solo “l’urlatrice” trova la finale (“Buongiorno amore” con Johhny Dorelli); Aurelio Fierro, il caratterista napoletano, che arriva in finale con Bramieri; Joe Sentieri, che arriva in finale con una canzone su due (“Cipria di sole”) ma senza gran successo e Arturo Testa che ha la stessa sorte. Ritentano l’avventura anche due ex- vincitori:Johnny Dorelli (che arriva in finale con “Buongiorno amore” ma non con l’altra canzone) e Nunzio Gallo, che arriva in finale ma senza successo. Ritentato anche i vecchi melodici:Giorgio Consolini è eliminato e Tonina Torielli e Flo Sandon’s arrivano in finale. Da notare il debutto di una giovane cantante, con una voce squillante, che avrà un certo successo, Cocky Mazzetti. Infine viene promossa una canzone, che viene giudicata come una “sambetta”, cantata da due ragazzi:Tony Renis ed Emilio Pericoli, “Quando quando quando”, si classificherà quarta ma tuttora è una delle canzoni italiane più famose al mondo e Tony Renis è conosciuto come “mister quando quando quando”.