a cura della Redazione “Italiacanora”


1961 (11a Edizione)
Giovedì 26, Venerdì 27, Sabato 28 Gennaio; Lunedì 6 Febbraio 1961 (serata finale con le premiazioni)

Presentano: Lilly Lembo e Giuliana Calandra
Orchestra diretta da: Gianfranco Intra e Bruno Canfora (prime 3 serate),
Enzo Ceragioli e Piero Soffici (6 febbraio)
Totale brani: 24
Organizzazione: Ezio Radaelli

LA FORMULA
Due interpretazioni per brano, 12 brani qualificati per la serata finale tenutasi il 6/2/61, dopo il ricevimento delle schede della votazione abbinate all’Enalotto


L’undicesima edizione vuole aprirsi con tante innovazioni. Innanzitutto la Siae vieta ai suoi associati l’invio di canzoni alla commissione selezionatrice del Festival per protestare contro la maniera con la quale è stata stilata la classifica dell’anno precedente. Nonostante questo però gli autori inviano le loro canzoni. Per mettere a tacere questa protesta Ezio Radaelli l’organizzatore decide di escogitare una nuova formula:quella del Votofestival. Ossia nelle prime due serate le canzoni vengono votate da 224 persone presente in sala e estratte a sorteggio e da 300 telespettatori scelti tra gli abbonati Rai e riuniti in venti sedi nazionali dell’emittente televisivo di stato. L’ultima serata il voto è affidato al giudizio del pubblico attraverso la schedina dell’Enalotto. La canzone vincitrice sarà dunque premiata la settimana dopo un attento spoglio delle cartoline pervenute (più di 3 milioni). Quattro sono le orchestre presenti con altrettanti direttori d’orchestra: Bruno Canfora e Gianfranco Intra per le due serate di selezioni e Piero Soffici ed Enzo Ceragioli per la serata conclusiva. La conduzione è affidata a Lilly Lembo, annunciatrice televisiva che si rivela la più elegante e professionale conduttrice della manifestazione coadiuvata (si fa per dire) da Giuliana Calandra, nota attrice. L’attrice parteciperà dalla seconda serata in poi in quanto nel debutto festivaliero è impegnata in teatro. Se avesse continuato a recitare avrebbe senz’altro evitato grandissime e gustosissime papere al pubblico radiotelevisivo. Le serate eliminatorie vengono trasmesse in diretta alla radio ed in ampex in televisione. La serata conclusiva viene trasmessa in diretta in Eurovisione. Due sono i forfait dell’ultimo momento: Giacomo Rondinella che viene sostituito da suo fratello Luciano e Johnny Dorelli che è costretto a rinunciare per un appendicite e viene sostituito da Sergio Renda. Domenico Modugno ingessato annuncia per tempo che non potrà partecipare alla manifestazione. Dal lato artistico mai nessuna edizione vanta la presenza massiccia di tanti cantautori:da Bruno Martino cantautore confidenziale da night che racconta di una storia d’amore nata grazie a degli annunci di cuori solitari, a Giorgio Gaber che presenta una canzone a metà tra la rumba ed il rock e coadiuvato dalla prima cantautrice presente alla manifestazione Maria Monti, a Edoardo Vianello ancor lontano dai successi estivi che presenta “Che freddo”, a Pino Donaggio con una delle più belle canzoni presentate alla manifestazione “Come sinfonia”, a Umberto Bindi con “Non mi dire chi sei” una delle sue canzoni più scandalose, a Gianni Meccia con la sua ironica “Patatina”, a Tony Renis con la surreale “Pozzanghere”, a Gino Paoli che presenta con occhiali neri il suo brano “Un uomo vivo” ed Adriano Celentano che contorcendosi e rivolgendo la schiena al pubblico canta “24000 baci” uno scatenato rock.
Ma sarà la melodia ancora a catturare i voti del pubblico; infatti questa edizione è vinta da “Al di là” un brano di Mogol che abbina Luciano Tajoli rappresentante per eccellenza della melodia all’urlatrice Betty Curtis. Al terzo posto si classifica “Il mare nel cassetto” interpretato da un veterano della manifestazione Gino Latilla e dalla rivelazione di questo festival, Milva. La pantera viene immediatamente contrapposta alla tigre Mina anche lei presente alla manifestazione con due brani “Io amo tu ami” e “Le mille bolle blu” un brano di Carlo Alberto Rossi giocato tutto su effetti vocali e ripetute da due delle più brave interpreti del periodo:Nelly Fioramonti e Jenny Luna. Altri brani degni di nota sono “”Carolina dai” un cha cha cha proposto da Rocco Granata reduce dal successo di “Marina”, e lo slow composto dal maestro Trovatoli “Lady Luna” proposto con bravura da Miranda Martino e Jimmy Fontana che utilizza un linguaggio ermetico e sofisticato. L’unico cantautore ad avere la meglio è Adriano Celentano che con Little Tony si aggiudica il secondo posto con “24.000 baci”. Da segnalare la non ammissione al Festival della canzone “Legata ad un granello di sabbia” di Nico Fidenco rivelatasi un grande successo nell’estate dello stesso anno. Conclusa quest’edizione già si pensa alla prossima, in quanto mai come quest’anno si raggiungono vertici di vendita non trascurabili.