di Roberta Annecchini (Biocity Natura)


Raggi UV: tra rischi e benefici usiamo il buon senso

Il Sole è sicuramente fonte di energia primordiale. Se non ci fosse, forse non esisterebbe la vita stessa. Dalle più antiche civiltà, come quella egizia, veniva venerato con il nome di dio Ra, simbolo di calore e prosperità. Ra viaggiava attraverso il cielo durante il giorno e percorreva il mondo sotterraneo di notte. Le vecchie tribù festeggiavano il Sole con danze e riti propiziatori, ringraziando per l’abbondante raccolto. La radiazione solare, a partire dal Sole, arriva sulla Terra in gran parte assorbita dall’atmosfera, sotto forma di radiazioni elettromagnetiche di varia frequenza o lunghezza d’onda. In questo articolo ci soffermeremo a parlare solo di un tipo, i raggi ultravioletti o raggi UV. I raggi UV sono le radiazioni elettromagnetiche più energetiche con cui la nostra pelle entra a contatto frequentemente.

Sono di tre tipi:

 I RAGGI UVC sono radiazioni molto pericolose, in quanto cancerogene, ma essendo assorbite dall’ozono della stratosfera, non raggiungono la superficie terrestre.

I RAGGI UVB sono quelle radiazioni che colpiscono l’epidermide, strato più superficiale della nostra pelle e sono responsabili dell’abbronzatura e possono creare possibili scottature ed eritemi ed in forma più grave persino a patologie della pelle.

I RAGGI UVA hanno frequenza d’onda più lunga delle altre, sono considerate molto penetranti in quanto sono in grado di superare l’epidermide e di raggiungere in profondità il derma, distruggere le fibre di collagene ed elastina e provocare un invecchiamento precoce alterando la struttura del DNA con danni permanenti alla pelle.

Se da un lato è giusto sapere a cosa si può andare incontro, se non si fa una corretta prevenzione cutanea è anche vero che le radiazioni ultraviolette possono apportare diversi benefici all’organismo: stimolano la sintesi della vitamina D favorendo il trofismo e l’accrescimento osseo, vitamina liposolubile per il benessere delle donne in menopausa che previene l’osteoporosi ; stimolano l’attività dei globuli bianchi ; attivano la produzione di un composto, l’ossido di azoto, che abbassa la pressione sanguigna.

I benefici quindi superano i rischi? Come comportarsi? La risposta, a nostro riguardo è sempre nel mezzo, ci vuole equilibrio. Durante l’estate, avendo la massiva attività solare ci esporremo per usufruire dei benefici citati, ma useremo le corrette preucazioni nelle ore più calde della giornata. Compriamo solo creme solari ecodermocompatibili, prodotte con una chimica Green, che hanno filtri solari fisici ed un basso impatto ambientale. Il governo hawaiano entro il 2021 infatti, approverà una legge contro l’utilizzo di filtri chimici nelle creme solari, sono imputati ingredienti come l’ossibenzone e octinoxate di aver danneggiato l’ecosistema marino, in primis la barriera corallina. Controllare sempre l’INCI del cosmetico, è un acquisto consapevole per la salute della nostra pelle ma anche del pianeta stesso.


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