a cura di Vlad l’Opinionista


Salve,l’argomento di cui mi occupero’ oggi e’ a meta’ strada tra la musica e la televisione.
Ho gia’ parlato sia dell’una che dell’altra.Questa volta voglio affrontare un tema che mi sta anche a cuore particolarmente:i nuovi miti della canzone e i nuovi miti della tv.
Cominciamo con i rappresentanti delle sette note.
Ho avuto modo di dire che il progresso tecnologico non e’ avanzato di pari passo con il progresso creativo del genere umano. Vado a spiegare.

A mano a mano che venivano trovate invenzioni per falsare il reale valore dei cantanti,ma anche di musicisti,diminuivano lo spessore artistico e le qualita’. Adesso siamo al paradosso totale.Coloro che cantano,non parliamo di quello che cantano che e’ di per se’ scadente,sono rari e si preoccupano soprattutto di apparire personaggi,poco conta se valgono quasi zero .Nessuno canta piu’ dal vivo,e forse e’ un bene per le orecchie,tanto con gli accorgimenti tecnici anche l’ultimo cagnaccio puo’ sembrare Baglioni o Rod Stewart. L’importante e’ muoversi in una certa maniera,vestirsi come detta la moda il resto viene da se’.
Non credo che siano in molti a sapere che perfino i grandi concerti organizzati per migliaia di persone i cui si esibiscono queste vedettes ,sono fasulli. Quasi tutto e’ in playback,tranne “forza, tutti insieme”,”adesso con me”perfino i musicisti fingono di suonare in massima parte nonostante che loro sarebbero in grado di esibirsi realmente. La musica occupa un posto decisamente secondario.
Mi si potrebbe chiedere:ma venti,o trent’anni fa non era cosi’?

La differenza e’ sostanziale. Sicuramente c’erano tante esibizioni fasulle con diversi playback ma molti di quei cantanti erano largamente in grado di esibirsi anche davvero senza fingere. Oggi no,la prova sta nelle rarissime occasioni in cui questi “artisti” senza valore cercano una performance dal vivo. A quel punto ci prende lo sconforto e una certa compassione per questi poveri illusi che credono di fare arte,il canto e la musica sono arti. Attenzione,non siamo cosi’ sciocchi da illuderci che loro in fondo non se ne freghino una beata mazza perche’ i guadagni compensano largamente le immense lacune artistiche che li affliggono. Il pubblico li segue e dice che essi sono “la moda” e bisogna guardare avanti. I giovani sono giustificati perche’ non hanno conosciuto altro e per la loro epoca questi sono i”divi” da seguire ,credendo che rappresentino la massima espressione della musica leggera.
Per quanto riguarda “i miti” della tv, vi rimando alla prossima puntata perche’ dopo aver trattato questo tema,prima di andare avanti mi occorre una pausa per digerire un tale boccone che sa di amaro!


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