a cura di “Fabrizio Caramagna”


Viviamo in un mondo dove domina la virtualità, un mondo di maschere, apparenza e finzione. Il grande scopo della vita è trovare di nuovo la realtà.
La maschera che indossiamo è uno schermo che nasconde il nostro caos interiore.
Si spaventerebbero gli altri a vedere quali uragani ci scuotono.
Tra le messe in scena della vita, la più patetica (e forse anche tragica) è l’ostentazione di ciò che non si è.
Sotto le maschere c’è ancora un volto? O almeno un teschio? O solamente polvere di invidia?
Aggiustati la maschera di ipocrisia, che ti si vede il naso da pagliaccio.
Sul palco degli applausi, tutti con la maschera migliore. Ma è dietro il sipario che si vede chi sei davvero.
A un certo punto il sipario si fa pericolante, la recita diventa vuota, le vanità si indebolisce, i pregiudizi si mostrano in tutta la loro inutilità, le convinzioni rotolano in terra.
Di tutta le tue maschere non sai più che fartene.
E allora diventi davvero te stesso.
In chat, nella realtà.
Due persone così diverse.
Ma in quale maschera specchiarmi allora?
Maschera davanti, dietro ipocrisia. Hanno bei sorrisi, però dentro sono corrosi dalla finzione. Io, i fumi che esalano, non li voglio più respirare.
Dietro il vetro trasparente, nessuna faccia. Dietro la maschera, ci nascondiamo, aggrappati, a miliardi.
Voi andate. Io resto qui a godermi lo spettacolo dell’arroganza che si trasforma in ridicolo e delle maschere che cadono a una a una.
Ha mille maschere, sì, ma il suo sguardo arrogante, depravato, allucinato, si riconosce ovunque: in ogni specchio.
Incontriamoci, ma niente maschere ingannevoli, giochi geometrici ed illusioni ottiche. Sii spontanea, sii te stessa.
Facciamo un patto, voi vi togliete la maschera e io mi tolgo la corazza.
Ego. Tre lettere, una parola, infinite maschere.
Così tante maschere e così pochi eroi.
Ci sono talmente così tante maschere dentro ognuno di noi che dare del voi a chi si incontra sembra la cosa più sensata da fare.
Per gli esseri umani le maschere contano così tanto che persino i preti si travestono quando devono officiare una cerimonia in chiesa.


Fabrizio Caramagna, conosciuto anche come “ricercatore di meraviglie”, è uno degli autori italiani più citati e lo scrittore di aforismi (vivente) più citato al mondo.

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