a cura di Felice Nicotera


Franco Angrisano (Potenza10 maggio 1926 – Salerno20 settembre 1996) è stato un attore italiano, con 36 film nella sua filmografia.

Di origini lucane ma salernitano d’adozione, visse sempre a Salerno, dove il padre era ferroviere. Saltuariamente è stato anche doppiatore. Comincia a lavorare nel mondo dello spettacolo nella compagnia del dopolavoro ferroviario di Salerno.

Conosciuto dal grande pubblico televisivo nel ruolo di Giacinto, il sagrestano bonaccione de I ragazzi di Padre Tobia (1968) con Silvano Tranquilli, è notato da Eduardo De Filippo che lo vuole al suo fianco per il quindicennio a venire, e da tanti registi (Sergio Leone, Ettore Scola) che lo vogliono come caratterista in numerosi film del grande schermo. Reciterà così con i più grandi attori del XX secolo quali Alberto Sordi e Monica Vitti in Polvere di stelle, Jack Lemmon e Marcello Mastroianni in Maccheroni o Giancarlo Giannini in Terno secco.

Franco Angrisano ha dedicato gli ultimi anni della sua vita alle compagnie teatrali amatoriali, che incoraggiava e seguiva recitando spesso in tournée accanto a giovani attori e registi salernitani. Ed è in questa fase che lo scrittore salernitano Franco Pastore, ha scritto per lui La moglie dell’oste, una commedia tratta dalla dodicesima novella de Il Novellino, di Masuccio Salernitano.

Per la televisione è stato interprete dell’episodio Nero Wolfe: Sfida al cioccolato della miniserie televisiva dedicata a Nero Wolfe; dell’episodio Il pazzo di Bergerac, della miniserie televisiva dedicata al commissario Maigret; e dell’episodio La Gran Mamma interno allo sceneggiato televisivo Storie della camorra, trasmesso da Rai 1 nel 1978 e diretto da Paolo Gazzara.

Nel 2002, il Comune di Sant’Anastasia (Napoli), in collaborazione con il Teatro “Gregorio Rocco”, istituì un Premio teatrale nazionale, che quest’anno ha celebrato il ventennale.

È morto il 20 settembre 1996 all’età di settanta anni a causa di un attacco cardiaco.