a cura di Carlo Nicotera


Djavan Caetano Viana (Maceió, 27 de janeiro de 1949) è un cantante, compositore, produttore e chitarrista brasiliano. Le canzoni di Djavan sono famose per i loro “colori”. L’artista, infatti, è particolarmente abile nel riprodurre la ricchezza delle sfumature del quotidiano; il cantante, inoltre, utilizza costruzioni metaforiche diverse se paragonate a quelle della maggioranza dei compositori. Le canzoni sono ampie, rilassanti e piene di un’eleganza accessibile da tutti.
Attualmente Djavan è conosciuto nel mondo per la traiettoria artistica e per il ritmo particolare: il compositore mescola aspetti musicali tradizionali sudamericani con le sonorità statunitensi, europee e africane. Tra i propri successi meritano particolare menzione Seduzir, Flor de LisLilásPétalaSe…Eu te DevoroAçaí, SegredoA IlhaFaltando um PedaçoOceanoEsquinasSamuraiBoa Noite e Acelerou.
Djavan inoltre è un artista che risponde alle esigenze del popolo non solo attraverso la propria musica, ma anche partecipando a show di beneficenza e raccolte fondi.

Djavan è nato a Maceiò (capitale dello stato Alagoas) nel 1949, era figlio di una lavandaia afro-brasiliana e di un venditore ambulante. La madre, quando si recava alla fontana, intonava le canzoni di Angela Maria e Nelson Gonçalves. Djavan, invece, si divideva tra la passione per il calcio (che gli aprì la professionale calcistica all’interno del CSA (Maceiò) e quella per la musica, in particolare per la quadrifonia grazie a degli strumenti del padre di un suo compagno di scuola. Imparò, inoltre, da autodidatta a suonare la chitarra osservando, ascoltando e seguendo gli accordi sulle riviste di musica. In seguito fondò il gruppo Luz, Som, Dimensao (LSD), insieme animavano locali, chiese e spiagge di Maceiò. Gli amici, tuttavia, non comprendevano molto bene il talento di Djavan, lo definivano un tipo complesso. L’artista, dunque, a soli 23 anni decise di trasferirsi a Rio de Janeiro. Iniziò a lavorare come crooner in locali famosi, quali il Numder One e il 706. Con l’aiuto del presentatore radiofonico Edson Mauro, Djavan conobbe Joao Mello (produttore della Som Livre), il quale lo introdusse alla TV Globo. In televisione l’artista si dedicava alla interpretazione di colonne sonore scritte e composte da grandi artisti, quali Alegre Menina (Jorge Amado e Dorival Caymmi) della telenovela GabrielaCalmaria e Vendaval (Toquinho e Vinícius de Moraes) della telenovela Fogo sobre Terra.

Djavan lanciò l’album Lilas, l’omonima traccia fu trasmessa più di 1300 volte dalle emittenti radiofoniche brasiliane nello stesso giorno del lancio. Il disco portava con sé un altro grande successo radio: Esquinas.Nel 1985, venne lanciata una compilation basata sul repertorio degli album Luz e Lilas usciti negli USA. Un anno dopo, Djavan registrò in Brasile Meu Lado,un disco che sanciva una nuova fase, un ritorno al samba ma con le influenze del baiao e di altri stili.L’ancestralità africana era molto marcata in composizioni come Meu LadoHino da Juventude Negra da Africa do Sul e Soweto, quest’ultima la sua prima canzone di protesta. Soweto apriva il disco Nao è Azul, Mas è Mar, registrato anche a Los Angeles e lanciato come Bird of Paradise. Il lavoro conteneva canzoni in inglese di Djavan, Stephe’s Kingdom e Miss Sussana.Il disco che uscì nel 1989, Djavan, fu ricordato come quello della perla Oceano, una di quelle rare composizioni perfette nella forma, nel contenuto, nella melodia, nel testo e nell’esecuzione, grazie alla chitarra di Paco de Lucia. La traccia titolo, inclusa nella colonna sonora della telenovela Top Model, divenne uno dei maggiori successi del compositore. L’album, tuttavia, lanciò anche altri successi come CiganoAviao e Mal de Mim, quest’ultima facente parte della colonna sonora della miniserie della TV Globo O Sorriso do Lagarto.Così come Bird of Paradise anche Oceano fu lanciata all’estero nel 1990, venne chiamata Puzzle of Heart. Altri lanci furono Avião (Being Cool) e Curumim (Amazon Farewell). L’aspetto più curioso (e raro nella carriera di Djavan) fu la collaborazione nell’album di Gilberto Gil in Corsico e quella di Nelson Motta in Voce Bem Sabe.