a cura della Redazione Spazio Interattivo


Il campionato mondiale di calcio 2014 o Coppa del Mondo FIFA 2014 (in portoghese: Copa do Mundo FIFA 2014, in inglese: 2014 FIFA World Cup), noto anche come Brasile 2014, è stato la ventesima edizione della massima competizione per le rappresentative di calcio (squadre comunemente chiamate “nazionali”) maschili maggiori delle federazioni sportive affiliate alla FIFA. Si è svolta in Brasile da giovedì 12 giugno a domenica 13 luglio 2014.La squadra nazionale campione in carica, la Spagna, è stata eliminata al primo turno, dopo aver perso le partite giocate contro i Paesi Bassi (1-5) e contro il Cile (0-2) e aver vinto solo quella contro l’Australia (3-0).

La Germania, superando senza sconfitte le diverse fasi e battendo per (1-0) l’Argentina ai tempi supplementari della finale, ha conquistato il suo 4º titolo mondiale. È stata la prima volta che una squadra europea ha vinto un mondiale in America, e la seconda che una squadra europea ha alzato la coppa del mondo fuori dall’Europa (la Spagna è stata la prima nel 2010 in Sudafrica).

Il mondiale del 2014 si tenne per la seconda volta in Brasile, a sessantaquattro anni dalla prima. La ventesima edizione dei mondiali diede alla luce alcune novità, come la tecnologia sulla linea di porta (in inglese goal-line technology) per scongiurare i goal fantasma, il time-out come contromisura all’eccessivo caldo – usato per la prima e finora unica volta nell’ottavo di finale Olanda-Messico – e gli spray in dotazione agli arbitri per far rispettare la posizione del pallone e la distanza delle barriere nelle punizioni.

Come mai accaduto prima, furono due le africane a superare la fase a gruppi: la Nigeria e l’Algeria – quest’ultima per la prima volta in quattro mondiali disputati –, entrambe poi eliminate agli ottavi di finale. La squadra campione del mondo – in quel caso la Spagna – fu nuovamente estromessa dal torneo già al primo turno: stessa infausta sorte era toccata nelle ultime edizioni ad altre compagini europee: la Francia nel 2002 e l’Italia nel 2010. Vennero eliminate subito anche altre nazionali blasonate o favorite alla vigilia per la vittoria finale, come nuovamente l’Italia, l’Inghilterra ed il Portogallo di Cristiano Ronaldo. L’unica esordiente dell’edizione fu la Bosnia-Erzegovina.

Squadre con una storia calcistica meno ricca, quali Colombia e Costa Rica, accedettero al tabellone eliminatorio, riuscendo con sorpresa a spingersi fino ai quarti di finale. Da segnalare anche la presenza agli ottavi della Grecia: al loro terzo mondiale (dopo le edizioni 1994 e 2010), i Biancoazzurri strapparono la qualificazione al secondo turno alla Costa d’Avorio nello scontro diretto, grazie ad un rigore trasformato da Samarás tre minuti dopo il novantesimo; stessa cosa accadde nella gara successiva, con il pareggio (1-1) di Papastathópoulos al novantunesimo, ma i tiri dagli undici metri arrisero poi ai costaricani, che migliorarono così la prestazione del 1990.

Nelle semifinali l’Argentina costrinse a San Paolo l’Olanda ad un’altra roulette di rigori – dopo quella già affrontata e vinta dagli Oranje contro la Costa Rica – e si impose per 4-2. Al Mineirão di Belo Horizonte, invece, la Germania inflisse ai padroni di casa un clamoroso 7-1, del tutto impensabile alla vigilia: la Mannschaft, dopo essere andata in vantaggio all’undicesimo minuto con Müller, fra il ventitreesimo ed il ventinovesimo assunse il pieno controllo della gara, annullando completamente il gioco del Brasile, e segnò altre quattro volte; altre due reti – e quella della bandiera brasiliana sul finale – arrivarono nella ripresa. Si trattò di un risultato storico: mai il Brasile aveva subìto una sconfitta di tali dimensioni in una Coppa del Mondo e mai aveva subìto sette gol in una partita in tutta la sua storia; risulta inoltre la vittoria più larga di sempre in una semifinale mondiale, essendo superate quelle del 1930 e 1954. La disfatta casalinga dei Verdeoro è stata denominata Mineirazo, termine riferito al nome dello stadio in cui ebbe luogo e nato per accostamento al celebre Maracanazo del 1950; lo si considera il più grave disastro sportivo nella storia del paese.

La finale Germania-Argentina, disputata l’11 luglio al Maracanã di Rio de Janeiro, è la più giocata nella storia dei campionati del mondo: ben tre volte (dopo 1986 e 1990, superando Italia-Brasile). Il titolo fu vinto dai tedeschi sugli argentini guidati da Leo Messi per 1-0 ai supplementari, grazie alla rete di Mario Götze a pochi minuti dalla fine, dopo una partita giocata alla pari. La Germania conquistò così il suo quarto titolo mondiale, eguagliando gli ori dell’Italia, e diventò la prima nazionale europea a vincere il trofeo iridato in Sudamerica. Per la terza volta consecutiva fu una squadra del Vecchio Continente ad aggiudicarsi il titolo.

Il terzo posto andò agli Oranje, che a Brasilia il giorno prima resero ancora più amara l’umiliazione degli anfitrioni, imponendosi con un rotondo 3-0.