a cura della Drs Maria Luigia Bianco


VERITA’, DUBBIO E LUOGHI COMUNI

Si parla molto di metabolismo, e spesso se non si riesce a dimagrire si dà la colpa ad un metabolismo “lento”. Ma di che cosa parliamo quando parliamo di metabolismo? E che cosa lo influenza?

Il metabolismo basale è la quantità di energia che serve all’organismo per mantenersi in vita e per far funzionare i sistemi vitali. Il metabolismo basale ricopre il 60 % del dispendio energetico giornaliero di una persona. C’è poi un 10 % svolto dall’effetto termogenetico dato dagli alimenti, dal momento che i processi digestivi e metabolici richiedono un consumo di energia, ed infine una quota tra il 15 ed il 30 % che dipende dall’attività fisica svolta. Se, per esempio, una persona passa un’intera giornata a letto, consuma comunque calorie semplicemente per sbattere gli occhi e tenerli aperti, per respirare e per far battere il cuore: quello è il metabolismo basale. Considerando che l’aumento di peso avviene in presenza di un introito di energia superiore al consumo, si intuisce perché  il metabolismo ha una grossa influenza nella regolazione del peso.

È importante sottolineare come ognuno abbia il proprio metabolismo per cui negli uomini è più alto che nelle donne, per via di una maggiore massa muscolare. Aumenta all’aumentare del peso. Inoltre, a parità di peso, è maggiore nei soggetti più alti. Infine, anche l’età incide: dopo i trenta anni si riduce di circa il 2% ogni decennio. Anche la genetica ha una certa influenza, ma occorre precisare che, malgrado i  luoghi comuni, a parità di parametri considerati (età, sesso, struttura, ecc.) le differenze di metabolismo basale sono minime.

Ad influire sul metabolismo è anche la massa muscolare. Il metabolismo basale è direttamente proporzionale alla massa muscolare. Per questo facendo attività fisica, che sia aerobica, anaerobica o mista, si va non solo ad aumentare la massa muscolare, ma anche a stimolare il metabolismo, facendo bruciare meglio le calorie. Anche la tiroide influenza il metabolismo. Un paziente con una bassa funzionalità tiroidea avrà un valore ridotto, il contrario si riscontra nei  pazienti affetti da ipertiroidismo. Di norma, quindi, quando si decide di iniziare un programma di perdita di peso è utile il dosaggio del TSH per valutare la funzionalità tiroidea.

Una buona restrizione calorica non dovrebbe mai scendere al di sotto dei valori richiesti dal metabolismo basale perché altrimenti nel corpo scatta un allarme e inizia una sorta di autocannibalismo, nei confronti della massa muscolare. Inoltre, si avverte un senso di stanchezza, il cuore si indebolisce, le ossa diventano più fragili, ci si ammala più facilmente, cala la capacità di concentrarsi e si ha sempre sonno. Il corpo interpreta la carenza di calorie come un’emergenza da gestire riducendo al minimo i consumi. Quindi, le persone che si sottopongono a diete drastiche con pochissime calorie, non ottengono l’effetto sperato perché l’ago della bilancia si blocca, scattano i sensi di colpa, la delusione, la frustrazione e spesso si abbandona tutto.