di Enzo Ferraro (webmaster & problem solving)


Linux è stato a lungo pubblicizzato come una piattaforma estremamente sicura, ma i suoi utenti dovrebbero comunque dotarsi di un software antivirus? Ecco cosa bisogna sapere. Per molti anni la questione se gli utenti Linux debbano dotarsi di software antivirus o meno è stata molto discussa online. Se è vero che i malware rappresentano su Linux un problema molto più piccolo rispetto a quanto avviene in ambito Windows, questo significa che Ubuntu, Mint, openSUSE e tutte le altre distro Linux sono esenti da virus e da minacce di qualsiasi genere? Linux è eseguito su una piccola parte di PC desktop e laptop, ma la maggior parte dei server esegue il kernel Linux. Ciò significa che dal punto di vista aziendale è in atto una battaglia costante tra hacker e amministratori di sistema. Nonostante questo, sembra che le minacce che gli utenti domestici devono affrontare non siano così gravi o pericolose.

Il sito ufficiale di Ubuntu, che contiene una grande quantità di informazioni, afferma quanto segue:

‘Il software anti-virus esiste per Linux, ma probabilmente non è necessario usarlo. I virus che colpiscono Linux sono ancora molto rari. Alcuni sostengono che ciò sia dovuto al fatto che Linux non è così diffuso come altri sistemi operativi e quindi nessuno sviluppa virus per questo SO. Altri sostengono che Linux sia intrinsecamente più sicuro e che i problemi di sicurezza che i virus potrebbero causare vengono risolti molto rapidamente. Qualunque sia la ragione, i virus di Linux sono così rari che al momento non dovete preoccuparvi”.

Linux è davvero privo di virus?

Per la maggior parte sì, ma questo non significa che non dovreste prestare un minimo di attenzione a quello che fate tutti i giorni con il vostro PC Linux. Nel 2016 ad esempio è stata rilevata nella versione 17.3 Cinnamon di Linux Mint un’infezione da keylogger inclusa nel pacchetto di installazione scaricabile dalla pagina di Mint. Ciò era dovuto al fatto che gli hacker avevano modificato uno script PHP in un’installazione di WordPress utilizzata dal progetto Mint. L’hacking è stato risolto rapidamente, ma solo dopo che nomi utente, password, messaggi e post sono stati compromessi. Rispetto a Windows, o persino al Mac, Linux è relativamente sicuro, ma come per qualsiasi dispositivo connesso a Internet è richiesta sempre una certa cautela.

È disponibile software antivirus per Linux?

Sì e in grande quantità. Mentre gli sviluppatori minimizzano le possibilità di un attacco e hanno ragione sotto molti punti di vista, non fa mai male essere prudenti. Alcuni degli antivirus più utilizzati su Linux sono ClamAV, Comodo e Sophos. Sono tutti gratuiti e offrono una protezione avanzata per il vostro sistema con un impatto minimo sulle prestazioni. Un’altra buona idea è quella di utilizzare una VPN quando siete online, poiché crittografa tutti i dati inviati e ricevuti dai server. Il sistema operativo non è sempre il problema, visto che gli utenti stessi sono spesso presi di mira perché considerati la parte debole. Per proteggersi da chi cerca di rubare i vostri dati, ecco alcune regole di base.

Non fate mai clic sui collegamenti nelle e-mail.

Questo è essenziale. Se vedete un’e-mail che vi avverte che i vostri dettagli di accesso sono stati utilizzati, con un link fornito in modo da poter controllare che tutto sia a posto, non cliccatevi sopra. Lo stesso vale per i pagamenti rifiutati, per gli hacker rilevati o per gli amici che dicono di essersi persi e che hanno bisogno di soldi per tornare a casa. In molti casi gli hacker useranno la grafica corretta per rappresentare una banca, un negozio online o altre organizzazioni ufficiali. In questo caso aprite il browser, navigate in modo indipendente sul sito in questione (non copiate il link) e controllate che tutto sia a posto.

Non scaricare o aprire allegati

Un altro vettore comune per virus e malware è attraverso allegati in e-mail e messaggi. A meno che non vi aspettiate un documento da qualcuno, evitate di fare clic su qualsiasi cosa riceviate anche se proviene da amici o familiari. Quando gli hacker ottengono l’accesso all’account di qualcuno, uno dei modi più efficaci per contagiare gli altri è tramite e-mail a tutti quelli presenti nell’elenco dei contatti della vittima. La speranza degli hacker è che queste persone aprano l’allegato poiché si fidano del mittente. Se un messaggio con un allegato viene visualizzato nella posta in arrivo, prima di aprirlo, contattate direttamente la persona per chiedere se vi ha effettivamente inviato il documento, il file, l’immagine o qualsiasi altra forma che l’allegato richiede.

Non utilizzare la stessa password per ogni account

Sappiamo che è difficile ricordare password complicate, specialmente quando dovreste utilizzarne di differenti per ogni sito e account. Tuttavia, affidarsi a dettagli di accesso deboli è un modo infallibile per essere violati. La soluzione più semplice è investire in un gestore di password. Si tratta di pacchetti software che creano password complicate, mentre richiedono solo di ricordarne una (quella principale). LastPass è un servizio estremamente popolare disponibile su Windows, macOS, Linux, Android e iOS. Per coloro che vogliono restare invece fedeli alla natura open source di Linux, c’è anche KeePass Password Safe.

Si ringrazia Computer World per le fonti fornite dal proprio sito www.cwi.it