a cura del Dr. Claudio Pagliara – Oncologo, esperto di Medicina Olistica


Ti sei mai chiesto perchè sei qui? perchè sei su questo incredibile pianeta? Molto probabilmente si! Forse ti sei dato anche una risposta, più o meno valida. Forse, anche se non ne sei consapevole, la risposta l’hai archiviata in qualche parte del tuo inconscio.

La cosa di cui possiamo essere sicuri è che la tua risposta a questa domanda di base ha condizionato e condiziona il tuo atteggiamento nei confronti della vita, ma anche della morte.

Naturalmente questo tuo atteggiamento influenza, attraverso i tuoi pensieri, le tue parole, le tue opere e le tue omissioni ogni aspetto della tua vita. Compreso logicamente la salute, quindi, la qualità e la durata della tua vita.

Risposta alla domanda fondamentale: perchè siamo qui?

Il grande psichiatra e psicoterapeuta Carl Gustav Jung indica la via per riappropriarti del potere di controllo sulla tua vita:

“Rendi conscio l’inconscio, altrimenti sarà l’inconscio a guidare la tua vita e tu lo chiamerai destino”.

Per scoprire la tua risposta a questa domanda fondamentale che fa da pilastro per la costruzione delle tue scelte, quindi, della tua vita, bisogna conoscere la tua storia e la storia del contesto sociale, culturale ed economico in cui hai vissuto fino ad adesso.

Forse conosci anche questa frase, si dice, di Charles Darwin:

“Non è la specie più forte o la più intelligente a sopravvivere, ma quella che si adatta meglio al cambiamento”.

Il messaggio inconscio di questa frase, apparentemente neutrale e scientifica, è che l’obiettivo fondamentale per cui siamo su questo pianeta sia quello di sopravvivere, adattandosi passivamente alle circostanze mutevoli della vita.

A rafforzare quest’interpretazione sul significato della vita, nel nostro stupendo pianeta, c’è anche un’espressione molto frequente in politica e nella vita di tutti i giorni, bisogna “tirare a campare” che è sinonimo di “vivacchiare”.

Il vero comando che dovremmo seguire

In realtà tutti i dati scientifici indipendenti a disposizione ed anche la mia esperienza, come ricercatore, come oncologo e come clinico (oltre 42 anni di attività professionale), evidenziano che tutti gli esseri viventi ubbidiscono ad uno stesso comando.

Questo comando, però, non è “sopravvivi”, come si vuole far intendere! Non siamo su questo straordinario pianeta semplicemente per sopravvivere, vivacchiare o solo per consumare e sporcare.

Il vero comando a cui deve ubbidire ciascun essere vivente è “Realizza te stesso”!

Realizzare te stesso significa realizzare tutte le tue potenzialità, quindi, il comando è consequenzialmente anche quello di evolvere.

Solo se ogni parte realizza se stesso ed evolve, contribuisce a realizzare la magica bellezza del tutto, che è sotto i nostri occhi, a volte ciechi di fronte a tanta bellezza e a tanto miracolo. Il tutto, a sua volta, realizza se stesso ed evolve, per dimostrare che non ci sono limiti che non possano essere varcati dalla creatività, dalla bellezza e dalla forza della vita.

Le malattie sono sempre la conseguenza della violazione delle leggi della vita. Leggi materiali, ma anche leggi immateriali.
Una ghianda è su questo pianeta per realizzare una maestosa quercia. Bisogna imparare a vedere la quercia che c’è in una ghianda. Questo perchè, in qualche modo, nella ghianda c’è il progetto di una maestosa quercia.

Purtroppo il destino della ghianda dipenderà da una serie di circostanze esterne, più o meno favorevoli o sfavorevoli, che la ghianda potrà solo subire, perchè è solo reattiva.

L’essere umano, invece, è stato progettato per essere più forte dei geni, ma anche dell’ambiente. Ha un potere divino, scientificamente dimostrato, come sa chi ha letto il mio penultimo libro “L’AMORE È la medicina più potente”.

Quando sei stato concepito, in un puntino più piccolo di quello che potresti fare su un foglio bianco, c’era un progetto che non era solo anatomico (maschietto, femminuccia, colori degli occhi, capelli etc.), ma c’era anche, soprattutto, un progetto spirituale.

Malattia e salute

La malattia si realizza se si crea un ostacolo che, per innumerevoli motivi, non riesci a superare, sia che si tratti della realizzazione del tuo progetto anatomico, sia che si tratti della realizzazione del tuo progetto spirituale.

Anche se, a dirla tutta, queste due componenti sono talmente interconnesse che è impossibile separarle nella pratica. Lo spirito e la materia rappresentano per l’essere umano due facce della stessa medaglia. La malattia, quindi, è la conseguenza naturale, diretta ed indiretta, di problemi legati alla mancata realizzazione delle tue potenzialità.

Non è un caso che nel Sanscrito salute ( Swastha) significa “essere se stesso”. Swastha è composta da “Swa” che vuol dire “Sè” e “Stha” che significa “stare”, quindi, salute significa “stare in sè”, “dimorare in sè”.

“Dimorare in sé” per realizzare il proprio progetto di vita.

Siamo oltre 7 miliardi su questo pianeta, ma ognuno di noi è unico ed irripetibile. La bellezza e la forza della vita è proprio in questa nostra unicità.

Quando, però, invece di essere orgoglioso delle tue diversità e delle tue specificità, ti vergogni di esse, quando nascondi quello che sei e che pensi, quando inizi a voler essere qualcun altro, incominci a stimarti di meno, ad amarti di meno e ti allontani dalla vera fonte della tua energia vitale.

Tradisci la persona più importante, tradisci te stesso.

Incomincia, così, il tuo percorso verso il malessere spirituale che apre automaticamente le porte anche al malessere fisico e alle malattie.

Sulla base della mia lunga esperienza, molte malattie hanno la loro radice nel malessere spirituale e nel conseguente cattivo stato d’animo, così come molte guarigioni, a volte anche quelle ritenute impossibili, hanno la loro fonte nel ritrovato stato di benessere spirituale.

E, ricordati, che il tuo benessere spirituale dipende dalla tua crescita personale, dal pieno sviluppo della tua specificità, quindi, dalla realizzazione della tue potenzialità.

Dott. Claudio PagliaraOncologoPresidente “La Medicina Olistica Nazionale”


Profilo del Dr. Claudio Pagliara

Claudio  Pagliara  nasce il 16 Agosto del 1952 a San Vito dei Normanni, piccola cittadina della provincia di Brindisi, dove attualmente vive e svolge l’attività di medico di medicina generale e di specialista in Oncologia. Avendo la passione per la medicina si impegna con entusiasmo e determinazione negli studi. Impara molto sui banchi di scuola e soprattutto  dell’Università di Bologna, dove si laurea nel 1978 con 110 e lode, dopo aver superato tutti gli esami, ad eccezione di uno, con il massimo dei voti. Ancora studente cura insieme alla dott.ssa Montanari Nicoletta, nel 1977, il primo libro scientifico in Italia sulla  “Tossicità dei farmaci” edito dalla CLUEB (Cooperativa Libraria Universitaria Editrice di Bologna) che ha avuto notevole successo. Infatti è stato più volte ristampato e usato in diverse Facoltà di Medicina e Chirurgia. E’ stato, in qualità di oncologo, Consulente tecnico d’Ufficio del Tribunale di Brindisi. Presidente del L’ARCA (Associazione di Assistenza e di Ricerca sul Cancro) ha assistito gratuitamente centinaia di pazienti con tumore in fase terminale.

Ha effettuato numerose pubblicazioni scientifiche, è stato relatore in un gran numero di convegni scientifici ed ha svolto diverse docenze. Ha svolto, come “mmg” (medico di medicina generale) autorizzato a condurre sperimentazioni cliniche, attività di ricerca, in uno studio multicentrico, dal titolo “Rischio&Prevenzione”, della durata di 5 anni, per l’Istituto Mario Negri . I risultati sono stati pubblicati anche su una delle più prestigiose e autorevoli riviste medico-scientifiche come il il New England Journal of Medicine. Ha svolto attività di ricerca con La Fondazione Europea di Oncologia e Scienze Ambientali “B. Ramazzini”, finalizzata alla realizzazione di alcuni registri tumori. E’ stato, inoltre, componente del Comitato Scientifico Nazionale della Legambiente, capo scout, medico volontario in Kenia e medico volontario presso una comunità per tossicodipendenti : La ComunitàEmmanuel. Ha istituito, in collaborazione con la Fondazione Europea di Oncologia di Bologna, il Gruppo Oncologico dell’Italia Meridionale ed altri, il Registro Tumori del Comune di San Vito dei Normanni dal 1960 e del Comune di Brindisi dal 1990.


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