a cura di Carlo Orlandi (Playerdue Lighting) – Giuseppe Santagata (Fotografiaartistica.it)


La luce e il modo in cui sfruttarla (tecniche di illuminazione) sono dei fattori chiave nella creazione di una fotografia di successo. L‘illuminazione determina non solo la luminosità e l’oscurità di una immagine, ma anche il tono e l’atmosfera della stessa. La  stessa parola fotografia deriva dal greco e letteralmente significa “scrivere con la luce“. Per avere  il controllo delle nostre fotografie dobbiamo capire la luce e come funziona .In questo articolo vedremo quali sono le caratteristiche della luce e come sfruttarle per usarle con la luce naturale o artificiale.

Cos’è la luce?

Il termine luce (dal latino lux) si riferisce alla porzione dello spettro elettromagnetico visibile dall’occhio umano, ed è approssimativamente compresa tra 400 e 700 nanometri di lunghezza d’onda, ovvero tra 750 e 430 THz di frequenza.

Come vediamo la luce?

I nostri occhi possiedono delle terminazioni nervose che sono sensibili a questa stretta banda (400 e 700 nanometri) che costituisce lo spettro visibile, le lunghezze d’onda dell’ultravioletto e dell’infrarosso, ai due lati di questa banda, sono per noi invisibili. I nostri occhi possono percepire un oggetto solamente se illuminato. In mancanza di luce tutto ci appare nero. Un fascio di luce bianca è composta dai colori fondamentali dello spettro luminoso. Ci appare bianca perché le lunghezze d’onda dello spettro visibile sono miscelate tra di loro. Potremmo separare i colori facendo passare la luce bianca attraverso un prisma o usando un filtro per eliminare uno o più colori, la luce allora ci apparirà colorata, anziché bianca (ad esempio un filtro blu assorbendo le onde rosse e verdi, lascerà passare solo le onde blu). Noi vediamo il mondo a colori perché le diverse sostanze e superfici assorbono certe lunghezze d’onda e ne riflettono altre. Il nostro occhio percepisce la luce riflessa in termini di lunghezze d’onda prevalenti e le attribuisce un colore.

La luce delinea le forme e volumi

Senza luce non esiste nessuna immagine fotografica. La gestione della luce non è sempre scontata e rappresenta spesso uno scoglio per chi vuole fare fotografia. Bisogna imparare a guardare la luce, riprodurla e modifcarla a nostro piacimento nella costruzione delle nostre fotografie. La caratteristica principale della luce è quella di delineare forme e volumi degli oggetti. A seconda di come illuminiamo la fisionomia dell’oggetto cambia completamente.

La luce viaggia in linea retta

La nozione di raggio luminoso rientra nella nostra esperienza comune sin dall’infanzia: quando un fascio di luce penetra in una stanza buia attraverso le finestre socchiuse, possiamo osservare i raggi luminosi che attraversano l’ambiente. Lo stesso capita quando davanti ad un proiettore acceso si pone un corpo o un oggetto, possiamo chiaramente vederne l’ombra. Da queste osservazioni possiamo capire che la luce si propaga in forma rettilinea. Avere presente che la luce si muove in linea retta è essenziale per capire come modificare qualsiasi tipo di illuminazione sia essa in studio o in esterni.

Fattori che determinano l’illuminazione

  • La Direzione
  • L’Origine
  • La Dimensione
  • La Durata o Quantità
  • La Qualità
  • L’Intensità
  • La Distanza
  • La Temperatura di colore
  • Il Numero di fonti luminose

Direzione

Immagina di essere in una stanza completamente buia e di accendere una candela. A seconda di dove sarà posizionata la candela in relazione all’oggetto o al soggetto che illuminiamo, avremo una sensazione completamente diversa del oggetto o del soggetto stesso. Immagina di essere in una stanza completamente buia e di accendere una candela. A seconda di dove sarà posizionata la candela in relazione all’oggetto o al soggetto che illuminiamo, avremo una sensazione completamente diversa del oggetto o del soggetto stesso.

Fonte : fotografiaartistica.it di Giuseppe Santagata