Arti letterarie

Spesso quel che è bello cela un tranello. È una morale per gente ingenua e sprovveduta che si lascia affascinare da lusinghe e spavalderia finendo nella rete degli usurai o di sfruttatori.

LA FARFALLA
  
 Era tiepido e ben terso quel mattino,
 all’orizzonte il sole faceva capolino;
 un profumo tutt’intorno m’avvolgeva
 e l’erba di rugiada ancor splendeva.
  
 Era di maggio, facevo la passeggiata
 fra i campi verdi di erba profumata;
 una scena bella e poi raccapricciante
 balenò ai miei occhi in quell’istante.
  
 Tra i giunchi e steli verdi di ginestra
 un ragno nero tesseva la tela funesta;
 grande era l’ingegno che architettava
 all’insetto maldestro che v’incappava.
  
 Incuriosito, restai diletto ad osservare
 tutta l’armonia che osava nell’operare;
 non aveva attrezzi, ma solo fantasia
 a tessere gli intrecci con tanta maestria.
  
 Ecco una farfalla tutta volteggiante
 diretta sul bel fiore giallo inebriante;
 non s’era avveduta di quella rete stesa
 che l’astuto ragno lì vi aveva appesa.
  
 Maldestra e sprovveduta la farfalla
 finì in quella rete che la teneva a galla,
 allor per liberarsi con l’ali si dimenava
 e più le sbatteva e più vi s’imbrigliava.
  
 Il ragno ch’attendeva a centro della tela
 le saldò addosso mentre si dibatteva,
 così il suo capolavoro tanto elaborato
 aveva finalmente il suo intento dato.
  
 A seguirmi il dubbio fu l’emozione,
 ebbi per la farfalla tanta compassione,
 la presi, fra due dita, delicatamente
 e l’esentai la morte ch’era imminente.
  
 Così gli sprovveduti cadono nei guai
 di ingordi sfruttatori o di abili usurai;
 solo raramente le mani provvidenti
 ci tolgono dai guai e dai cattivi eventi.
  
 
 


Guido Giovanni Mancini, nato a Poggio Sannita il 23 giugno 1945, diplomato perito tecnico industriale ed assolto l’obbligo di leva, per motivo di lavoro è emigrato in Germania dal 1969 al 1971 come progettista di macchine rotative Offset nell’ M.A.N. di Augsburg.

Tornato in Italia e sposato il 9/9 del ’72 con Maria Luciana Porrone ha intrapresa la carriera di insegnante, prima negli Istituti Tecnici e Prof.li, poi nelle scuole Medie fino al 2007 per avvenuto pensionamento.

Legato al proprio paese e ricoperte cariche amministrative dal 1980 al 1995, tra cui assessore alla cultura, si è misurato nel piacevole compito di scrivere qualche poesia vernacolare, pubblicando la prima raccolta il 25 Agosto 2012 “Per non dimenticare” poi, un po’ per diletto e un poco per passione è continuata questa vocazione, pubblicando la seconda raccolta il 25 Agosto 2016, “L’eco dei ricordi” alla quale ne ha fatto seguito la terza pubblicazione il 25 Agosto 2020, “Memorie e Fantasie”.



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