di Pippo Ferraro


La Francia ha dato,come l’Italia,diversi grandi campioni al ciclismo. Oggi parleremo di un autentico fuoriclasse che tra la seconda meta’ degli anni ’50 fino a quasi alla fine degli anni ’60 ha dominato la scena ciclistica internazionale,Jacques Anquetil che viene alla luce a Mont-Saint-Aignan,comune non lontano da Rouen in Normandia,l’8 gennaio 1934.
Diventa corridore professionista nel ’53 a soli 19 anni.

Anquetil ha vinto in carriera un numero considerevole di corse a tappe.
5 tour de France,due giri d’Italia,una Vuelta di spagna.Fu il secondo corridore,dopo Coppi, a vincere nello stesso anno Giro e Tour.
Anquetil era principalmente un gran passista,perfetta la sua posizione in sella, ma all’occorrenza sapeva tirare fuori una grinta inaspettata in salita nelle tappe piu’ dure.

Costruiva i suoi successi specialmente nelle frazioni a cronometro.Riusciva a guadagnare tanto vantaggio su suoi avversari in modo da gestire poi sulle montagne la corsa a suo piacimento.
Nel 1956 tolse a Coppi il record dell’ora su pista con km 46,159 ma pochi mesi dopo Ercole Baldini fece meglio con km 46.393.
Anquetil non concedeva molto allo spettacolo,come detto lasciava che gli altri attaccassero sulle montagne per recuperare il ritardo accumulato nelle cronometro.
Il piu’ delle volte questa tattica di contenimento gli riusci’ alla perfezione.
Per arrivare a staccarlo gli avversari dovevano compiere autentiche imprese perche’ lui era sempre alla loro ruota.
In Francia era meno amato di un suo grande rivale,Poulidor.
Raymond Poulidor era sanguigno e dava sempre battaglia.Purtroppo per lui non riusci’ mai vincere il tour ne’ ad indossare neanche per un giorno la maglia gialla,da qui il soprannome di “eterno secondo”.Al tour del 1964 si classifico’ secondo dietro Anquetil a soli 55″.
Tranne una Liegi-Bastogne-Liegi ed un secondo posto al mondiale su strada del 1966 dietro il tedesco Altig, Anquetil non ottenne successi nelle corse in linea.
Sviluppava tutta la sua forza azionando dei grossi rapporti sulla bici nelle gare contro il tempo.
Avrebbe potuto vincere di piu’ nella sua carriera se avesse avuto un’esistenza piu’ regolare.
Quando non aveva impegni sportivi Anquetil amava bere,mangiare e fumare.
Per non parlare della sua vita sentimentale che puo’ essere definita quantomeno movimentata ed originale.
Nel 1987,a soli 53 anni,Jacques Anqueti muore per un cancro allo stomaco e viene sepolto nel cimitero di Quicampoix vicino Rouen.