Giulia Marchetti incontra Cinzia Chiulli

Una delle massime esponenti dell’Arte Medievale della Ceramica e dei Tarocchi a Viterbo

E’ bello girovagare per la Tuscia andando alla ricerca di quelle energie che animano il sottobosco delle sue eccellenze umane che si esprimono attraverso l’arte, l’artigianato, il teatro e la musica. Le botteghe o i laboratori degli artisti sono sempre luoghi di incontri magici e officine di pensieri dove spesso la voce dei maestri si sprigiona in narrazioni storiche, letterarie e filosofiche che trasportano i visitatori verso mondi sempre nuovi. Per Spazio Interattivo incontriamo Cinzia Chiulli, una delle più straordinarie artiste del panorama dell’arte della ceramica a Viterbo. Una adorabile incantatrice che riesce a deliziare con i suoi racconti sui personaggi storici locali, il mondo dei Tarocchi e l’esoterismo medievale di Viterbo. Entrando nello studio siamo sopraffatti da vibrazioni, energia e lo spirito di questa artista è impresso in ogni singola opera d’arte da lei creata. Dopo tutto, l’opera d’arte è una creazione divina che incarna nella sua materia l’anima stessa dell’artista. Ma c’è di più. Secondo la legge della fisica quantistica, anche se percepiamo un’opera d’arte come immobile, in realtà è composta da 99,9999999999999% di energia fluente e 0,0000000000001% di materia. Questa energia libera è in grado di produrre fenomeni quando viene osservata. Questo è il motivo per cui ci si sente investiti da vibrazioni interiori mistiche e spirituali quando posiamo gli occhi sui meravigliosi capolavori di Cinzia Chiulli. La sua passione per la nobile arte della ceramica unita ai suoi molti anni di ricerca sulle tecniche medievali viterbesi rendono la sua produzione artistica unica e raffinata.

Le antiche lavorazioni richiedono tempo, pazienza e in qualche modo lentezza. In un mondo dove tutto gira velocemente, anche l’arte può essere contaminata dalla fretta, ma le antiche tradizioni hanno il potere di addolcire il momento creativo, rendendolo immersivo e più profondo. Quindi, non ci stupiremo se le ceramiche di Cinzia Chiulli hanno bisogno di calma e lunga dedizione per essere create. Metaforicamente, si può pensare che ogni singolo oggetto di ceramica possa contenere in sé una piccola parte della vita di Cinzia. La creazione è per questa adorabile artista come una lunga gestazione che dà vita a una nuova “creatura” che in qualche modo incarna un pezzetto di se stessa. Lei afferma che non ha mai la sensazione di vendere le sue creazioni, ma di affidarle in adozione, perché come artista non si separa mai veramente da quella parte di sé.

Il Medioevo è anche oscurità, mistero, occultismo ed esoterismo, e per Cinzia Chiulli non basta solo studiare le antiche tradizioni artistiche delle scuole artigiane per creare le sue ceramiche. Ha bisogno anche di riprodurre attraverso la sua arte le icone, i simboli e gli arcani del passato. Ed è così che si avvicina al mondo dei Tarocchi. Le carte dei Tarocchi hanno origini misteriose e antiche, e Viterbo è la prima città italiana ad accoglierle. Gli studiosi affermano che furono portati dai Templari intorno al XIII secolo. Sono essenzialmente una mappa dell’anima, una profonda guida psicologica all’auto-potenziamento come immaginato attraverso 78 carte simboliche. Un mazzo tradizionale ha 22 Arcani Maggiori che sono le immagini archetipiche. Ci sono 56 carte Arcani Minori e quattro elementi o semi: Fuoco, Terra, Aria e Acqua. Queste carte seguono una narrazione che racconta l’evoluzione spirituale dell’umanità verso l’illuminazione per raggiungere il nostro sé superiore, che è anche lo scopo finale delle carte dei Tarocchi. Le immagini sono semplici e raccontano senza parlare, tanto che i Tarocchi sono stati paragonati al libro muto “Mutus Liber”, capolavoro dell’alchimia francese del XVII secolo.

Le carte dei Tarocchi sono anche un’allegoria della nostra vita, uno specchio sacro in cui ognuno di noi si riconosce. Rappresentano ciò che gli occultisti chiamano la conversazione con il nostro sé superiore. Siamo come il Mago (Arcanum numero uno), dobbiamo eseguire la magia di credere in noi stessi per raggiungere obiettivi spirituali sempre più alti. A seguito di questi studi, Cinzia Chiulli ha creato gli Arcani Maggiori di FAUL, acronimo di quattro antichi luoghi di Viterbo (Fano, Arbanum, Vetulonia e Longula). Viterbo è essa stessa una città alchemica ed esoterica, lo si nota nei simboli impressi sulle mura cittadine e nelle chiese. La grande sfida di questo artista è stata quella di abbinare i personaggi storici e le vicende di Viterbo all’iconografia e al simbolismo dei Tarocchi senza alterarne il significato originale.

Ad esempio, la carta numero uno, Il Mago, è rappresentata da Pietro Hispano, l’alchimista Papa Giovanni XXI, odiato dal clero perché considerato una specie di stregone e morto a Viterbo a causa di un’esplosione durante uno dei suoi strani esperimenti. Altri personaggi importanti sono Donna Olimpia Pamphili, cognata di Papa Innocenzo X e Principessa di San Martino al Cimino, l’imperatore Federico II, la Bella Galliana (giovane bellissima icona della Storia di Viterbo), Giulia Farnese, e così via. Gli Arcani Maggiori di Cinzia raccontano gli esseri umani del passato che si connettono con noi attraverso la magia dei Tarocchi. Una connessione umana che attraversa i secoli. Gli Arcani Maggiori di FAUL sono diventati non solo un semplice mazzo di carte ma anche una monumentale creazione ceramica composta da 22 lastre di peperino (una pietra vulcanica locale) su cui le immagini vengono fissate e dipinte con ossidi minerali diluiti con acqua sulfurea locale, cosicché l’intera collezione sprigiona lo spirito e l’energia di questa terra incantevole.

Cinzia Chiulli utilizza il peperino anche per un altro bellissimo progetto chiamato “Il tuo passo è già storia”. La sua idea è di creare a Viterbo un sentiero lastricato di pietre su cui è impresso il passo del pellegrino. Sostanzialmente ogni viandante può scrivere il proprio nome o lasciare la propria impronta su un mattone di peperino che l’artista utilizzerà per pavimentare il Cammino del Pellegrino. Ogni pellegrinaggio è di per sé anche un viaggio interiore e in questo senso il cammino assume anche la metafora del sentiero della vita in cui il pellegrino incontra se stesso. Il mondo di Cinzia è davvero vasto ma potremmo chiudere questo breve viaggio nel suo studio e tra le sue ceramiche con un suo aforisma che racchiude in poche parole tutto il suo concetto di arte: “La creazione si può definire arte solo quando ha il potere di trasferire energia ed di emozione”. Ed entrare nello studio di Cinzia Chiulli è un travolgimento di vibrazioni, energia ed emozioni.

Note:

Cinzia Chiulli è attualmente considerata una delle massime esperte di antiche ceramiche italiane. Ha lavorato in molti paesi in tutto il mondo. Dal 2001 insegna pittura su ceramica, restauro e pittura ad affresco per la scuola americana SYA (School Year Abroad), che ha tre sedi nel mondo: Viterbo, Parigi e Pechino. Gli Arcani Maggiori originali di FAUL sono esposti al Museo Colle del Duomo di Viterbo.

Video a cura di Project Tuscia di Sigfrido Junior Hobel


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