di Tiberio La Rocca
IN MEMORIA DI FALCONE E BORSELLINO Divamparono fiamme e lingue di fuoco in quei dì sventurati di maggio e di luglio riscaldati dal sole di Sicilia e congiunti da un invisibile filo di un dolore lancinante. Bombe e corpi dilaniati immersi in quel fumo grigio che a stento faceva da coltre al sangue disseminato ovunque. Terra soggiogata da quell’antico cancro mai estirpato in pieno, terra teatro di un martirio, come un’orrida commedia con un sipario che non cala. Bare poste in fila e le lenzuola bianche soffio di nuova vita precocemente estinto; e suoni di sirene e corpi senza vita e verità nascoste e mafia e cosa nostra e tombe senza nome ed un domani nuovo ...che ancora sto attendendo.
Le pubblicazioni di “Pensieri e poesie di Tiberio”
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