di Felice Nicotera
IL TEMPO SEPOLTO Riapriranno le chiese a riscaldare con le preghiere i cuori e dai balconi s’alzeranno i canti inni alla vita. Liberi torneremo a passeggiare nei parchi all’ombra della quercia antica e a regalare sogni ai giochi dei bambini. Nel silenzio assordante le rondini leggere vagano nel cielo a cercare le vecchie case. Niente sarà come prima. Spiragli di memorie l’odore del mare gli abbracci teneri svaniscono nella nebbia di un passato presente. Nelle ore sconvolte dall’improvvisa tempesta gli occhi che hanno visto non avranno risposte per lo sguardo confuso dei vecchi. Con il cuore infranto ricorderemo le morti silenziose abbandonate nel freddo di un solitario viaggio senza una carezza. Nella smarrita solitudine nuova luce di pietà verrà a placare il pianto del tempo sospeso. Un dolore nell’aria nessun vento disperde nell’umido groppo di polvere nera.