di Enzo Ferraro


Ha compiuto 35 anni il più vecchio dominio ‘.com’: era stato registrato il 15 marzo 1985 dalla Symbolics, un’azienda statunitense che produce software per computer, ora non più in attività. L’azienda non è più in attività ma il nome è stato ceduto nel 2009 per una cifra non resa nota. Per quanto l’acquisto possa essere stato oneroso è difficile sia il dominio più costoso della storia. Il primato spetta infatti a sex.com comprato nel 2010 per 13 milioni di dollari. Come che sia la sua registrazione è veramente una data storica perché occorrerà attendere l’anno successivo, il 1986, per vedere nella lista dei domini registrati aziende del calibro di Ibm e At&T.

Apple registrò il proprio nome nel 1987 e Microsoft nel 1991, anno in cui nacque il World Wide Web grazie ad una intuizione di Tim Berners Lee, ricercatore del Cern di Ginevra.

Quando è nato Symbolics.com, l’Icann non c’era ancora: l’organismo che regola i domini è stato creato nel 1998 e ha sostituito lo Iana.

Prima ancora, agli albori di Internet, a regolare i domini era Jon Postel, un singolo ricercatore di Arpanet, la rete di computer costituita dal Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti. I primi domini negli Usa furono assegnati, appunto, a metà degli anni 80. E tra i pionieri ci furono le aziende tecnologiche. Nel corso degli anni ai domini di primo livello (.com, .it, .org) si sono affiancati quelli nuovi e di secondo livello (come .legal e .money) grazie a un’apertura dell’Icann.

Attualmente ci sono circa 120 milioni di domini, cinque anni fa erano 91 milioni.

Fonte : repubblica


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