a cura della Redazione GreenMe


No, secondo scienziati e psicologi. Anzi, quando le differenze si fanno sentire con particolare forza, la prima cosa da mettere in discussione è l’esistenza di un reale sentimento d’amore.

Nonostante rappresenti uno dei possibili motivi di esclusione “a priori” che alcune persone sono solite adottare quando cercano un partner, il dislivello culturale è una delle tante differenze che non ostacolano la coppia. Il discorso su quanto conti il livello di istruzione del partner ha una sola risposta: ben poco, anche se ovviamente dipende da ciò che si va cercando in una relazione.Link sponsorizzato.

Sui forum presenti in internet non è rarissimo imbattersi in discussioni relative alle differenze culturali nella coppia: ci si chiede se sia possibile raggiungere un alto livello di affinità con una persona che ha vissuto un’esistenza molto diversa dalla propria. Infatti, potremmo dividere il mondo grossomodo tra chi ha scelto di passare anni sui libri e chi appena raggiunta la maggiore età si è messo a lavorare. Ognuno dei due considera molto importante il percorso che ha fatto, il quale in entrambi i casi ha portato una gran quantità di sfide da vincere e di ostacoli da superare. Ma quanto conta questo nell’amore?

Nulla, chiaramente, “se l’amore è amore”. Spesso il dislivello culturale è un falso problema e se lo trattiamo qui è solo perché spesso nasconde qualcosa di ben più grosso, cioè due stili di vita potenzialmente molto diversi. Lo spunto di discussione diviene, allora, se e quanto piccole-grandi differenze nella storia personale e nel modo di vivere la quotidianità influenzino la coppia e la portino a vivere storie più o meno lunghe e felici.

La mettono così anche gli psicologi del team autore di un importante studio del 2009, il quale ha guardato alla differenza culturale tra i partner come a una lotta tra stili diversi di vita; lo stesso team ha suggerito la possibilità di impiantare un discorso simile sulla differenza di hobby e passioni nella coppia.

Insomma, le storie d’amore tra un laureato e una persona con la terza media o tra un appassionatissimo di calcio e un partner che ha tutt’altri interessi sono più difficili rispetto alle storie di chi ha moltissimo in comune a livello di storia personale e di abitudini quotidiane? Le ricerche che si sono moltiplicate su questo tema suggeriscono di no. Infatti le affinità di cultura e di interessi aiutano a rompere il ghiaccio e a fornire spunti di conoscenza reciproca ma nel tempo svelano tutta la loro “povertà” una volta che il legame si è stabilito.

Bisognerebbe sforzarsi di superare la retorica dell’affinità a tutti i costi, soprattutto una volta che si è conosciuta meglio la persona, e basarsi invece sui bisogni reciproci che la relazione soddisfa. Molto spesso, quando una diversità a livello culturale o di stile di vita fa sentire il suo peso nella coppia, ciò che manca è piuttosto un reale e profondo sentimento d’amore tra i due partner.


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