a cura della Redazione “Fotografiaartistica” e di Giuseppe Santagata


I ritratti di Otto Emil Hoppe

Otto Emil Hoppé è stato un grande protagonista della fotografia della prima metà del XX secolo. Il fotografo tedesco famoso per aver ritrattato politici, artisti, letterati e milionari dell’epoca, da Mussolini a George Bernard Shaw, da Giorgio VI a Rudyard Kipling e Henry James è stato anche un prolifico fotografo di strada, d’architettura e di fotografia di viaggio.

E.O._Hoppe_tilly_losch fotografia ritratto fotografo bianco e nero

La vita di Otto Emil Hoppé

Nato a Monaco di Baviera nel 1878, figlio unico di un eminente banchiere, E.O Hoppé viene educato nelle migliori scuole di Monaco, Parigi e Vienna. Finita la scuola, prende servizio come apprendista in varie banche tedesche, prima di lavorare nella Shanghai Banking Corporation. Trasferitosi in Inghilterra, viene in contatto con il fotografo J.C Warburg. Affascinato dal medium fotografico, abbandona la carriera bancaria, per aprire uno studio di fotografia e, in pochi anni,diventa un famoso ritrattista.

E.O Hoppe fotografia bianco e nero fotografo tedesco

La fotografia di Otto Emil Hoppé

Hoppe ha trascorso gran parte della vita a rappresentare il volto, testimone nascosto e perfetto narratore di memorie, per restituirci sensazioni, sguardi e salvaguardare attimi che, altrimenti, sarebbero andati perduti.

EO-Hoppe-Edward-Gordon-Craig-1911-print-on-sepia-toned-veribrom-paper fotografia ritratto pittorico

Oltre al suo lavoro di ritratto, E.O. Hoppé ha avuto il merito di sbirciare le strade e catturare l’altra estremità dello spettro sociale. Per fotografare in modo discreto, avvolgeva la fotocamera più silenziosa a sua disposizione, una Brownie a fuoco fisso, in un sacchetto di carta con una fessura per l’obiettivo. Questo metodo gli ha permesso di fotografare la vita quotidiana di Londra, con una notevole spontaneità.

EO-Hoppe-fotografia-di-strada-Londra-tra-le-due-guerre-mondiali

Le fotografie di Hoppé rivelano le profonde tensioni, sociali ed economiche, che hanno preceduto la seconda guerra mondiale, donandoci un quadro, dal valore storico incommensurabile, della vita Inglese dell’epoca.

HOPPE_-fotografia industria e sociale in bianco e nero

Nel 1922 ha pubblicato il libro intitolato Book of Fair Women, un catalogo di “tipologie femminili”, che immortalava bellezze di differenti Paesi. Tra il 1925 e il 1938, Hoppe ha viaggiato in lungo e in largo per la Germania, catturando persone e luoghi in uno dei periodi più tumultuosi della storia del paese.

emil-otto-hoppe-fotografia-aerei

Nel 1930, ha pubblicatoil libro Deutsche Arbeit (Lavoro tedesco), che registra lo sviluppo industriale delle città manifatturiere tedesche durante gli anni ’20. Queste foto moderniste in bianco e nero, spesso inquietanti, rivelano la nuova scala dell’industria moderna, che segna l’avvento di una nuova era, con il conseguente cambiamento della concezione del lavoro e della produzione.

EO hoppe fotografo modernista industria

Caduto nel dimenticatoio

Per ironia della sorte, cosi come molti artisti muoiono senza ricevere il riconoscimento che meritano, qualcuno acclamato in vita, come Hoppé, è caduto nel dimenticatoio. Il lavoro di Hoppe, infatti, è rimasto ignorato per molto tempo dalla storia della fotografia. All’età di 76 anni, Hoppe aveva venduto tutto il suo lavoro a una biblioteca di immagini londinesi, la Mansell Collection. Le immagini, tuttavia, furono archiviate in modo anonimo, per soggetto, e il lavoro di Hoppé perse ogni nozione di paternità. Solo recentemente (a partire dal 1994), grazie al lavoro dello storico Graham Howe, il patrimonio del fotografo tedesco è stato riscoperto. Nel 2011 la National Portrait Gallery di Londra ha dedicato una grande mostra dal titolo Hoppé Portraits: Society, Studio and Street e nel 2015 è stata realizzata una grande retrospettiva da parte della Fondazione MAST di Bologna dal titolo Emil Otto Hoppé: il segreto svelato.

EO hoppe fotografo fotografia immagini di

La frase di Otto Emil Hoppé

“L’essenza della gente, che spesso nasconde molti strati, è sempre più avvincente di una tela. Ho avuto la fortuna, grazie alla mia vocazione, di sbirciare dietro le facciate di tanti uomini e donne interessanti”.


“I grandi maestri della fotografia”

[catlist name=i-grandi-maestri-della-fotografia numberposts=1000]