a cura della Redazione “Fotografiaartistica” e di Giuseppe Santagata


Horacio Coppola: maestro della fotografia argentina

“alla mia finestra, guardando con gioia e meraviglia, vedo una realtà luminosa; da questo punto di vista che mi sono dato, ogni immagine viene a far parte del mio mondo”

Horacio Coppola è stato un fotografo argentino nato a Buenos Aires il 31 luglio del 1906, da genitori italiani che arrivarono in Sud America alla fine del XIX secolo. Inizia a fotografare fin dalla tenera età sotto l’influenza del fratello maggiore Armando, che era fotografo. Coppola si dedica inizialmente al cinema, come regista. Dal 1927 torna alla fotografia applicando le lezioni e le esperienze cinematografiche che gli permettono una particolare gestione della luce.

Le sue immagini catturano l’evoluzione della città di Buenos Aires, il contrasto tra il vecchio e il nuovo che avanza. Alla fine degli anni ’20, viaggia in Europa (Germania, Francia, Spagna ed Italia). In Germania acquista una fotocamera Leica, che diventa il suo inseparabile strumento di lavoro, anche se non rinuncerà mai alle fotocamere di gran formato. Nel 1932 fa un secondo viaggio in Europa con l’intenzione di imparare la fotografia dai grandi maestri europei. Studia alla Bauhaus, fino alla chiusura da parte dei nazisti. A Berlino realizza il film sperimentale Traum (Dream, 1933), con il regista teatrale Walter Auerbach. Qui, incontra la sorella del regista, Ellen Auerbach e la sua amica Grete Stern, di cui si innamora. Le due donne avevano da poco aperto uno studio fotografico, chiamato Ringl e Pit.

Fugge dalla minaccia nazista con Grete Stern (di origine ebraica) e i due si trasferiscono insieme, prima a Parigi e poi a Londra, dove si sposano. Al suo ritorno a Buenos Aires pubblica il libro “Buenos Aires, 1936” con i testi di Alberto Prebisch e Ignacio Anzoátegui. Nel 1937, insieme alla moglie Grete Stern, apre uno studio fotografico. Dopo aver divorziato con la Stren, Coppola sposa l’ex pianista Raquel Palomeque. Negli anni Sessanta e Settanta, Coppola inizia a fotografare a colori e trascorre più tempo a scrivere sulla fotografia, curare mostre e compilare cataloghi. Nel 1984, una grande retrospettiva viene organizzata nella Fundación San Telmo, centro culturale della Plaza Dorrego, dove il fotografo aveva iniziato a fotografare i pittori e i ballerini di danza. L’anno seguente vince il prestigioso premio della fondazione nazionale Argentina per le arti. Muore all’eta’ di 105 anni,nel 2012.

Coppola è stato un instancabile osservatore del mondo. Nelle sue fotografie non vi è nulla del “momento decisivo” di Cartier-Bresson. Le sue immagini sono attente costruzioni e trasfigurazioni della quotidianità. Vi è un profondo studio del soggetto prima di procedere allo scatto. La sua visione di avanguardia si sviluppa attraverso la riscoperta della vita quotidiana per mezzo delle stranezza della realtà.