a cura della Redazione “TopShow”


Nato a Ferryday, Louisiana, il 29 settembre 1935, Jerry Lee Lewis è stato uno fra i più turbolenti e selvaggi figli del rock’n’roll. Miscelando rhythm & blues e boogie-woogie coniò uno stile personalissimo che avrebbe fatto la storia del rock’n’roll. A differenza di molti suoi contemporanei si accompagnava al pianoforte che suonava con straordinaria velocità e accanimento tali da sembrare posseduto.

La sua musica era ipnotica, demoniaca. I suoi testi erano continue provocazioni al senso pubblico del pudore. Durante le sue performance ignorava i costumi sociali lasciandosi andare a quell’energia ribelle e libidinosa che il rock’n’roll gli trasmetteva come nessun altro musicista bianco prima. Ciò gli era valso il soprannome di “killer”. Era un bianco “nero” per il suo atteggiamento selvaggio ma soprattutto per il suo modo di suonare martellante, essenziale, indemoniato. È stato il simbolo del rock’n’roll più selvaggio e infernale.

Jerry Lee cresce in un ambiente fortemente cristiano conservatore. All’età di tre anni rimane l’unico erede maschio della famiglia dopo la morte del fratello maggiore, causata da un automobilista ubriaco. A 8 anni i genitori gli regalano il primo pianoforte e già a 15 si esibisce come professionista per una radio locale. La leggenda vuole che lui e Jimmy Swaggart, un suo cugino predicatore, da piccoli avessero sentito suonare un gruppo rhythm & blues dalla finestra di un locale. Ma Jerry era rimasto paralizzato, incapace di muoversi. Che questa storia sia vera o no poco importa perché alcuni anni dopo lui sarebbe diventato effettivamente “il pianista del diavolo“. Nonostante la ferrea educazione religiosa che gli era stata impartita Jerry Lee Lewis sceglie una vita scandalosamente profana fatta di alcol, donne e droghe.

Nel 1956 si reca a Memphis dove propone la sua musica a Sam Phillips (il produttore che aveva scoperto Elvis Presley) che ne rimane impressionato. Nel 1957 Lewis si impone in vetta alla classifica discografica con il 45 giri “Whole lotta shakin’ goin’ on”, vendendo un milione di copie e diventa una stella in soli due mesi. Di lì a poco sforna i suoi successi più grandi (tra cui ricordiamo l’immortale “Great Balls of Fire“) con i quali tenta di contendere a Elvis Presley il titolo di “re del rock”. Con quei pezzi Lewis ha dato un’impronta determinante al rock’n’roll introducendo le forme musicali e gestuali dei neri nel modo di suonare dei bianchi: a quei tempi non si era mai visto un musicista bianco suonare in quel modo. I suoi spettacoli dal vivo accrescono notevolmente la sua fama. Durante i concerti canta, urla, salta, suona in modo veramente percussivo, trasudando anarchia e sensualità, spesso conclude i concerti incendiando il pianoforte. Il suo atteggiamento trasgressivo lo mette presto nel mirino dei moralisti.

Il suo successo è grande ma estremamente breve. Infatti nemmeno un anno dopo osa sfidare un’altra volta le convenzioni sposando la sua cugina tredicenne Myra Gale, mentre il divorzio dalla seconda moglie non era ancora definitivo. Inizialmente lo scandalo non ha particolari effetti emotivi su Jerry Lee: infrangere le regole faceva parte del suo ego. Ma appena arriva in Inghilterra per promuovere la sua musica, la moralistica stampa inglese si appropria della storia del matrimonio dipingendolo come un mostro ruba bambini. Lo distruggono. La sua carriera declina rapidamente. È praticamente costretto ad abbandonare il rock’n’roll. Dopo alcuni anni di assenza torna sulla scena come cantante country (pur non dimenticando il boogie-woogie): un modesto successo. I dischi che pubblica successivamente non hanno molto successo ma Jerry Lee non abbandona mai la scena musicale continuando a dare concerti e presenziando a show musicali.

La sua sfortunata carriera non è niente se paragonata alla sua vita privata: Jerry Lee si sposa ben 7 volte. Il più lungo dei suoi matrimoni è quello con Myra Gale che dura 13 anni. Nel 1962 il figlioletto annega in piscina a soli 3 anni. L’altro figlio muore in un incidente d’auto a 19 anni. Negli anni Settanta Jerry Lee Lewis viene arrestato più volte per droga e ubriachezza, e spara accidentalmente al suo bassista. La quinta moglie muore annegata e la nuova moglie venticinquenne viene trovata morta per un’overdose solo tre mesi dopo il matrimonio. Nel 1981 viene ricoverato d’urgenza per delle complicazioni dovute ad un’ulcera ed è dato per spacciato: alcuni mesi dopo darà uno dei suoi concerti più memorabili. Nel 2012 torna a far parlare di sé per il suo settimo matrimonio: la notizia è che la sua nuova sposa è sua cugina, Judith Brown, ex moglie di Rusty Brown, fratello di Myra Gale.

Jerry Lee Lewis si spegne il 28 ottobre 2022 all’età di 87 anni a causa di un infarto.

Fonte : “biografieonline”