a cura della Redazione “A tutto notizie”


Risparmiate quasi 8 mila tonnellate di Co2 in un anno, grazie allo shopping Second Hand (seconda mano).Acquistare second hand è un gesto ormai sdoganato, in linea con le tendenze d’acquisto più recenti, sempre più sostenibili.
Gli italiani sono sempre più propensi ad affidarsi all’usato, anche per vendere quello che non indossano più, all’insegna del decluttering e del riuso, tanto che al secondo posto tra gli articoli second hand più venduti online ci sono Abbigliamento e Accessori*.

Nei primi 6 mesi del 2021 la categoria Abbigliamento e Accessori di Subito è stata visitata mediamente da 2 milioni di persone al mese con oltre 13 milioni di ricerche. 

Ma le ragioni del boom della moda second hand sono diverse. 

Di certo porta vantaggi economici, ma è anche un modo per trovare capi unici e pezzi vintage.
Ci sono però anche motivazioni etiche e legate alla sostenibilità: comprare un capo pre-loved significa evitare potenzialmente la produzione di un capo nuovo e allungare la vita ai vestiti già esistenti che altrimenti finirebbero in discarica, alimentando così il volume dei rifiuti e i costi ambientali legati al loro smaltimento.

La second hand ha quindi un impatto diretto e misurabile a livello ambientale: secondo la ricerca Second Hand Effect 2020, condotta dall’Istituto Svedese di Ricerca Ambientale (IVL) per Subito grazie alla vendita di circa 26 milioni di oggetti su Subito è stato possibile raggiungere un risparmio di 5,4 milioni di tonnellate di CO2. 

Un dato che corrisponde all’azzeramento dell’impatto ambientale di 740.000 italiani, o ancora al blocco totale del traffico di una città come Roma per 16 mesi!

Fare shopping second hand fa bene all’ambiente: tra le categorie che generano un maggior “Second Hand Effect”, Casa&Persona, che comprende anche l’abbigliamento, è la seconda per importanza in termini di valore con 461.517 tonnellate di CO2 risparmiate

Prendendo in considerazione la categoria Abbigliamento e Accessori, si calcola che grazie alla compravendita di oltre 1 milione di articoli su Subito, nel 2020 sono state risparmiate quasi 8.000 tonnellate di CO2…e se osserviamo le materie prime necessarie per la produzione di nuovi capi è stato possibile risparmiare 293 tonnellate di plastica contenuta all’interno delle trame dei tessuti.

Ad ogni capo di abbigliamento si può attribuire un “peso” in termini di emissioni, ma quanta anidride carbonica si risparmia comprando, ad esempio, un paio di scarpe usate? 

Secondo la ricerca Second Hand Effect, la risposta è 19kg. 

Riuscire a comprare il bomber – vero must-have 2021 – usato significa non immettere nell’ambiente 13kg di CO2
Un paio di pantaloni, come gli ormai famosi chinos, se comprati di seconda mano evitano 13Kg di CO2
Chi non riesce a rinunciare al denim 5 tasche invece ne evita ben 33,4kg di CO2

E una gonna o una semplice t-shirt? 2kg, che possono sembrare pochi, ma moltiplicate per il numero di t-shirt o gonne mediamente presenti in un guardaroba possono fare la differenza.