a cura della Redazione di “A tutto notizie”


Falsi incidenti stradali sono una delle truffe alle Assicurazioni più diffuse, ma non tutti sanno che chi attua tale azione può incorrere in sanzioni penali e civili. Banalmente si pensa che sia un modo per ottenere un guadagno dalle compagnie assicurative, ma in realtà è un reato molto grave. Le vittime del falso incidente sono le assicurazioni, che vanno a pagare i danni del falso sinistro architettato da due persone consapevoli.

Come funziona

Il falso incidente stradale solitamente non è altro che una simulazione. Questo falso incidente può seguire due modalità. La prima riguarda la denuncia all’assicurazione di un incidente stradale, che nei fatti non si è mai verificato. Solitamente le parti sono d’accordo oppure è coinvolto un truffatore che coinvolge un ignaro automobilista. La seconda modalità riguarda la denuncia di un vero incidente, ma con una esagerazione dei danni rispetto alla verità. In questo caso i truffatori hanno l’appoggio compiacente di altri professionisti, come medici, meccanici e avvocati.

Cosa accade dopo la denuncia del sinistro

Una volta presentata la denuncia all’assicurazione, quest’ultima ha a disposizione un tempo massimo per l’accertamento dei fatti. Si parla di 30 giorni se le parti sono d’accordo; 60 se le parti non concordano su responsabilità e dinamiche; 90 se ci sono anche danni a persone. In questo lasso di tempo l’assicurazione compie le proprie indagini per assicurarsi che sia tutto reale. L’assicurazione, dunque, compie una perizia sui mezzi coinvolti e sulla dinamica o addirittura approfondire la questione se arriva una denuncia cautelativa da parte di un automobilista che sospetta di essere incappato in una denuncia. Al termine di tutte le verifiche l’assicurazione può fare l’offerta di risarcimento oppure rifiutarlo e procedere a presentare querela in caso di sospetta truffa.