a cura della Redazione “Scuola e studenti” e “Focus Junior”


Il 26 gennaio del 1926, a Londra, venne fatta la prima dimostrazione di un’invenzione che avrebbe cambiato il mondo: la televisione.

Quando ne guardiamo troppa  i nostri genitori ci rimproverano . Eppure non ne possiamo fare a meno. Nessuno, in realtà, può ormai fare a meno della tv!

Eppure, il 26 gennaio del 1926, ben 95 anni fa, nessuno pensava che la televisione avrebbe cambiato così tanto la nostra vita. Nemmeno il suo inventore, l’ingegnere scozzese  John Logie Baird. Ma andiamo con ordine.

LA TELEVISIONE: UN’IDEA FUTURUSTICA

La storia dell’invenzione della televisione inizia, in realtà, alla fine del 1800, ben due secoli fa! Precisamente  il 24 dicembre del 1883, grazie a uno speciale disco bucherellato inventato dal tedesco Paul Gottlieb Nipkow.

Si trattava di un semplice disco pieno di fori disposti a spirale che, ruotando, analizzava le immagini: in pratica il principio base su cui si fonda la tv. Il sistema visto oggi fa sorridere (è molto rudimentale), tuttavia era troppo avveniristico per la tecnologia dell’epoca e non venne mai costruito.

Passarono così ben 42 anni. Fin quando, cioè, l’ingegnere scozzese John Logie Baird, il 25 marzo 1925, dal centro commerciale Selfridges di Londra dimostrò pubblicamente il funzionamento del suo televisor. Fu un successo.

Passato qualche mese,  il 2 ottobre 1925, avvenne la prima trasmissione televisiva dal laboratorio di Baird alla stanza a fianco. La prima immagine trasmessa fu il viso di un fattorino del laboratorio di Baird, William Taynton. Circa tre mesi dopo, il 26 gennaio 1926, lo scienziato scozzese trasmise da una stanza all’altra il viso della sua socia Daisy Elizabeth Gandy, alla presenza della stampa: la tv era nata.

I MIGLIORAMENTI

Altri due anni dopo l’ingegnere trasmise un segnale televisivo non tra due stanze ma tra due città distanti 700 km, ossia Londra e Glasgow , grazie a una comune linea telefonica. Nel 1928, fece la prima trasmissione transoceanica, da Londra a New York e, sempre quell’anno, trasmise le prime immagini a colori.

La televisione di Baird si basava su un insieme di componenti meccanici (il disco di Nipkow) ed elettrici. Per questa ragione venne chiamata televisione elettromeccanica. Ma lo sviluppo durò poco.

Nel 1939, infatti, questo sistema di tv fu abbandonato in favore della televisione completamente elettronica, che aveva prestazioni molto migliori. Questa tecnologia fu  dimostrata il 7 settembre 1927 dall’americano Philo Farnsworth a San Francisco.

Anche Farnsworth partì da un’idea che risaliva al 1800, precisamente dal tubo a raggi catodici (vi ricordate lo schermo di vetro delle vecchie tv?  È il tubo a raggi catodici, che fu inventato dal fisico tedesco Ferdinand Braun nel 1897.

Fonte : “Focus Junior”

La televisione italiana: un mezzo…d’unità!

Il 3 gennaio 1954 , dopo diversi anni di sperimentazione, hanno inizio ufficialmente le trasmissioni della RAI in Italia ovviamente in bianco e nero.

Pensate: i l primo giorno di trasmissioni, nel nostro Paese, esistevano solo ottantamila televisori. Bisogna tener conto che, all’epoca, il prezzo di un televisore, era equivalente ad un anno di stipendio! Nonostante il prezzo elevato però la tv si diffuse velocemente.  

Nei suoi primi anni la televisione italiana era una delle più educative al mondo e, anche se rivisti oggi i suoi  programmi sembrano noiosi, furono di grande aiuto nel creare un’idea dell’Italia come nazione, un’idea comune sia alle aree agricole, più tradizionaliste, sia alle più moderne grandi città.

Uno strumento di cui nella televisione dei primi anni si abusò era la censura: erano infatti  vietate immagini offensive (quindi, niente ballerine poco vestite), il linguaggio doveva essere pulito e corretto, e c’era un  controllo ferreo della satira politica: non si poteva parlare male del governo e degli uomini politici. Nel 1976 vennero autorizzate le tv commerciali: una delle prime fu Telemilano 58 , una tv locale, seguita poi da tante altre. Questa prima emittente, col tempo, si diffuse su tutto il territorio nazionale e, nel 1980, divenne  Canale 5. Le trasmissioni a colori, in Italia iniziarono ufficialmente nel 1977  circa 10 anni dopo rispetto ai Paesi europei più sviluppati (e soprattutto agli USA). La ragione principale era l’opposizione di alcuni uomini politici, che temevano la corsa all’acquisto del nuovo elettrodomestico (costoso e quasi sempre importato dall’estero) da parte delle famiglie italiane, che si trovavano in una situazione economica precaria.