di Pippo Ferraro
Il campione di cui parleremo oggi e’ Ercole Baldini. Singolare il suo debutto nel mondo della bicicletta.Folgorante la sua carriera da dilettante in cui ottenne dei risultati formidabili. Corridore completo ma con spiccata attitudine alle gare a cronometro e su pista.
Nel 1954 batte il record dell’ora su pista,nel ’56 diventa campione italiano dell’inseguimento,poi campione mondiale sempre dell’inseguimento battendo il detentore Leandro Faggin.
Sempre nello stesso anno compie un’impresa storica al Vigorelli di Milano,batte il record dell’ora di Jacques Anquetil, ed e’ ancora dilettante.Per concludere la straordinaria annata va a vincere la prova su strada ai giochi olimpici di Melbourne.Aneddoto curioso fu che non avevano la registrazione dell’inno di Mameli e cosi’ fu cantato dai numerosi emigrati italiani in Australia presenti alla gara.
Nel 1957 passa professionista e in coppia con Coppi,alle sue ultime pedalate,vince il trofeo Baracchi,il giro di Romagna e il campionato italiano su strada.Al giro di quell’anno,vinse in maniera strepitosa la tappa a cronometro di Forte dei Marmi,ando’ cosi’ forte che la giuria dovette riammetere in gara una sessantina di corridori finiti fuori tempo massimo.
Concluse il Giro al terzo posto.
Il 1958 e’ ricco di altre grandi soddisfazioni per il campione di Forli’.
Vince il giro d’Italia battendo Gaul sia in montagna che a cronometro. E’ per la seconda volta campione d’Italia.Rinuncia al Tour per prapararsi bene per il mondiale di Reims.
Li’ compie un altro capolavoro.Uscito dal gruppo poco dopo la partenza,va a riprendere Bobet,Nencini e Voorting.Li stacca progressivamente tutti ed arriva da solo al traguardo e conquista la maglia iridata.Per finire in bellezza l’anno,rivince il trofeo Baracchi in coppia con Aldo Moser.
A partire dal ’59 Baldini non riesce piu’ ad essere potente come prima.Una disfunzione le cui cause non furono mai ben chiarite lo faceva ingrassare.
Malgrado i problemi fisici,riesce a vincere una tappa al Tour,il giro di Romagna e il trofeo Baracchi ancora in coppia con Aldo Moser.
Sempre meno competitivo a causa del fisico che gli procurava un handicap,soltanto nel ’61 torna al successo in una gara ed e’ ancora il trofeo Barecchi questa volta in coppia con il francese Velly.Nel 1964,dopo essere arrivato secondo al Baracchi in coppia con Vittorio Adorni,annuncia il ritiro dalle competizioni.
Fra i vari riconoscimenti conferitigli c’e’ l’inserimento nella “Hall of fame del Giro d’Italia”.
E’ il corridore piu’ anziano ancora in vita ad aver vinto un mondiale.