a cura della Redazione di Club50-Plus


Quando si tratta di fare una previsione su una vita di coppia armoniosa e duratura, “chi si somiglia si piglia” sembra, a prima vista, l’adagio da preferire. Condividere gli stessi interessi, seguire una visione della vita simile, avere tratti di carattere comuni o perfino lo stesso orientamento politico possono essere presi come indicatori della soddisfazione di coppia?

O, al contrario, questa presunta armonia corre il rischio di trasformarsi nel tempo in monotonia e finire per logorare il rapporto?

Scegliere una persona che ci assomiglia è rassicurante.

Cominciamo col dire che nella scelta del partner entrano in gioco diversi fattori: la personalità, la storia familiare, le esperienze pregresse e altro ancora. Sono componenti legate sia al passato che al presente, come i modelli di riferimento della coppia genitoriale, ma anche l’aspirazione di avvicinarsi a ciò che si vorrebbe avere in noi (e che non abbiamo) ma che riconosciamo nella persona scelta. Questa è la formula tipica degli opposti che si attraggono.

Al contrario, seguendo l’alchimia delle affinità elettive, propendiamo a scegliere ciò che è più simile a noi per evitare confronti e conflitti.

Talvolta invece, si ricerca un/una partner per risolvere sospesi con le proprie figure genitoriali. Esempi tipici sono per la donna la scelta di un partner molto più anziano e per l’uomo, una partner con caratteristiche apparentemente molto distanti da quelle materne.

Condividere la vita con qualcuno che è molto diverso da noi, può essere impegnativo. Avere tratti caratteriali comuni, facilita la comprensione reciproca una buona comunicazione.

Pensiamo ad esempio, quanto possa essere difficile per una persona molto sensibile, relazionarsi con qualcuno che è freddo e poco empatico. È probabile che, prima o poi, subentrino incomprensione e senso di abbandono.

O ancora, un individuo tranquillo che ama la calma, può avere difficoltà a gestire un compagno nervoso o molto estroverso. Avarizia e generosità, raramente vanno di pari passo.

Avere interessi comuni permette di condividere del tempo di qualità insieme e di fuggire dalla routine quotidiana, rinsaldando il legame della coppia. Due persone amanti della musica potranno condividere canzoni, nuove uscite e, perché no, suonare o comporre insieme. Se si è tipi sportivi o dei viaggiatori instancabili, sarebbe ovviamente meglio non scegliere un partner sedentario.

Da un punto di vista professionale, lavorare nello stesso campo può invece essere motivante: si possono condividere dubbi e problemi ed essere in grado di capire meglio le situazioni stressanti che il partner affronta quotidianamente.

Eppure, se ci assomigliamo troppo, non rischiamo di cadere nella monotonia?

Ma tanta condivisione non rischia di far perdere colore e vivacità alla relazione? Non sarebbe invece più eccitante scoprire nuove aree di interesse inesplorate, proprio grazie al proprio partner? È bello trasmettere le proprie passioni a qualcun altro! La diversità ci obbliga inoltre a calarci nei panni dell’altra persona per poterla capire fatto che rende la comunicazione e il dialogo una parte molto rilevante nella relazione, che cresce e si arricchisce ad ogni scambio.

L’importanza dei valori condivisi.

E cosa succede quando a essere (o non essere) condivisi dal partner sono i propri principi e valori di vita?

Quando una persona è attaccata principalmente alle cose materiali e l’altra alla spiritualità, è probabile che non sarà una relazione facile. Anche idee politiche troppo distanti possono divenire problematiche, perché legate a una certa concezione della società. Sarà difficile per una coppia rimanere unita quando uno difende i valori della solidarietà e delle pari opportunità, e l’altro preferisce una visione più individualista.

Anche la relazione con la famiglia di origine è un punto importante. Cosa succede quando uno dei partner è allergico alle riunioni familiari che rivestono invece un ruolo di primaria importanza per l’altro? O ancora, quando il doversi prendere cura di un parente infermo o bisognoso, non è visto nello stesso modo?

I valori a cui siamo legati e su cui basiamo la nostra vita costituiscono le basi dell’educazione che trasmettiamo ai nostri figli, per questo motivo diventa rischioso che i due genitori abbiano posizioni troppo discordanti sul tema.

Se i partner sono interessati l’uno all’altro, le differenze all’interno della coppia possono trasformarsi in una vera ricchezza, permettendogli di scoprire e partecipare l’uno all’universo dell’altro. È però fondamentale non pretendere di cambiare l’altra persona, ma cercare di capirla, accentandone la peculiarità. Succede spesso che nel tempo si verifichi una sorta di osmosi tra i due partner e che le somiglianze (anche fisiche e di espressione), finiscano infine per prevalere sulle diversità!

Fonte : Club50-plus.it – art. a cura di Emilia31


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