a cura della Redazione “Mobinews”


Avere unghie fragili e sottili, che si sfaldano e si spezzano, è un problema comune a molte donne. A tal proposito ci viene in aiuto la laminazione unghie. Vediamo insieme di cosa si tratta e come si effettua.

Laminazione unghie: che cos’è e a che serve?

La laminazione unghie condivide il nome con altri trattamenti ormai molto conosciuti e ampiamente praticati, ovvero la laminazione ciglia e sopracciglia e la laminazione capelli. Tuttavia, queste tecniche hanno in comune solo il nome, l’obiettivo è infatti diverso. La laminazione unghie non si limita solo a lucidare la superficie delle unghie, ma serve a rigenerarle dopo che, per diversi motivi, si sono assottigliate e sfaldate; dunque serve a renderle più dure e resistenti ed evitare che si rompano.

Non si tratta dunque di un semplice trattamento estetico ma di una procedura non invasiva, che ha uno scopo curativo: mira a ripristinare il letto ungueale. Essa è infatti utile a rinforzare le unghie fragili e sottili che tendono a sfaldarsi e spezzarsi, soprattutto a causa di trattamenti mal eseguiti (o rimossi), come il gel o il semipermanente, oppure in seguito ad una ricostruzione unghie effettuata con prodotti non professionali, quindi dannosi, oppure rimossa in modo troppo aggressivo.

La laminazione unghie è dunque adatta a tutte le persone che hanno unghie sottilissime, eccessivamente morbide, che si piegano e si spezzano. Questa procedura crea una barriera di protezione sulla superficie delle unghie stesse, per indurirle e fare in modo che non si spezzino e tornino alla loro forza originaria.

Come si effettua?

Innanzitutto bisogna preparare la superficie delle unghie prima di passare allo strato indurente e curativo. Con l’ausilio di una lima buffer si inizia dunque a livellare la superficie dell’unghia in modo che non ci siano eccessivi “salti” o strati sfaldati.

Una volta terminato il primo fondamentale step, si passa al momento curativo vero e proprio che prevede l’applicazione di oli per cuticole con una speciale tecnica di massaggio che va a migliorare la circolazione sanguigna stimolando la crescita dell’unghia e il nutrimento della zona. Successivamente, si procede a limare le lunghezze per dare loro la forma desiderata.

Dopo aver idratato e nutrito le unghie, per laminarle si possono scegliere diverse tecniche. Una di queste, la più famosa, prevede l’uso di cere che servono per riempire le irregolarità dell’unghia, che andranno poi chiuse con una polvere lucidante che ne prolunga i benefici e protegge le unghie dalle aggressioni esterne. Questo procedimento è noto anche come ‘manicure giapponese’; usa sieri, oli e cere, non lavora a secco e non prevede l’applicazione di smalti.

Un’altra tecnica di laminazione unghie è il biogel. In pratica si tratta di un gel che permette all’unghia di respirare e la rafforza. Esso è dunque utile soprattutto nel caso in cui la superficie si sfalda e si spezza. Basta applicare uno strato di biogel sull’unghia e farlo indurire sotto la lampada UV. Nell’ eventualità di un’unghia troppo sottile, questo passaggio può essere ripetuto. Infine, si applica il classico topcoat e si lascia asciugare sotto la lampada. Terminata la laminazione si può stendere uno strato di smalto.